Rino Cammilleri
SHIMABARA NO RAN. La grande rivolta dei samurai cristiani
I Quaderni del TIMONE
È un breve libretto storico in cui si racconta
l’evangelizzazione e le persecuzioni dei cristiani in Giappone.
Nel 1549 il gesuita san Francesco Saverio mise piede
sull’isola asiatica e capì subito che bisognava convertire i signori feudali, i daimyò.
Di riflesso, a tutta la popolazione sottoposta, veniva ordinato di
abbracciare la fede cristiana. Nel 1570 in Giappone vi erano trentamila
cristiani che raddoppiarono nei dieci
anni successivi. Il sistema economico e sociale si reggeva sulle tasse che i
contadini e pescatori pagavano, nel bene e nel male, sia quando i raccolti
erano buoni che quando erano scarsi a causa dei terremoti e carestie. I daimyò
erano costantemente il lotta tra loro. Quelli che si convertirono lo fecero per
un interesse economico, il commercio con i portoghesi I cristiani vennero perseguitati sin
dall’inizio ed osteggiati dai bonzi e dai vari signori feudali nemici dei
signori convertiti. Quando un daimyò cristiano veniva ucciso la sua gente veniva perseguitata con feroci torture ed uccisioni di massa.
Questa situazione portò nel 1637 alla rivolta dei samurai cristiani.
Quarantamila credenti giapponesi, compresi donne e bambini, si ribellarono alle
persecuzioni e si rifugiarono a Shimabara, nel castello diroccato di Hara.
Sotto la guida del sedicenne samurai Amakusa Shirò, acclamato come profeta, resistettero per cinque mesi ad un esercito
addestrato e ben armato di duecentomila samurai. Vennero tutti massacrati e da
quel momento il Giappone si chiuse a riccio per due secoli senza rapporti con
il mondo esterno. Sakoku, paese chiuso.
Quando riaprì le porte agli europei, i missionari
tornando nell’isola (seconda metà
dell'Ottocento), trovarono diecimila kakure kirishitan, cristiani nascosti, che
di generazione in generazione, clandestinamente, si erano tramandati la fede
cristiana. Le persecuzioni però continuarono, ai giapponesi non era permesso
diventare cristiani e di entrare nelle chiese. Solo nel 1899 venne poi concessa
la libertà di culto.
Nel prossimo post vi proporrò il libro Il Crocifisso del Samurai, romanzo storico che narra i fatti sopra citati.
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