I Guardiani del Destino
Regia di George Nolfi
Usa - 2011
Il film è tratto da un racconto di Philop k. Dick, Squadra
riparazioni (1954).
Due parole su di lui. Certamente è stato un autore
controverso, malato, drogato, e chi più ne ha più ne metta. Al tempo stesso ha
scritto dei capolavori fantascientifici. Alcuni sono diventati film di culto,
Blade Runner, Atto di forza, Minority Report.
I Guardiani del Destino è un buon film. Thriller
appassionato ma non banale. Il ritmo prende e la fantascienza si miscela in
certi momenti con un’adrenalinica tensione ed il sentimento dei protagonisti.
Matt Damon impersona un giovane politico perdente che incontra la bella Emilly
Blunt. Un incontro inaspettato ed imprevisto, che muove sulla loro scia una
squadra di strani angeli, uomini vestiti da agenti dell’FBI con tanto di
Borsalino, appunto i Guardiani del titolo italiano del film. Con tanto di
agenda con il percorso della vita ostacolano nei vari anni l’incontro tra i due
protagonisti, perché tutto si deve svolgere secondo i piani scritti dal
Presidente. Ma Damon non ci sta perché il suo cuore batte per la bella ragazza
e non vuole perderla. Con l’ostinazione di chi vuole il libero arbitrio sulla
propria vita e su ciò che desidera, l’ex agente Bourne, aiutato da uno dei
guardiani, sfida tutti e pretende di arrivare al Presidente per cambiare le
linee del suo destino.
Il titolo originale è The Adjustment
Bureau, come a far notare l’accomodatura e l’aggiustamento della
vita secondo il proprio desiderio.
Intrinso di cultura protestante americana e delle
psichedeliche visioni di P. Dick, il film ha però molti spunti: il destino, l’amore, le
coincidenze nella vita, il desiderio del cuore, il libero arbitrio, l’esistenza
di un Presidente supremo.
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