
Fa un brutto effetto vedere l’Inter perdere, mentre Mou gode al Real Madrid, Adriano che veste la maglia della Roma (già rotto), Ibra che conclude con il Milan e Balotelli al City. Ormai le bandiere nel calcio non esistono più, a parte Del Piero, Zanetti e Inzaghi. Per ora. Gli altri vogliono solo monetizzare: Cannavaro che voleva tornare nella sua città natale non ha resistito ai petrodollari arabi mentre avrebbe potuto giocare gratis per il Napoli.
Ciò per dire che il calcio è ormai sempre più business e sempre meno romanticismo. Il nostro campionato di serie A sta in piedi perché è finanziato al 63% dagli introiti televisivi, il 13% viene dal botteghino e il rimanente 24% dal merchandising. Al momento gli abbonamenti sono calati del 30%, ma la redditività delle squadre è aumentata visto la crescita del valore dei diritti sportivi. Segno però che il pubblico preferisce stare a casa in poltrona piuttosto che andare in stadi malridotti invasi da barbari teppisti.
Da questa stagione vedremo calcio tutti i giorni, e che le donne si mettano il cuore in pace! Lo hanno chiamato spezzatino: venerdi, sabato, domenica dal pranzo alla cena e lunedì per la serie A; poi al martedì e mercoledì Champions League, e il giovedì l’Europa League. Per gli ultras del video c’è anche la serie B. (continua)