domenica 11 settembre 2011

Film: SENNA


SENNA
documentario di Asifa Kapadia

Oggi si corre il Gran Premio di Monza di Formula 1 e se vi piace l’automobilismo dovete assolutamente guardare questo documentario sulla vita di Ayrton Senna. Ma anche se non siete sportivi dovete guardarlo.
Perché?
È la storia di un uomo che aveva coscienza di dipendere da un Altro, da Dio.
Attenzione, non si vuole fare di Senna un santo, od inquadrarlo nella casella di cristiano/cattolico, ma il film esprime bene, oltre ai gesti sportivi, l’umanità e la natura del pilota.
Ayrton iniziò con i kart e quasi subito passò in F1 con la Toleman e disse:
- Credo sia stato Dio a consentirmi questa opportunità.
Vinse tre campionati del mondo: 1988, 1990, 1991. Perse a Montecarlo nel 1989 mentre era in testa alla corsa andando a sbattere clamorosamente ed affermò:
- In qualche modo mi sono avvicinato a Dio.

Gp di Imola, 1 maggio 1994, l’uomo e il campione muoiono. Fu ucciso dal braccetto di una sospensione che gli forò il casco e la testa. Il resto del corpo non ebbe traumi, né rotture. Fato? Sfortuna? Era giunta la sua ora? Destino?
Avevo conosciuto Senna nel 1992 in Sudafrica e nel 1993 in tutti i Gp Europei realizzavamo un’intervista in cui analizzava la propria gara ed i fatti salienti della corsa. Era il mio idolo, anche se non sono mai stato capace di chiedergli l’autografo sul cappellino. Era sempre pacato, anche quando le cose erano andate storte.
Era una persona intelligente e modesta. Il contrario di Schumacher che in quell’anno aveva iniziato a vincere (si sospettava però un congegno di antipattinamento in partenza), e nell’esuberanza giovanile già se la tirava un po’.
Senna in gara era aggressivo, imprendibile con la pioggia, nato per correre veloce in pista e contro i poteri forti della F1. Della guerra a sportellate con Prost non era però fiero.
Le prove del sabato a Imola furono drammatiche, Roland Ratzenberger si era schiantato ed era morto.
Chi gli era vicino pensava che Senna non volesse correre il giorno dopo.
Affermò che aveva chiesto a Dio di parlargli. La risposta era stata:
Dio quel giorno gli avrebbe fatto il dono più grande, cioè Dio stesso.