martedì 3 settembre 2013

festival di Venezia - Il ruggito del... Foresti

Per ora il più bel film della mostra è LOCKE con Tom Hardy. Un'ora e mezza di notte in auto al telefono per risolvere i problemi di lavoro, raggiungere una donna con cui ha avuto un occasionale rapporto sette mesi prima e che sta per partorire. La moglie e i due figli non sanno nulla. È costretto a comunicare il tradimento e il futuro parto al telefono con le prevedibili reazioni della moglie.
Andando ad assistere al parto si gioca il lavoro e la famiglia, ma vuole esserci a tutti i costi e poi ritornare dalla moglie che ama. Vuol vedere il figlio perché non vuol fare come suo padre che l'ha abbandonato appena nato.
Il peccato, il perdono, la certezza di un luogo (la famiglia) ma anche la coscienza delle proprie responsabilità.
Grande film, grande sceneggiatura, grande interpretazione di Hardy costretto a girare ore e ore seduto sull'auto.
Applausi in sala.

Ho visto a -13 gradi sottozero alle 9.00 del mattino il film di Terry Gilliam THE ZERO THEOREMA con Chris Woltz. Mi è piaciuto, anche se molti critici hanno storto il naso, vorrebbero sempre dire la loro, soprattutto quando si parla dei desideri del cuore dell'uomo.
Il tema è la ricerca della felicità e del senso della vita. Pone domande. Forse per questo non piace. La casa in cui vive isolato il glabro Woltz è una piccola chiesa  e in molte sequenze la statua di Maria e le vetrate dei santi sembrano a completare le inquadrature.
chissà se sono casuali o volute.