martedì 2 ottobre 2012

I Martiri Cristiani in Giappone 1




Rino Cammilleri
SHIMABARA NO RAN. La grande rivolta dei samurai cristiani 
I Quaderni del TIMONE


È un breve libretto storico in cui si racconta l’evangelizzazione e le persecuzioni dei cristiani in Giappone.
Nel 1549 il gesuita san Francesco Saverio mise piede sull’isola asiatica e capì subito che bisognava convertire  i signori feudali,  i daimyò.  Di riflesso, a tutta la popolazione sottoposta, veniva ordinato di abbracciare la fede cristiana. Nel 1570 in Giappone vi erano trentamila cristiani  che raddoppiarono nei dieci anni successivi. Il sistema economico e sociale si reggeva sulle tasse che i contadini e pescatori pagavano, nel bene e nel male, sia quando i raccolti erano buoni che quando erano scarsi a causa dei terremoti e carestie. I daimyò erano costantemente il lotta tra loro. Quelli che si convertirono lo fecero per un interesse economico, il commercio con i portoghesi  I cristiani vennero perseguitati sin dall’inizio ed osteggiati dai bonzi e dai vari signori feudali nemici dei signori convertiti. Quando un daimyò cristiano veniva ucciso la sua gente  veniva perseguitata  con feroci torture ed uccisioni di massa. Questa situazione portò nel 1637 alla rivolta dei samurai cristiani. Quarantamila credenti giapponesi, compresi donne e bambini, si ribellarono alle persecuzioni e si rifugiarono a Shimabara, nel castello diroccato di Hara. Sotto la guida del sedicenne samurai Amakusa Shirò, acclamato come profeta,  resistettero per cinque mesi ad un esercito addestrato e ben armato di duecentomila samurai. Vennero tutti massacrati e da quel momento il Giappone si chiuse a riccio per due secoli senza rapporti con il mondo esterno. Sakoku, paese chiuso.
Quando riaprì le porte agli europei, i missionari tornando  nell’isola (seconda metà dell'Ottocento), trovarono diecimila kakure kirishitan, cristiani nascosti, che di generazione in generazione, clandestinamente, si erano tramandati la fede cristiana. Le persecuzioni però continuarono, ai giapponesi non era permesso diventare cristiani e di entrare nelle chiese. Solo nel 1899 venne poi concessa la libertà di culto.
Nel prossimo post vi proporrò il libro Il Crocifisso del Samurai, romanzo storico che narra i fatti sopra citati.