mercoledì 31 marzo 2010

S O E - Senza Offendere Elezioni


La sconfitta del PdL in Puglia è stata …Palese.
Questa era troppo facile.

La Russa: Se la Lega supera il PdL in Lombardia mi mangio un asino vivo.
Calderoli: Potrebbe però mangiarsi un mulo cotto con zoccoli e coda.
Ma dove sono finiti gli animalisti?

Bersani: Non canto vittoria, ma non parlo di sconfitta.
Troppo lambrusco fa male.

Veltroni contro Bersani: Risultati devastanti.
Con lui invece erano ottimi …

Berlusconi: Ha vinto il partito dell’amore.
E allora un milione di gnocca per tutti.

Brunetta perde nella corsa a sindaco di Venezia e si arrabbia con la Lega.
Il piccolo doge è stato affondato con la sua gondoleta in miniatura, doveva andare invece in…carroccio.

Sgarbi prima delle elezioni ha affermato che i voti del PdL si sarebbero riversati su di lui e perciò pretendeva già due assessorati.
Risultato: 0,64% e 2188 voti. A casa. Narciso

Renzo Bossi dopo l’elezione ha dichiarato:
Gelmini, hai visto che l’università non serve?
Nepotismo centralista. (Ma è poi riuscito a diplomarsi?)

Nel comune di Montenero di Bisaccia la candidata sindaco dell’IdV è stata bocciata.
Di Pietro non è certo profeta in patria.

martedì 30 marzo 2010

W (viva) la Lega Nord


Ricevo da un amico esperto di comunicazione e di ...vita, e pubblico.

L’avanzata della Lega Nord ha certamente ragioni profonde e non del tutto argomentabili,al tempo stesso mi pare una “stranezza” che in un tempo apparentemente dominato ed influenzato dai nuovi mezzi di comunicazione [i media digitali, i social network, i blog, le community virtuali, il web 2010.0] un movimento poi trasformato in partito che non eccelle in utilizzo dei media di nuova generazione possa affermarsi in maniera così forte. Addirittura che possa farlo in Lombardia, il motore d’Europa, la regione con la capacità produttiva tra le più efficaci nel mondo; la regione italiana culla dell’innovazione, laboratorio, in italia, delle discipline della comunicazione del futuro. Un partito che parla in dialetto, che parla di tradizione, che fa le feste con polenta e salamella, agli antipodi del progressismo Obamiano e delle citazioni dotte e politicamente corrette. Un partito che fa politica per strada, colorato, con la cravatta verde, un po’ grottesco, che non passa molte ore davanti ai monitor, che non ha una macchina politica organizzata per influenzare la rete; piuttosto tanti militanti che hanno l’ardire di mettersi il fazzoletto “verde” nel taschino, che consumano la suola delle scarpe per andare da una sagra all’altra, per tirare su un banchetto davanti ad una chiesa o in piazza. La loro rete è il “territorio”, stanno dove la gente vive, lavora; se ne fanno un baffo della televisione, se ci vanno urlano e si incazzano, spesso li mettono in mezzo nei talk show tra giornalisti ed intellettuali, opinionisti e commentatori, per la gente a casa, vincono sempre loro, loro fanno un mestiere normale: dentista, avvocato, imprenditore... insomma il popolo li vota perché gli somigliano. E’ una regola del marketing “chi si somiglia si piglia”.
Ora tutto ciò non significa che sono più bravi, più buoni, più onesti, saranno come tutti gli altri, più o meno..., certamente sanno comunicare all’antica, sono i numeri uno nella comunicazione. Scendono in strada, parlano, incontrano le persone, vanno al bar, non temono di litigare per difendere ciò in cui credono, sono attaccati alle cose che hanno vicino, a quelle che capiscono. Così si fanno perlomeno capire, dei leghisti sai sempre cosa pensano, più o meno su tutto.
La forza della comunicazione sta in due fattori, vicinanza [prossimità] semplicità [chiarezza].
Per tutti gli altri una piccola lezione, siate meno virtuali, tornate ad incontrare le persone per strada.
La comunicazione del futuro è quella “dal “vivo” da persona a persona.
Non esiste nessun mezzo più efficace del consiglio di chi puoi incontrare tutti i giorni.
YSL

sabato 27 marzo 2010

SO - Senza Offendere


Balotelli. Il Berlusca ha affermato: Ha la faccia da rossonero.
Se avesse detto solamente che aveva la faccia nera, Bossi si sarebbe arrabbiato.

Silvio Berlusconi. È il nome di battesimo che un immigrato ghanese ha dato al figlio, per ringraziare il premier del permesso di soggiorno. Sarà anche lui milanista?
Chissà cosa ne pensa Bossi…..

Renzo Bossi, 21 anni, candidato alle Regionali.
Il padre Umberto: Lo merita, ha lavorato.
È stato promosso da trota a pescecane.

Per il Pdl in piazza a Roma sabato scorso c’erano 1 milione di persone, per la questura della città erano solo in 150.000. Berlusconi ha fatto il miracolo.

Chimenti. Il portiere della Juve dopo la papera con la Sampdoria ha dato un pugno a un tavolo e si è rotto un dito della mano. Dopo Dida…di legno e Lehamann…di cera, un portiere con la mano di gesso.

Calcio. Per l’associazione europea dei calciatori bestemmiare è un diritto.
Trapattoni: Ma se sei un somaro prenditela con te stesso e non con Dio.
Vietare le sigaretta in panchina si deve, bestemmiare no. Non c’è più religione.

venerdì 26 marzo 2010

Book da leggere


Geoges Simenon
Maigret e il caso Nahour
Adelphi




La casa editrice milanese sta stampando, per la gioia di tutti noi, l'opera completa delle avventure di Maigret e dei romanzi di Simenon.
Questo è del 1966 ed i protagonisti sono il medico, dott. Pardon, amico di Maigret, che medica nel proprio studio una donna ferita da un colpo di arma da fuoco, accompagnata da un distinto signore.
Il giorno dopo viene ritrovato ucciso da un colpo di pistola il marito della donna, un facoltoso personaggio, giocatore di roulette professionista. Ci sono anche il suo segretario-factotum e la cameriera.
Con fatica Maigret arriverà alla verità.

mercoledì 24 marzo 2010

Minzolini (guarda i video)


È da un po’ che di satira vera, nel senso che faccia ridere veramente, in tv non se ne vede. La satira dovrebbe essere sempre contro il potere, sia rosso che bianco, ma qui in Italia è sempre stata a senso unico. E quando qualcuno ha provato a prendere in giro la sinistra (vedi il caso Mitrokhin) è stato querelato. Il disegnatore di AnnoZero, Vauro, ha avuto un’ironia da avvoltoio funebre scadendo con le sue vignette contro Berlusconi e i morti del terremoto in Abruzzo.
Inaspettatamente è apparso all’orizzonte a Parla con me (Rai Tre) l’imitatore Max Paiella nelle vesti del direttore del TG1 Augusto Minzolini.
Bhè, devo proprio dire che la parodia è esilarante e che sta spopolando su Youtube.
La trasmissione della Dandini si regge su un’intervista a un noto personaggio della cultura, giornalismo, cinema, etc., (perlopiù della rive gauche), sulle domande agli ospiti del facente-funzione di comico Vergassola e, non tutte le sere, dell’imitazione di Minzolini. Parla con me ha un ascolto medio del 8,30% di share con più di un milione di telespettatori. Non male per Rai Tre, anche se bisognerebbe sapere i costi reali generali di produzione. Probabilmente vista la messa in onda di tre sere alla settimana i costi vengono ammortizzati, e perciò potrebbe valerne la candela.

Sul direttore del TG1 tutti i media hanno sparato, ed ora si sono presentati anche i magistrati, e lui si difende come può, con i suoi editoriali di parte berlusconiana.
Max Paiella esaspera i tic e la zeppola di Minzolini, ma non è sgradevole, non lo offende, anzi lo rende simpatico. Mi ricorda il grande Alighiero Noschese e il bravo Alfredo Papa.
Fare delle parodie è difficile, si rischia di cadere nel banale o nel già visto (vedi la Guzzanti) o nello sprofondare nelle battute sessuali.
Il comico Paiella caratterizza Minzolini facendo anche emergere ironicamente il potere del direttore del TG1.
Il bello avviene però con la parodia musicale sulle arie di varie motivi come Vincerò, Io non posso stare fermo, 10 leggi per me posson bastar, in cui Paiella con testi ad hoc inneggia a Silvio Berlusconi. Un po’ come Checco Zalone quando cantava la canzone sulle escort del premier.

“Io non posso stare fermo con il vulnus nelle mani,
e se Fede sta dormendo io non posso riposare
in modo che Silvietto non si possa più scordare…
scriverò gli editoriali, parlerò per ore e ore
abbracciamoci più forte nel partito dell’amore…”


Minzolini ha affermato:
L’ho visto, non sono d’accordo, ma mi ha divertito.

Fossi in Minzolini cavalcherei l’onda, inviterei Max Paiella in un’edizione del TG1, chiaramente al termine di un suo editoriale.

lunedì 22 marzo 2010

Film da guardare


Il Concerto
un film di Radu Mihaileanu







Finalmente un bel film. L’ex direttore d’orchestra del Bolshoi, epurato trent’anni orsono dal regime comunista perché non ha voluto espellere i musicisti ebrei, e ora semplice uomo delle pulizie del teatro, intercetta un fax che invita l’orchestra russa in Francia. Rimette insieme la sua vecchia orchestra (ricorda un po’ i Blues Brothers) e con essa andrà a suonare Tchaikovsky sotto mentite spoglie a Parigi. Non voglio di proposito raccontare di più. Vale la pena vederlo.
C’è una grandissima ironia sull’ideologia comunista, sui nostalgici marxisti e sui ricconi russi.
Ma è tutto vero. Se andate in Russia constaterete che c’è realmente una situazione di precarietà che il sistema di libertà economica attuale ha esasperato, costringendo le persone a fare più lavori per poter mantenere la famiglia. Bravissimi gli attori. Tra gag, e battute il film scorre con vari colpi li di scena. Oltre all’ironia, emerge il desiderio del protagonista di dirigere il concerto interrotto trent’anni prima e c’è la sottile ricerca della felicità, di pace ed armonia nell’esecuzione dell’opera, senza dimenticare il dolore acuto presente nell’uomo. Ed il vecchio manager marxista affermerà che Dio esiste.

domenica 21 marzo 2010

SO - Senza Offendere


Emilio Fede, ha avuto un malore. È stato ricoverato all’ospedale S.Raffaele di Milano, ha voluto la camera che fu di Berlusconi. Il giorno dopo si è vestito e in giacca e cravatta si è presentato, non invitato, al compleanno di don Luigi Verzè, e ha fatto gli auguri…a Berlusconi. Minzolini è un dilettante.

De Magistris ha mandato a processo chi poteva, è andato da Santoro, è diventato un martire, è stato eletto parlamentare europeo ed ora da Strasburgo si è messo a arringare contro Benedetto XVI. Giacobino. Attento a non fare la fine di Robespierre.

Berlusconi intercettato e pubblicato sui giornali si stizzisce. Faceva pressioni per fermare Santoro. Una volta tanto Bersani ha detto una cosa giusta:
Non usi il telefono, usi il telecomando.

Busi impreca contro il Papa, contro Berlusconi, si fa cacciare dall’Isola dei Famosi e dalla Rai. Un altro martire. Da squalificare anche i dirigenti Rai, sapevano con chi si aveva a che fare. Busi, adesso, chiederà asilo politico ad AnnoZero o a Di Pietro..

L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio.

Con questo slogan è nato il PdA, Partito dell’Amore. Alla fine sul palco un preghiera con i candidati presidenti. Da premier di partito a primate di una nuova chiesa il passo è breve.

Daniela Santanchè, neo sottosegretario, si è presentata in parlamento e ha detto:
Prostitute via dalle strade, al chiuso in ristoranti e bar.
Alessandra Mussolini ha sentenziato: Non tutte riescono a entrare alla bouvette di Montecitorio.


Lapo Elkann a bordo campo intercetta un pallone che sta uscendo togliendolo dalle mani di giocatore di basket che lo stava recuperando. Peccato che si stava giocando una partita NBA al cardiopalma tra Lakers-Raptors. Va in mondovisione e si giustifica dicendo che non conosce le regole. C’è chi nasce con il destino segnato…

venerdì 19 marzo 2010

Oggi festa di San Giuseppe


Preghiera a San Giuseppe
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua Santissima Sposa.
Per, quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo;
assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità;
e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen

mercoledì 17 marzo 2010

F1 e Schumacher (clicca il video)


Ho esordito in Formula 1 nel marzo del 1992 in Sudafrica. C’erano Ecclestone, Todt, Senna, Prost, Hill, Patrese, Berger, Briatore, etc.
Il pirata di Cuneo l’anno successivo volle a tutti i costi il giovane Schumacher, intravvedendo in lui il futuro campione della F1. Grande acume quello di Briatore, il tedesco fece vedere subito le sue capacità e il suo carattere che cozzarono contro il grande Ayrton Senna.
Il geometra della Benetton ebbe ragione da subito, nel 1994 Michael vinse il suo primo mondiale. Fu un anno funesto in cui morì Senna.
Due personaggi diversi, il brasiliano religioso e sensibile, il tedesco rampante e gelido.
Mi ricordo che si presentò un giorno ai paddock con un paio di jeans sbiaditi che facevano intravvedere dei calzini corti bianchi con disegnate delle nuvolette. Fu preso in giro da tutti i giornalisti e dallo stesso Briatore. Ma a Schumi tutto questo scivolava.
La stoffa del campione maturo la sfoderò arrivando in Ferrari, e tutti sappiamo come è andata. Ora, dopo tre anni di stop è voluto rientrare in pista alla veneranda età di 41 anni.
Molti hanno pensato a un tradimento, dopo la rossa di Maranello è rientrato con una squadra tedesca. Quando era in Italia rispondeva alle interviste in inglese, ora che probabilmente vuol rientrare nei nostri cuori, risponde in italiano. Un opportunista, lo ritengono molti critici, ma forse vuole misurarsi con sé stesso e con i giovani Alonso, Vettel, Hamilton e Massa.
Dopo le prove in Bahrein ha detto di essere arrugginito senza esprimersi sulle condizioni della macchina. Un signore, che non sputa nel piatto in cui mangia, ma che confida molto in sé stesso.
Gli scommettitori lo davano vincente a 25, cioè impossibile per lui arrivare primo. È arrivato sesto senza infamia né lode, ma nonostante l’antipatia scommetterei euri veri su di lui in un futuro prossimo.
Intanto le Ferrari hanno fatto una doppietta aiutati dal forfait del bolide di Vettel. Una stagione che promette scintille. Manca solo il pirata Briatore. Per ora, ma lasciamo tempo al tempo.
N.B. Non mi è antipatico perché è tedesco o perché era il più forte, ma per una questione di pelle. Comunque guardate il video dove rifiuta un autografo ad un ragazzino con il cappellino della Ferrari.

martedì 16 marzo 2010

LA MIA CASA E' PIENA DI SPECCHI/ Una fiction popolare che esalta la vita tra fatiche e asperità


La Rai ha investito in maniera oculata sulle fiction e i risultati si vedono. La tv pubblica ha scelto di produrre miniserie di due puntate da 100 minuti e non come Mediaset su una continuità seriale.
Domenica sera è andata in onda la prima parte de La mia casa è piena di specchi che ha letteralmente stracciato Il Grande Fratello – La nostra avventura.
Lo share per RaiUno e stato del 26,48% con 6.600.000 spettatori contro il 17,16% e 3.500.000 teste per Canale 5. Ieri sera la flotta di Amici di Maria De Filippi si è presentata con ospiti illustri come Fiorella Mannoia e Lucio Dalla ma ha ottenuto il 23% di share con 5.100.000 telespettattori contro il 27% e 7.354.000 teste per la seconda parte della fiction
Passi che probabilmente il GF ha dato tutto lunedì scorso, e perciò è stato raschiato il fondo del barile, passi che comunque Amici ha ottenuto un buon risultato, ma la fiction della Rai era di buon livello ed il pubblico l’ha opzionata come prima scelta.
Probabilmente Rai Fiction ha giocato sul velluto: è facile arrivare in alto con una storia simile, in cui è coinvolta la più bella e brava attrice del cinema italiano e la saga, vera e reale, a lieto fine della sua famiglia.
C’è da considerare che la fiction italiana odierna è come se avesse sostituito il cinema popolare degli anni ’60, ha una funzione di rievocazione storica, ha un linguaggio nazional-popolare, ed in un momento precario come quello attuale, punta a rassicurare lo spettatore a partire da una tradizione.
A parte la serialità di Montalbano, a cui ci dobbiamo comunque inchinare, l’aver proposto fiction impegnate, in cui emergono e si esaltano valori senza rischiare la banalizzazione e l’anacronistico, ci fan ringraziare mamma Rai che si espone e propone.
Domenica pomeriggio nel salotto di Pippo Baudo a Domenica In, c’erano Maria Scicolone e Margareth Madè, mentre di Sophia Loren sono andati in onda degli interventi pre-registrati.
È stato trasportato in fiction il libro autobiografico della sorella della Loren, Maria, sposata con Romano Mussolini e madre della nota parlamentare Alessandra.
Il libro La mia casa è piena di specchi è stato pubblicato nel 2004 e narra la vita di mamma Romilda e delle due sorelle. Una storia vera, che ha avuto un’ottima trasposizione cinematografica.
Nell’intervista di Baudo, Maria ha raccontato i dettagli e la dura vita della madre, che dopo essere stata ingravidata di Sophia e successivamente di lei, ha vissuto faticosamente, mentre il compagno non l’ha mai sposata e non ha voluto riconoscere la seconda figlia.
Contemporaneamente si racconta la crescita artistica e personale della Loren, dei primi film italiani, di quelli americani e del matrimonio con il produttore Carlo Ponti.

La fiction inizia con la telefonata che annuncia all’attrice la vittoria del premio Oscar per l’interpretazione ne La Ciociara, film di Vittorio De Sica, rifiutato da Anna Magnani, insieme alla Loren una delle grandi stelle del cinema italiano.

Nella fiction la madre Romilda è interpretata dalla Loren, mentre Margareth Madè è Sophia. La bella protagonista di Baària colpisce per le capacità che ha e mi ricorda vagamente nel viso l’attrice, ma sicuramente non nell’aspetto fisico, troppo magra per essere la Loren. Anche la Madè nella realtà ha vissuto senza padre, con la madre e la nonna in quanto i genitori si erano divorziati. Sicuramente la conoscenza del dolore e della fatica nata da tale situazione l’ha aiutata nel comprendere il personaggio di Sophia.
Questa negli interventi pre-registrati da Pippo Baudo, ha raccontato di sé e della emozione nel dover calarsi nei panni della madre.
“ Ci ho messo tanto ad accettare. Il libro di mia sorella è molto bello. Ho detto sì per fare un omaggio a mia madre, che si è sempre battuta per noi.”

Una interpretazione perciò non facile, intensa e sofferta e non possiamo che applaudire la Loren, si è immedesimata in una maniera splendida. Su di lei e sulla sua carriera cinematografica non si può che parlare bene.
Anche per Enzo Decaro nelle vesti di non-padre delle giovani è una buona vetrina. Invecchiato al punto giusto, ha avuto la teatralità giusta nel calarsi nei panni del seduttore e del padre assente.
Rilevante e non sottotraccia Maria, la sorella di Sophia, interpretatata da Gilda Lapardhaja, che sicuramente ha sofferto per il non riconoscimento del padre e soprattutto per le attenzioni maggiori della madre nei confronti di Sophia.
La seconda parte ci mostra la vita di Maria con il matrimonio con il farfallone Mussolini, mentre l’ascesa americana di Sophia viaggia parallelamente con le immagini storiche della Settimana Incom.
I dialoghi sono semplici ed efficaci, anche quelli in dialetto napoletano. La regia di Vittorio Sindoni è pulita, senza sbavature, ed esalta molto i personaggi protagonisti. Avendo la Loren e la Madè non poteva che confezionare un prodotto estetico brillante.

Una bella e popolare fiction, gradevole, che esalta la vita, le fatiche e le asperità, ma che non toglie il gusto e il desiderio di cercare di portare a compimento i propri desideri.

lunedì 15 marzo 2010

Book da leggere


Alexis Carrel

Viaggio a Lourdes

Morcelliana


"E nell’orecchio di A., Lerrac sussurrò: - Se costei guarisce, io crederò ai miracoli."-

La malata guarirà, ed al contrario di Zola, che anch’egli constatò con i propri occhi delle guarigioni, Alexis Carrel, premio Nobel per la medicina nel 1912, crederà. Allargherà cuore e mente a ciò che ha visto.
In questo momento che il film Lourdes di Jessica Hausne è uscito nelle sale e sta facendo furore anche tra i cattolici, nonostante la rappresentazione claustrofobica e negativa del luogo delle apparizioni mariane, vale la pena rileggere questo libricino. Sono appunti stesi a racconto, in cui uno scienziato capitato nel paese dove è apparsa la Madonna e dove accadono i miracoli, si converte nel toccarne uno con mano. Una malata che ha curato ed assistito nel viaggio in treno, data ormai per moribonda, guarisce completamente. L’uomo di scienza, Lerrac (anagramma di Carrel) si apre definitivamente a Dio. In questo libro come in Bernadette di Franz Werfel
ci si ritrova in un luogo di pace e di gioia. Sono stato a Lourdes un po’ più di un anno fa, era dicembre, faceva freddo, il cielo era grigio, ma nei volti dei pellegrini c’era speranza e non tristezza. Niente a che vedere con il film sopra citato.

“Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità”
Alexis Carrel

domenica 14 marzo 2010

SO - Senza Offendere


Oggi mio figlio non è andato a scuola e ha saltato due compiti in classe, mi ha detto: ho avuto un Legittimo Impedimento.


Di Pietro ha urlato: Impeachment per Napolitano.
Bossi ha risposto: Di Pietro vada al mare
Ma perché al mare? Lo inquinerebbe…..

Popolo viola in piazza sabato scorso. Pochi ma buoni ha detto Di Pietro, sì perché le bandiere erano perlopiù rosse (del PD). Di viola c’era solo la faccia di Di Pietro.

Collisione evitata per un pelo dall’aereo su cui viaggiava Fini. Sull’altro aereo c’era per caso Berlusconi?

Gran presuntuoso il personaggio che ha interrotto la conferenza stampa di Berlusconi. È vero che si chiama Carlomagno, ma contro Silvio il Grande è sconfitta in partenza.

Dovevano essere tanti i voti a Roma e provincia alle regionali per il PdL. Sicuramente ora non saranno…..Milioni….

giovedì 11 marzo 2010

Clicca la Rèclame


Sulle note della canzone “Io ti darò di più”, la pay-tv satellitare manda in onda questo bello spot, dove due viaggiatori identici vengono fermati al metaldetector. Uno nasconde un pallone da calcio sgonfio (si riferisce a Mediaset Premium), mentre l’altro palline da tennis, palla ovale, da basket e da volley e dalla valigia, sempre di quest’ultimo, escono pile di pizze cinematografiche, sci e scarponi e un orso di peluche gigante. Al body scanner poi si vede che il primo risulta pulito, mentre il secondo alza tra le mani la Coppa del Mondo.
Un modo divertente di pubblicità comparativa, che non disturba e sgonfia in modo ironico le proposte della concorrenza.

martedì 9 marzo 2010

GRANDE FRATELLO 10/ Mauro Marin e il Gf che perde in Europa, ma stravince in Italia


GRANDE FRATELLO - Eravamo nell’ottobre dello scorso anno, e mentre Endemol Italia rassicurava che il prodotto era ancora vitale, nel Regno Unito, veniva annunciato lo stop del programma per scarsa audience. Dopo venti puntate settimanali, 24 ore di diretta dal 26 ottobre 2009 all’8 marzo 2010, un’esposizione continua sul canale Premium e i contributi al day time di rete (Pomeriggio 5), si è conclusa la decima edizione del Grande Fratello.
Il nostrano GF9, contro tutti i pronostici, aveva sancito che il reality era ancora vivo e vegeto e per questa edizione tutti i gli addetti ai lavori sono stati prudenti, il dubbio che aleggiava era la durata, i 134 giorni di permanenza della casa in video avrebbero forse stancato il pubblico. Così non è successo: la media share del lunedì è stata del 27,82 % migliore del 2007 (25,8%) e 2008 (25,2%), minore del 2009 (29,2%) con una media di 6.100.000 telespettatori. La puntata di ieri sera è stata vista da 7.460.000 teste con uno share del 34,47%.



Ottimi risultati in questi periodi di vacche magre, considerando che gli ascolti sono stati superiori per 20 settimane alla media della rete. C’è anche da dire che il sito ufficiale ha avuto oltre 250 milioni di pagine viste, senza contare le visite sul portale “fuorilegge” di Youtube. Ormai il GF è un simbolo non solo mediatico, ma anche sociale. Un po’ come il Festival di Sanremo. La nostra società odierna non ne può fare a meno.



Ha vinto il pronosticato Mauro Marin, nessuno aveva dubbi su questo. È stato il personaggio che più si è elevato nella casa. A ruota il gay Maicol, il bellimbusto George e lo scolpito Massimo. Quest’ultimo è stato eliminato per una bestemmia: la giuria del GF è stata giustamente dura con lui, anche se era considerato uno dei personaggi forti della gara.
La novità, se così si può considerare tale, è stata la partecipazione di Gabriele, nato donna e diventato poi uomo. Considerando la bomba sessuale scoppiata con il caso Marrazzo, farlo partecipare è stato come metterlo un po’ alla gogna. Non a caso è stato eliminato alla sesta puntata.

Se l’anno scorso la star indiscussa era stata la balconatissima Cristina, quest’anno un lieve sobbalzo è venuto da Sarah e Veronica, corteggiate dagli ometti, ma poi complici in baci ed effusioni reciproche. Che dire poi del cattolico Alberto e della maestrina Cristina? Poco o nulla. E questo afferma il desiderio dell’uomo di mettersi in mostra in tv anche se si è delle persone comuni e normali.

La serata finale ha avuto come mattatore Paolino Bonolis. Ha messo in ombra la cavallona (così l’ha definita) Marcuzzi. Da telespettatore, è stato un bel vedere, ha portato brio e allegria. Da critico ritengo che tutto ciò fa parte dei giochi, cioè mettere un ospite forte nella serata conclusiva. Chissà se l’anno prossimo sarà lui il conduttore del GF 11…

Mentre Mondadori ha editato un libro con dvd per i 10 anni del GF, con i personaggi più illuminati del reality, un promo nei giorni scorsi andava in onda sulle reti Mediaset pubblicizzando Notte 5, Il Grande Fratello Proibito. Così ho pensato che il GF è come il maiale, quando viene macellato non si butta via niente.

Tutto fa share. Ma sono stato sbugiardato, il promo è stato ritirato dalla programmazione e la notte proibita non è più in palinsesto. L’ufficio stampa della trasmissione nega che il prodotto fosse stato preparato. Chissà, forse i dirigenti del Biscione, dopo averci fatto vivere il santo Natale e capodanno nella casa hanno deciso di fare un fioretto in questa Quaresima.

Ormai, come dicevo, il GF è un fatto sociale per i telespettatori italiani, tutti dicono che è un obrobrio ma in tanti lo vedono o vorrebbero partecipare. Basta vedere quando si svolgono i cast. Penso ormai che questa televisione abbia bruciato i neuroni del nostro cervello e i desideri del nostro cuore: come può un giovane come massima aspirazione della vita andare in televisione e chiudersi in una casa per 134 giorni? E tutti quelli che assiduamente guardano il programma? Lascio ai posteri o ai vivi le risposte.

lunedì 8 marzo 2010

8 Marzo festa della donna - Book da leggere


Dostoevskij mio marito

di Dostoevskaja Anna G.

Bompiani


8 marzo, festa della donna.

Bisogna leggere questo libro per capire l’importanza che ha avuto Anna Grigor’evna come donna e moglie per lo scrittore Fedor Dostoevskij.
Vita come vocazione: donna, moglie e madre. Una grande figura quella dell’autrice che ha vissuto la propria vita in funzione dell’uomo amato. Un artista particolare, epilettico, geloso, ansioso, umorale, con il vizio del gioco, che scrisse la maggior parte dei libri alla velocità della luce per poter raggranellare quattrini per pagare i debiti.
E nonostante questo, che capolavori scrisse ?
Una moglie che ha vissuto la propria vita amando il suo uomo così com’era, come segno che la rimandava a Qualcuno di più grande.
Ebbe anche una grande libertà nei suoi confronti, un esempio ne è quando lo invitò ad andare a giocare alla roulette se questo lo potesse calmare. Dopo quella volta, Dostoevskij non giocò più.
Un’attenzione particolare: saltate pure l’introduzione, è scritta da una femminista che mette in cattiva luce l’autrice limitandola a una donna appesa alle labbra del marito.

sabato 6 marzo 2010

SO - Senza Offendere


Milano. In bici con una mano, parla al cellulare che ha nell’altra mano, attraversa con il rosso: 300 euro di multa e 11 punti decurtati dalla patente. Ci mancava che andasse in bici senza mani…. Sono con Di Pietro: ciclista al gabbio subito.


Daniela Santanchè è tornata alla casa del padre. No, non è morta, è stata nominata sottosegretario all’Attuazione del programma di governo, è tornata alla corte di Berlusconi. Ha anche rilevato la concessionaria di pubblicità de Il Giornale e di Libero. Velina vecchia fa buon brodo..


Dopo la consegna delle liste regionali, PdL sta per Pollastri della Libertà.

Il caos elezioni regionali si è concluso a TARallucci e vino e la Polverini e Formigoni, dopo il decreto salva liste hanno pasteggiato a TARtine e caviale.

Naomi Campbell picchia l’autista, che ha poi ritirato la denuncia. Chissà perché?
Doveva essere condannata ad una settimana di lavori socialmente utili: pulire i cessi dove si svolgono le sfilate di moda.

Santoro, Vespa, Annunziata, Floris, Paragone non andranno in onda per un mese. Ce ne faremo una ragione.…. Ma pare che Costanzo con un colpo di mano li sostituisca tutti. Un gattone coi baffi dalle sette vite.

venerdì 5 marzo 2010

GRAFFITI


Forse un mattino andando in un'aria di vetro – da Ossi di Seppia
di Eugenio Montale

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.


Queste parole descrivono bene la percezione della contingenza della realtà, e il fatto cioè che la realtà non si fa da sé. L’evidenza più grande in un uomo adulto è che egli non si fa da sé; e l’uomo è quel livello della natura in cui essa prende coscienza di sé, e si accorge che le cose non consistono in sé. Ora questa esperienza è la soglia anche della scoperta del fatto della creazione, che le cose sono fatte da un Altro. Di fronte alla percezione del “nulla dietro di me” due sono le ipotesi: o le cose non si costituiscono da sé, ma sono fatte da un Altro, o sono illusione e nulla.

Luigi Giussani
Scuola di religione
S.E.I.

mercoledì 3 marzo 2010

Book da Leggere


Se mai potrai capire
Marco Andreolli
Marietti

Muore il padre ed il figlio trova un diario che lo porta ad investigare sulla morte della madre avvenuta quando si erano rifugiati in Russia per scampare dalla persecuzione fascista. Un vecchio montanaro scioglierà l’enigma degli anni vissuti dalla famiglia nella patria del comunismo. Un libro che scorre via, essenziale e senza fronzoli, che ci parla dell’uomo, dell’ideologia e del dolore.

lunedì 1 marzo 2010

clicca la Rèclame


Prima parla in siciliano, poi in milanese, in latino e per finire in francese. Continua con un nuovo spot della Vodafone la saga di Casa Totti/Blasi.
L’idea ci ricorda un po’ Totò e Peppino in piazza Duomo a Milano, ma è divertente nella sua semplicità. Il soggetto vincente è il Pupone, simpatico e nello stesso tempo goffo, nel parlare altre lingue che non siano il romanaccio. Chissà quante volte avrà provato e riprovato le battute. Buona l’idea di mettere la maschera di bellezza a Ilary. La scenetta a letto sa un po’ di Mondani-Vianello, ma nel complesso è una buona mini-sitcom.