venerdì 29 dicembre 2017

MEDIASET/ Il doppio colpo per il 2018 coi Mondiali di calcio


MEDIASET/ Il doppio colpo per il 2018 coi Mondiali di calcio

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E mentre il Milan abbatte l'Inter con un Gattuso che ringhia e uno Spalletti che guaisce, le elezioni si avvicinano e Forza Italia vola nei sondaggi. Non volerà ai mondiali di Russia dopo la sVenturata campagna d'ottobre la nostra nazionale di calcio. Nella storia solo in tre non sono riusciti ad andare i Russia: Napoleone, Hitler e (s)Ventura.
Berlusconi invece lì è di casa, con il suo amico Putin si vedono spesso, ma adesso anche Mediaset sta preparando telecamere e bagagli avendo acquisito i diritti tv per il Mondiale.
La Rai ha fatto finta di essere scippata, non  prendere i diritti con la scusa che la nostra squadra nazionale non partecipa è  da paraculi, perché se è pur vero che il mercato è libero, all'emittente di Stato diamo dei gran soldi tolti direttamente dalle nostre tasche con un prelievo forzato dalle bollette della luce.
Direte che non era obbligata ad acquistarli, ma allora perché dobbiamo sorbirci tanti di quei programma insulsi in onda sulle reti Rai?
Invece non pagheremo nessun ghello a Mediaset perché i Mondiali andranno in chiaro su Canale 5 e Italia 1. E per come hanno trattato in passato lo sport a Cologno (vedi F1, Giro d'Italia, Motomondiale), avremo sicuramente un prodotto valorizzato al massimo, sia come evento sportivo che commercialmente.
La Rai nel 2014 ebbe uno share medio del 23% nonostante la Nazionale sia uscita dopo tre partite. Pagò un enormità i diritti (80/90 milioni?) e coprì in parte le spese. Perdite vere? Boh... non ci è dato sapere, sicuramente poi programmò nei  palinsesti il film Profondo rosso.
Mediaset ha comprato i diritti alla metà (40/45 milioni), ma li ha acquistati anche per la spagnola TeleCinco. E questo è il botto vero. Se sulle reti italiane avesse un ascolto medio del 20% già sarebbe un buon risultato, perché quando mai il Biscione a giugno e luglio ha fatto ascolti simili? Deve però vendere la pubblicità, sennò ghe ne minga, creare contorno e aspettative senza i soliti bla bla stile Rai, ma il jolly è proprio TeleCinco, in quanto Mediaset Espana è già più di un anno che è uscita dalla crisi e rimpingua i ricavi del gruppo.
Fantacalcio: e se la Spagna dovesse essere espulsa dai mondiali per i maneggiamenti dei suoi vertici calcistici? Beh, arriverebbe la nostra Italia e per Mediaset sarebbe un grosso guadagno.
E allora, Forza Italia !
Aggiungiamo che questa mossa ha lucidato i pettorali di Pier Silvio in un momento in cui Mediaset sta trattando con Vivendi un risarcimento a proprio favore con tanto di vendita di  contenuti a Tim.
E Premium? La partita probabilmente si giocherà sempre con l'accordo con i francesi, non penso che a Cologno vogliano spegnere gli svariati canali a pagamento, sicuramente ridurli e renderli più competitivi, ma sarebbe folle e improduttivo oscurare Emotion, P.Cinema, Energy, etc.
 Mediaset Premium per vivere oppure essere appetibile per la vendita dovrà comunque acquistare i diritti della Serie A il cui bando è stato disertato. A capo di MP ora c'è un certo Galliani che ormai con il Berlusca fuori dal Milan cercherà ora con la sua influenza di far affari per la tv e non più per la squadra.
Tornando ai Mondiali mi auguro dei telecronisti brillanti (e Premium ne ha), con spalle tecniche meno caciarone  e invadenti.

Un altro consiglio a Premium Sport, programmi di contorno con pochi bla bla giornalistici, una Gialappa's da utilizzare in qualche maniera, un Pierluigi Pardo senza telecronache (logorrooooico), semmai il suo Tiki Taka in versione comica e surreale.

giovedì 28 dicembre 2017

IO SONO CON TE/ Maria e il cammino di un regista iniziato da un film


IO SONO CON TE/ Maria e il cammino di un regista iniziato da un film
Guido Chiesa ha diretto un film dedicato alla figura di Maria. Una pellicola molto speciale per il regista. GIANNI FORESTI ne ha parlato proprio con lui
Pensando a un film da proporre per questo periodo natalizio mi è venuto in mente Io sono con te di Guido Chiesa uscito nelle sale nel 2010. Forse, allora, sono stato uno dei pochi a vederlo, non ha riscosso molto successo al botteghino, invece è un film semplice e interessante sulla figura della Beata Vergine Maria, dall’Annunciazione fino a Gesù dodicenne tra i dottori del tempio. Riguardando il film ho avuto la percezione che il regista fosse coinvolto personalmente, che ci fosse qualcosa che partiva direttamente da lui. Non mi sono sbagliato.
Sapevo che aveva girato Il partigiano JohnnyLavorare con lentezzaBelli di papà (questi i più famosi) e cercando in internet qualche sua intervista ne ho trovata una in cui raccontava della sua conversione al cristianesimo. Da qui ho pensato a un’ intervista per capire come tutto questo è nato. Guido è stato molto cordiale, ma non solo, ho riconosciuto sin dal primo momento una persona che mi ha dato testimonianza di come il cuore dell’uomo, se è veramente desideroso della verità per la propria vita e dei propri bisogni, sente che tutto è Mistero e che solo Cristo incarnato ne è il significato. E più che una intervista è stato uno scambio di esperienza come due confratelli che non si conoscono ma che vivono sulla stesso percorso, con lo stesso santo fine. Da qui ci siamo detti delle cose anche personali con una semplicità inaspettata. Mi scuso perciò per le poche domande seguenti e le varie sintesi.
Vedendo il tuo film ho pensato a un tuo coinvolgimento non emotivo ma spirituale e ti chiedo come è avvenuto l’incontro per te con Cristo?
Il film è stato l’approdo di un percorso iniziato anni prima. Ero negli Stati Uniti e mia moglie Nicoletta Micheli, sceneggiatrice del film, mi chiama dall’Italia raccontandomi di aver incontrato all’uscita da scuola la mamma di una compagna di nostra figlia che gli aveva parlato della Madonna in una maniera che l’aveva molto colpita e da qui l’idea di scrivere un film. Io risposi negativamente, venivamo entrambi da ambienti della sinistra extraparlamentare, non atei, ma per nulla credenti. Ne parlai con degli amici produttori che invece mi convinsero: poteva essere una figura vista con occhi da laici e perciò interessante per essi. Mia moglie iniziò le ricerche mariologiche e sull’ebraismo. Io cominciai ad approcciare l’argomento ed entrai in crisi. Avevamo due figlie e mi sentivo in difficoltà con la paternità, mi ritrovavo più bisognoso d’affetto che capace di darne, più autoritario che autorevole, volevo stare con loro, ma quando vi ero volevo stare altrove. Un approfondimento anche della mia infanzia e del rapporto con mia moglie. Addentrarmi nel film poteva essere la possibilità di risolvere questo problema. Vado proprio in crisi, vado anche in terapia. E senza sapere come, mi ritrovo a pregare. 
Tutto questo avveniva in un percorso quotidiano lungo cinque anni, fatto di vita, incontri, persone, lavoro, studio, parallelamente alla scrittura del film basata sui Vangeli di Luca e Matteo e con la nascita nel 2006 del terzo figlio.
Siamo arrivati nel 2009 a sposarci in chiesa e a battezzare i nostri figli. Il percorso è continuato e continua tuttora. Ogni passo della scrittura del film è stato per noi come un incremento di intelligenza evangelica, sono passato inizialmente da un discorso intellettuale a un’incarnazione di Gesù nella mia vita quotidiana.
Il film è stato girato in Tunisia perché Guido ha cercato i luoghi e le location più antropologicamente reali. Si coglie che i soldi per realizzare la pellicola erano pochi, ma ciò non toglie la vivacità che in essa sovviene. Le inquadrature sono pulite, forse scolastiche, ma colgono bene le espressioni dei volti di Maria e Giuseppe. Gli attori, a parte i Magi, non sono professionisti, Maria è veramente una pastorella capace di mungere le pecore.
Fotografia che esalta i colori diurni, ma ottima nei chiaro scuri e nei notturni. Forse qualcuno storcerà il naso vedendo la mancanza della cometa, dei pastori e gli ”strani” Magi. Forse qualcuno si scandalizzerà per il sangue della circoncisione, per una Maria poco da immaginetta. Tutto è molto umano e carnale. Come è la vita.
Maria afferma: il Signore chiede Misericordia, non sacrifici. Io rispetto la legge, ma cosa dice il tuo cuore? Io voglio fare solo quello che vuole il Signore. Maria non parla molto, ma emerge che serbava queste cose nel suo cuore e che Giuseppe è un bravo falegname e un uomo silenzioso e buono. L’Amore viene esaltato. E il preludio del dolore è forse in una scena banale, quando cade il martello da falegname sul piedino di Gesù che scoppia in lacrime. Marie esce dalla casa spaventata e lo prende tra le sue braccia.
Un aiuto che Guido mi ha dato è la genesi del film che trovate qui. Un grazie anche a Nicoletta Micheli, moglie di Guido, che spesso mi ha citato nel nostro parlare.

venerdì 22 dicembre 2017

GIANNI BIONDILLO - CON LA MORTE NEL CUORE

GIANNI BIONDILLO
CON LA MORTE NEL CUORE
Guanda -2005



Uno dei personaggi variopinti del romanzo è il barbone milanese detto Baffo che vive in una baracca sotto un ponte. Ferraro e  Mimmo lo salvano da un incendio provocato da teppistelli in suv.
Si riaffaccia costantemente la figura della figlia Giulia e dell'ex moglie Francesca, che ancora lui ama.
Un giovane del quartiere scompare, è partito per una vacanza in Liguria ma non si hanno sue notizie. Risultano dei prelievi bancomat a Rimini. Si è dato alla bella vita?
Un giovane malavitoso, figlio del capo cosca pugliese, spaccia davanti alle scuole. Lanza insieme al nostro si recano da don Leo, vecchio capo clan della 'ndrangheta, ora ormai fuori dal giro, ma ancora rispettato dalle varie cosche.
Giorni dopo il giovane viene ucciso e la colpa ricade su don Leo. Lanza viene sospeso e Ferraro, che si è riscritto all'università, inizia un'indagine parallela.

Scioglierà la matassa ma rimarrà ferito in uno scontro a fuoco.

mercoledì 20 dicembre 2017

GIANNI BIONDILLO - PER COSA SI UCCIDE

GIANNI BIONDILLO
PER COSA SI UCCIDE
Guanda - 2004



È il primo libro della saga.
Ferraro viene chiamato in un condominio dove al terrazzino del piano è stato ucciso un grosso cagnone da guardia, lasciato alla catena senza mangiare tra i suoi escrementi.
A breve viene trovato ucciso il proprietario extracomunitario, squartato come il cane.
Il colpevole viene facilmente identificato.

Alcune rapine ai danni di supermercati si susseguono su un'asse ben definita tra l'hinterland e Milano. In una di queste viene ucciso un barbone amico dell'ispettore. Ferraro ha un'intuizione delle sue e scopre i giovani inafferrabili e cinici malviventi.
Entra a questo punto nella vita di Michele una ricca snob. Portati ad indagare sulla morte del padre industriale, viene ucciso il fratello di lei ed il compagno finisce in carcere.
Il rapporto con la donna è saltuario e si ripropone quando viene accusato d'omicidio il suo amico d'infanzia Mimmo O'Animalo.

Avrebbe strangolato una donna che gli faceva concorrenza nel contrabbando di sigarette. Ferraro nasconde Mimmo in casa della donna ed inizia un'indagine parallela.

lunedì 18 dicembre 2017

L'ISPETTORE FERRARO di Gianni Biondillo

L'ISPETTORE FERRARO
di Gianni Biondillo




La saga dell'ispettore  Ferraro ha inizio nel 2004.
Questi i personaggi.
Michele Ferraro, ispettore; Francesca, moglie; Giulia, figlia; Lanza commissario geniale e strano, sempre avanti, forse autistico; Comaschi, ispettore che scherza sempre; De Matteis,scorbutico vice capo che non sopporta Ferraro; Zeni  capo del commissariato, ponderato e istituzionale.
Il commissariato è quello di Quarto Oggiaro a Milano dove Michele  è nato e cresciuto insieme a Francesca.
Altre figure si affacciano nei romanzi:  Fusco, giovane e sveglia  ispettrice, don Ciccio fruttivendolo del quartiere, Kledy aiutante in negozio, Mimmo O'Animalo amico d'infanzia di Ferraro.
Tutte le figure che attraversano i gialli di Biondillo sono umane e concrete, fragili, intelligenti, povere e ricche, violente, ignoranti, etc...
Tutto però è carico di una umanità disarmante, spesso senza speranza di vittoria.

Michele odia il suo lavoro, ma per le sue intuizioni, è tagliato solo per quello. Quando deve risolvere un caso, vi si appassiona inconsciamente dimenticando tutto il resto. La famiglia in primis.

venerdì 15 dicembre 2017

ZORRO






ZORRO


Sulla scia delle puntate televisive di ZORRO, uscì anche il fumetto. Siamo nel 1969. A differenza del telefilm dove Diego De La Vega combatte contro i cattivi e contro l'impacciato Sgt. Garcia, nel fumetto Il nostro eroe è ambientato nel Messico nell'epopea west. Una sceneggiatura sana e timorata di Dio. 

giovedì 14 dicembre 2017

LONE WOLF - Il Re della Solitudine



LONE WOLF
Il Re della Solitudine


Il fumetto di Lone Wolf è uscito sulle pagine de L'Intrepido nel 1968. Un eroe solitario, sempre a raddrizzare torti, e a cavalcare per la giustizia. Sempre solo, Lupo Solitario appunto, con un poncho di Leone memoria, con un biondo capello lungo ed un viso da bel fotomodello. Spara ma se può non uccide e scazzotta come Terence Hill. Godevole western con tante scene disegnate per ciascuna tavola.



martedì 12 dicembre 2017

Gilbert Keith Chesterton - I RACCONTI DI PADRE BROWN a fumetti






Gilbert Keith Chesterton
I RACCONTI DI PADRE BROWN
a fumetti
S.paolo Edizioni




Realizzato nel 1987 come supplemento de IL GIORNALINO è un cartonato ben realizzato che si rivolge ai più piccoli. I disegni di Lino Landolfi sono veramente buffi ma rappresentano in maniera semplice ed efficace le storie di Chesterton. La sceneggiata altura è fedele al libro ed inizia con il famoso racconto de La Croce Azzurra. Continua poi con altre sette storie e si conclude con un'altro famoso racconto, La Spada Spezzata.




lunedì 11 dicembre 2017

TEX COLOR 12




COLOR TEX 12

5 racconti brevi, il primo narra di un pianista che affronta in duello Tex; il secondo racconta di un giovane a cui Tex aveva ucciso il padre e che a tutti costi lo vuole uccidere. Per ogni storia cambia sia lo sceneggiatore che il disegnatore.

Nel terzo episodio si parla di giustizia con morti a valanga; il quarto fumetto è quello che mi  gusta di più, Abilene Kansas, con tanto di vacche portate alla vendita dove Tex si aggrega come mandriano alla ricerca di un bandito. Disegni degli animali, buoi e cavalli, spettacolari, con un happy end inconsueto per il ranger. Nell'ultimo racconto, c'è di mezzo un aspirante giornalista che segue il nostro nella sua calata nella cittadina.



mercoledì 6 dicembre 2017

Sebastião Salgado KUWAIT. Un deserto in Fiamme

Sebastião Salgado
KUWAIT. Un deserto in Fiamme
Spazio Forma Meravigli - Milano 




Nel 1991 il grande fotografo si recò in Kuwait dove gli iracheni in ritirata avevano acceso più di 700 pozzi di petrolio. Fotografò in bianco e nero e la scelta risalta molto la drammaticità della situazione. Così i tecnici e i pompieri che cercavano di chiudere i pozzi e spegnere gli incendi.
Nella mostra vi sono foto enormi e più piccole che rendono spettacolari gli scatti.

Forse le foto esposte sono poche, ce ne volevano molte di più, ma lo spazio espositivo è quello che è.





martedì 5 dicembre 2017

TIRAMOLLA





TIRAMOLLA

Nacque nel 1952 da un esperimento nel fumetto Beppe e Cucciolo e ben presto riscosse una popolarità tra i lettori tale da creare una testata per lui.

Si definiva nato dalla gomma e dalla colla, con sembianza di stinga di liquirizia con due piedoni, due manone e un cappello a cilindro sulla testa. La sua peculiarità è quella di estendersi come un elastico risolvendo qualsiasi situazione.

lunedì 4 dicembre 2017

James Patterson e Michael Ledwidge CHI SOFFIA SUL FUOCO





James Patterson e Michael Ledwidge
CHI SOFFIA SUL FUOCO
Longanesi

Michael Bennett dopo nove mesi trascorsi in California sotto protezione con tutti i suoi figli adottivi torna a New York. Spera di tornare alla Omicidi, ma viene assegnato ad un ufficio al servizio delle lamentele dei cittadini. Una squadra sgangherata a cui mette ordine e che indaga su dei casi di cannibalismo.

Contemporaneamente vengono svaligiate da una banda di professionisti le più famose gioiellerie della città. Bennett viene richiamato a indagare per là Omicidi ma non tralascia la squadra al servizio dei cittadini, dove un'agente di essa, è stata trovata morta in un suicidio inscenato. Le indagini si intrecceranno. C'è tempo di parlare della sua grande famiglia e dell'amore con la baby sitter.

venerdì 1 dicembre 2017

MOBY DICK - IL WEST DI SILAS FINN - Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano








MOBY DICK
IL WEST DI SILAS FINN
Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano

Mettete insieme lo sceneggiatore T.Sclavi, autore di Dylan Dog e il disegnatore Giorgio Cavazzano  e avrete un fumetto fantastico. Sclavi è conosciutissimo, Cavazzano meno, ma è uno dei pochi fumettisti famosi nel mondo, soprattutto utilizzato dall'esigente Walt Disney.
Qui per l'editore Massimo Baldini nel 1992 hanno creato tre storie comiche, ironiche, ambientate nel West.



Il protagonista è Silas Finn, giornalista che con vari strani personaggi percorre il West nell'episodio de La Caccia al Tesoro, organizzata dal suo giornale.
Divertenti i personaggi che partecipano al gioco e strepitosi i disegni Il secondo racconto è Intervista a Buffalo Bill, dove Silas  Finn intervista il grande cacciatore nel suo circo itinerante. Tutto molto paradossale e ironico.



Nel terzo episodio, Scoop al Promontory Point, il nostro insieme a un fotografo del giornale si trova a immortalare il momento in cui dall'est all'ovest si uniscono le due linee ferroviarie nemiche.

Un fumetto da gustare fin nei particolari.