mercoledì 21 marzo 2012

Graham Greene 3 - il Potere e la Gloria



Il potere e la gloria
The Power end the Glory - 1940


Nel Messico degli anni ’20 il governo massonico perseguitò in maniera sanguinosa la Chiesa. Il protagonista è un prete che sta scappando negli Stati Uniti. È chiamato prete spugna, dedito all’acquavite, con una figlia avuto dopo una notte d’amore. Un peccatore. Ma nonostante questo il popolo lo nasconde dall’esercito, vuole essere comunicato da lui, vuole che i propri figli siano battezzati, vuole essere confessato. Credono in Dio e non sono scandalizzati dagli errori umani. Un misero prete, peccatore come ciascuno di noi, ma scelto da Dio.

"Invece, il fatto che io sia un vigliacco… e tutto il resto, non ha molta importanza. Io posso ugualmente deporre Dio nella bocca di una persona e posso darle il perdono di Dio. E questo varrebbe anche se ogni prete della Chiesa fosse come me".

Il potere cerca di eliminare Gesù Cristo, cerca di rendere schiavo l’uomo dei propri peccati. Ma la fedeltà e la misericordia di Dio non abbandonano l’uomo. E questa è la Gloria divina.
Il prete spugna viene attirato in una trappola, un gringo in punto di morte chiede di essere confessato. Lui è cosciente che sia un tranello, ma va a fino in fondo alla propria vocazione. Verrà arrestato e fucilato.

"Quando si svegliò era l’alba. Si era svegliato con un’immensa sensazione di speranza, che lo abbandonò di colpo e completamente alla vista del cortile della prigione. Era la mattina della sua morte.
Provava solo un’immensa delusione di doversi presentare a Dio a mani vuote, senza un’opera da offrire. Gli parve, in quel momento, che sarebbe stato così facile essere un santo. Sarebbero bastati un po’ di disciplina e un po’ di coraggio. Si sentiva come chi, per pochi secondi, avesse mancato l’appuntamento con la felicità. Adesso sapeva che, alla fine, una sola cosa conta veramente: essere santi".


(3 - continua)