lunedì 30 dicembre 2019
domenica 29 dicembre 2019
SISTER ACT/ Musica e Whoopi Goldberg per una commedia che funziona
SISTER ACT/ Musica e Whoopi Goldberg per una commedia che funziona
Questo è un film che ha allietato molti quando ė uscito nelle sale e che continua a divertire, nonostante sia datato 1992, chi lo vede oggi per la prima o l’ennesima volta. Parliamo di Sister Act – Una svitata in abito da suora, commedia con tanto di musica che si rivelò un successo al botteghino con 230 milioni di dollari di incasso. La pellicola non aveva pretese culturali, fini particolari o messaggi subliminali religiosi, voleva solo divertire con tanto di musica come collante.
Il cast ė stato fondamentale e ha sfondato con la sua punta di diamante, Whoopi Goldberg, che nel 1991 aveva vinto l’Oscar per la miglior attrice non protagonista con il film Ghost – Fantasma ma che a mio avviso era stata già strepitosa nel drammatico Il Color Viola di Steven Spielberg del 1985. Accanto a lei a interpretare la madre superiora del convento dove la protagonista ė rifugiata, Maggie Smith con allora già due Oscar vinti all’attivo, il primo come miglior attrice protagonista nel 1970 con il drammatico La Strana voglia di Jean e poi nel 1979 nel film commedia/comico California Suite come attrice non protagonista. Aggiungiamoci il boss malavitoso interpretato da Harvey Keitel (chi non lo conoscesse faccia un ripasso), che non ha vinto Oscar ma ha un grande c.v.
Passiamo alla trama che come dicevo non ha nessuna pretesa, ma ė sicuramente divertente con qualche trovata. Deloris Van Cartier (Whoopi Goldberg) è una cantante e l’amante di Vince LaRocca (Harvey Keitel) in quel del Nevada, padrone di case da gioco e boss malavitoso. Suo malgrado, la nostra assiste a un omicidio voluto dal suo uomo. L’FBI si mette alle sue calcagna e la ricatta costringendola a diventare testimone. In attesa del processo deve restare sotto copertura e qui sta la prima trovata del film: il pulotto la nasconde in un convento a San Francisco.
Lei domanda: – Cosa potrò fare?
E l’agente le risponde: – Pregare.
Lei domanda: – Cosa potrò fare?
E l’agente le risponde: – Pregare.
Trovata direte? Certo ai tempi era una situazione inverosimile, ma se pensate al giorno d’oggi…. Quando arriva a Frisco il suo primo incontro è con l’austera madre superiora che oltre a vestirla, la incorona religiosa (finta) con il nome di Suor Maria Claretta, all’insaputa delle altre coinquiline del convento e la incita: – Maria Claretta, se è stato Dio a portarti qui, sfrutta l’occasione.
La seconda trovata del film ė che non avendo nessun intento religioso, al contempo non fa satira di bassa lega, non prende in giro nessuna suora, ma ripercuote sul convento e sugli spettatori del film la simpatia del ciclone Whoopi. È lei la star del film che con la sua esuberanza e con lei sue doti canterine sconvolge e risveglia le assonnate (nel film) suore. Le conquista con la sua estrosità, ma al tempo stesso rinnova il repertorio musicale delle religiose che a dire il vero era abbastanza asfittico. Il gruppo di suore fagocitate da Suor Maria Claretta diventa un tifone, favolosa la gag nel casinò tra le slot machine, il diavolo e l’Acqua Santa.
Mettiamo insieme i vari personaggi (brava e simpaticissima la cicciotta Suor Maria Patrizia, stregata da Whoopi), le gag mai volgari ma per famiglie, le battute semplici ma efficaci, le interpretazioni che convincono, aggiungiamoci la musica e otteniamo un bel film rilassante e godibile. Direi che non viene offeso nessuno, né la Chiesa, né le suore e neppure il Papa, San Giovanni Paolo II (un sosia) che, raggiunto in Vaticano dalla nomea canterina delle nostre, si ferma nella loro chiesa nel suo viaggio negli States. Certamente irreale, visionario ma non negativo, anzi, pacificante.
venerdì 27 dicembre 2019
giovedì 26 dicembre 2019
mercoledì 25 dicembre 2019
lunedì 23 dicembre 2019
LETIZIA BATTAGLIA a Milano
Ha iniziato a 36 anni andando a fotografare Pasolini
Alla fine della mostra c'è un video con Letizia Battaglia:
"La fotografia non è tecnica è cuore"
Foto di strada, donne, bambini, morti di mafia
domenica 22 dicembre 2019
sabato 21 dicembre 2019
venerdì 20 dicembre 2019
giovedì 19 dicembre 2019
mercoledì 18 dicembre 2019
martedì 17 dicembre 2019
lunedì 16 dicembre 2019
domenica 15 dicembre 2019
sabato 14 dicembre 2019
venerdì 13 dicembre 2019
TEX RANGER box - La legge del deserto
giovedì 12 dicembre 2019
TEX RANGER box - L'INESORABILE
Penso che Claudio Villa sia il miglior disegnatore di fumetti in circolazione. E si vede. L'INESORABILE ne è la prova. Se avete dinero comprate la versione di lusso cartonato, sennò lo trovate nel TEX RANGER box dove la storia ė divisa in due fumetti.
Disegni spettacolari. Il soggetto di Mauro Boselli ė veramente bello, una storia intrigante con vari colpi di scena , non annoia mai.
mercoledì 11 dicembre 2019
martedì 10 dicembre 2019
lunedì 9 dicembre 2019
Gianrico Carofiglio - LA MISURA DEL TEMPO Einaudi
Gianrico Carofiglio
LA MISURA DEL TEMPO
Einaudi
È tornato l’avocato Guido Guerrieri, principe del foro
di Bari. A dire il vero mi mancava, ma anche se è stato in testa alle
classifiche non mi ha entusiasmato.
Lui è sempre più triste e la storia è molto lenta.
Arriva nel suo studio una vecchia fiamma Lorenza, con
cui aveva intrecciato una veloce storia d’amore trentasette anni prima. Il
figlio Iacopo è in carcere con una condanna all’ergastolo per omicidio. L’avvocato
del primo giudizio è deceduto e ora per l’appello si è ricordata di Guido.
La storia penale s’intreccia con i ricordi
spumeggianti e particolari della loro relazione. E qui ci si addormenta.
Il nostro riuscirà a svolgere nuove indagini che
porteranno all’assoluzione di Iacopo.
domenica 8 dicembre 2019
sabato 7 dicembre 2019
giovedì 5 dicembre 2019
mercoledì 4 dicembre 2019
UNICREDIT
UNICREDIT
Ha fatto la punta del pennone lunga per essere più alta della Madonnina del Duomo, ha esodato già 4000 persone e adesso ne vuole esodare altri 8.000.
Massoneria?
martedì 3 dicembre 2019
lunedì 2 dicembre 2019
Luigi Lusenti - UNA STORIA SILENZIOSA - Gli italiani che scelsero Tito
Luigi Lusenti
UNA STORIA SILENZIOSA
Gli italiani che scelsero Tito
Edizioni ComEdit 2000
Il libro è frutto di una grossa ricerca con tanto di
testimonianze in cui si ripercorre il passaggio dell’Istria alla Jugoslavia di
Tito, un esodo ingiusto in cui trentamila persone lasciarono case e terreni e
con le mani piene di vento cercarono rifugio e lavoro da zero. Si accenna anche
alle foibe ed alla pulizia etnica fatta precedentemente dai croati. La storia
non si discute.
Accadde però che tremila italiani, lavoratori nei cantieri
navali di Monfalcone decisero di abbracciare l’ideologia comunista di Tito per
creare il regno del sol dell’avvenire e , dall’Italia si stabilirono in
Jugoslavia.
Quando però Tito si staccò da Stalin molti di questi
italiani dissentirono, ma finirono male, in campi di rieducazione, veri e propri
lager
domenica 1 dicembre 2019
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