Roberto
Beretta - Il lungo autunno - Rizzoli
- 1998
Questo libro l’ho letto per caso. Stavo leggendo l’appassionante
vita di un missionario, padre Aristide Pirovano, quando mi sono imbattuto in alcune citazioni
de Il Lungo Autunno. L’ho poi recuperato e letto. Ne è valsa la
pena.
È una ricerca storica approfondita sullo scompiglio
e i mutamenti all’interno della Chiesa e dei movimenti cattolici italiani
causati dal famoso Sessantotto.
La contestazione colpì le Acli, Gioventù
Studentesca, Azione Cattolica, Mani Tese, etc. I seminari furono
abbandonati in massa, moltissimi preti chiesero di andare a lavorare in
fabbrica per condividere le lotte operaie ed altrettanti abbandonarono la veste.
Il cuore dei primi movimenti che cavalcarono la
contestazione era cattolico. Forse questo fu l’inizio del cattocomunismo.
Se la pianta perde le radici, si secca e muore. Così
è stato per moltissimi cattolici italiani. Se le esigenze e i desideri di
giustizia sociale dei contestatori erano inizialmente genuini, l’ideologia ha
avuto il sopravvento ed è poi scaturita in violenza.
Madre Teresa affermava che leggendo bene il vangelo
si nota che Gesù, per la preghiera, sacrificava la carità. Questo per
insegnarci che, senza Dio, siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri.
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