domenica 29 marzo 2015

TV/ Da Karaoke a The Secret Millionaire, la nuova "identità" di Italia 1



http://www.ilsussidiario.net

"È la prima donna nella storia della tv italiana a guidare una rete generalista" (comunicato stampa Mediaset).
 Lei è Laura Casarotto, biondina, carina, giovanile, promossa al comando di Italia1. Settimanascorsa è salita al trono anche se francamente nessuno ha mai sentito parlar di lei, proveniente dal marketing di Mediaset, pupilla dell'attuale capo di tutte le tv del Biscione, Matteo Paolini, pare abbia conquistato i gradi sul campo.
Le quote rosa esistono per legge di governo ma in tv le donne di solito la fanno da padrona, conducono programmi, spesso diventando star e poi prezzemoline.
Su di lei punta Mediaset per l'esperienza maturata con un lavoro non appariscente, dandole lo scettro del comando.

Settimana scorsa ho recensito il programma di Italia1 FATTORE UMANO con un voto positivo, senza giudicare riprende di nascosto le reazioni delle persone in situazioni particolari. Concretamente ciò che succede nella realtà.
Realtà è la parola d'ordine del neo direttore, guardata attraverso le immagini, con immediatezza senza sovrastrutture e mediazioni, semplice, contemporanea.
Questo è l'identità della nuova Italia1.
Si aggiungono poi le parole Show, Musik, Storie Vere.
Tutto concretizzato con 10 programmi nuovi o simil-new.
Partiamo con quelli facili, di divertissiment.
KARAOKE. Abbiamo ancora nella testa Fiorello, ora c'è la rivelazione Angelo Pintus che dovrebbe far cantare le piazze d'Italia. Il conduttore è uno che coinvolge (a parte l'apparizione a Sanremo), potrebbe essere una riappropriazione della fascia giovanile.
FRONTE DEL PALCO. Concerti con J-Ax, Fedez, Elio e le storie, Subsonica, Carmen Consolied altre star italiane. Finalmente un po' di musica live, non da stadio, ma da club.
CONCERTO RADIO ITALIA a maggio in piazza. Tante super star. Un evento, un mega concerto. Anche il popolo ha diritto (oltre al sangue) alla musica gratis e nazionale.

Passiamo ai programmi di contenuto.
FATTORE UMANO, ne abbiamo già parlato bene.
NOTORIUS, rotocalco leggero, forse troppo. Questo programma nelle righe di settimana scorsa avevo chiesto al neo chief di cancellarlo, non mi sembra qualitativamente un punto di forza, anzi mi richiama alla mente i Tg di Studio Aperto nell'era di Mario Giordano.
120 (titolo non definitivo). La brava e carina iena, Nadia Toffa condurrà un programma settimanale con a tema l'attualità, la notiziabilita della settimana. Qui potrebbe cascare la belva, non ci vorrà solo il piglio le novità, le riprese ed il linguaggio video dei programmi di Davide Parenti, il punto saranno i temi discussi e la modalità di affronto. Speriamo che le topiche inchieste tipo Stamina abbiano insegnato qualcosa.

ABOUT LOVE. Storie d'amore dove accadrà di tutto. Un programma scritto e diretto dal nazional sentimentale Federico Moccia. Vedremo... È arduo parlare di Amore senza sfociare nei cuoricini o nei lucchetti di ponte Milvio.

Non potevano mancare i format (ma perché sempre stranieri) sennò che tv sarebbe?
SHARK TANK. Definito come business-format dove alcuni aspiranti imprenditori sottoporranno le loro idee a cinque veri professionisti. Punto di forza? Dovranno essere personaggi non banali ma non esagerati sia gli shark che i candidati. E poi l'originalità delle idee proposte.

THE SECRET MILLIONAIRE. Un riccone abbandona la sua vita dorata per vivere una settimana in povertà o del lavoro delle proprie mani. Lapo, candidato ideale, non ci sarà, il figlio di Lupi è negli States (e non è milionario), forse Geronimo La Russa o il presidente della Juve?   Chi saranno i fortunati che dopo sette giorni torneranno alla normalità ?
Qui avanzo i miei dubbi sul programma, ma lo giudicherò quando lo vedrò.

Comunque rinnovo gli auguri al Direttore, però gli ri-chiedo di eliminare NOTORIUS è già  che ci siamo, basta con CSI, non se ne può più, il mito è finito, in Italia i Ros non risolvono una cippa.

mercoledì 25 marzo 2015

Verbum caro hic factum est


VERBUM CARO HIC FACTVM EST



Quando son stato nella Basilica dell'Annunciazione, mi ha colpito la scritta VERBUM CARO HIC FACTVM EST, in particolar modo la parola HIC, QUI. 

venerdì 20 marzo 2015

La preda perfetta - A Walk Among Tombstone

La preda perfetta - A Walk Among Tombstone




Liam Neeson è un investigatore senza stella, ex poliziotto, ex alcolista, solitario, triste, affranto dai rimorsi. Si trova ad indagare su degli psicopatici che rapiscono e uccidono donne legate a boss della droga, restituendole poi a pezzi. Non è un action movie alla Taken, bensì un thriller in cui il cupo Matthew Scudder, (uscito dai romanzi del giallista Lawrence Block), se ne va in giro per la città con taccuino e pistola. E alla fine farà giustizia, ma senza i fuochi d'artificio della saga di Besson. 
Il titolo originale è un po' macabro, per una volta meglio quello italiano, anche se c'entra ben poco.


lunedì 16 marzo 2015

FATTORE UMANO/ Il "reality" che fa riflettere (senza moralismo)

FATTORE UMANO/ Il "reality" che fa riflettere (senza moralismo)


Proviamo a tirare le somme dopo aver visto la prima settimana di Fattore umano, nuovo programma di Italia 1 in onda alle ore 19,00 con un titolo interessante  e con l’occhiello che chiede:  “Cosa fanno le persone quando non sanno di essere osservate?”.                                                                                  Il programma non mi dispiace.
Candid camera, attori e  situazioni di vita provocate ad arte come esperimenti sociali per vedere le reazioni delle persone. La struttura è formata da un mix di situazioni che normalmente possono accadere accostate  a provocazioni con scopi sociali o di solidarietà, forse queste per  farci pensare .                                               A Roma un finto prete appoggia la testa sulla spalla di un’ignara persona, a Napoli esci dal negozio e non trovi più l’ombrello,  a Milano un ragazzino solo senza cappotto alla fermata del tram, a Varese si lasciano cadere 50 euro per vedere chi li restituisce, a Genova una scala in uno stretto vicolo per scoprire chi è superstizioso. E fin qui siamo nel campo del  divertimento. Si passa poi a regalare o elargire denaro o una pizza a un senzatetto per vedere come si comporta poi con un altro (finto) poveraccio; una diversamente abile in carrozzina che ne approfitta e una procace ragazza che lava i vetri delle auto a confronto con un finto rumeno. Queste clip son per farci riflettere? Duro che la tv svolga questo compito, qui almeno un po’ ci provano.
Alcuni hanno tirato in ballo l’effetto Paperissima, altri (i compagni del Fatto Quotidiano) hanno sentenziato che è un programma appiccicato, inconcludente, un mix di Mai dire candid, Le Iene, Scherzi a parte e che mancano i commenti stile Gialappa’s.                                          
Invece è meglio che manchi un giudizio o un commento.  La tv è solo una rifrangenza parziale della realtà e spesso cerca di diventarne  giudice e boia. Vi ricordate ad esempio gli utili servizi de Le Iene per il caso Stamina? Oppure i vari programmi di approfondimento sugli omicidi di Cogne, Perugia, etc…?
Fattore Umano porta in testa la dicitura: un programma di VIDEONEWS. Che sia un programma giornalistico mi sembra esagerato, ma anche il quotidiano da Bar-bar della D’Urso e Quarto Grado (la versione tv della vecchia rivista Cronaca Vera) portano la firma editoriale del braccio operativo dell’editore Mediaset, Marco Crippa, che firmando simil programmi (ormai con buoni dati d’ascolto) è diventato una colonna di Mediaset (anche Quinta colonna è suo) imponendo a Retequattro un direttore di rete proveniente dall’entourage delle news.
Ma tornando  a Fattore Umano, bisogna dire che ha un buon ritmo, è veloce e  confezionato bene. Si fa vedere. Moraleggiante? Può darsi, leggermente,  ma non moralistico. Per ora non sentenzia.
Siamo a cinque puntate e pare che ve ne saranno altre cinquanta. Stesso stile, ma probabilmente pian piano vi saranno delle evoluzioni, almeno lo speriamo.
Speriamo però che nella foga di ricerca di nuove reazioni non si mandino finti penitenti a confessarsi (vedi il vergognoso caso del giornale QN) oppure falsi arabi con la richiesta di diventare terroristi dell’Isis. Che non diventi un programma che spii dal buco della serratura e neppure un pastone di tutte le nuove mode e tendenze della sociali.
Una nota personale. L’uomo è ciò che è, fatto di ragione, azione, cuore, sentimento, istinto. Se entro dove c’è un gatto, non verso il latte come nella candid, lo scaccio. Coi lavavetri,  siano italiane procaci (mai viste) oppure extracomunitari, tiro dritto al semaforo. Se mi becca una mattina uno che mi dice che il risvolto dei miei jeans non è più di moda, non ripondo. Ho il mio carattere, la mia storia, esperienza ed educazione.
Sono antianimalista? Non sopporto i lavavetri? O chi mi vuol dare consigli?  No, sono allergico all’ennesima potenza ai peli dei gatti. Ad un semaforo, in una situazione di lavavetri; son stato tamponato. Al mattino, per le prime tre ore sono asociale.                                                                                                                 Perciò nulla è come appare, a maggior ragione la televisione.
Ultima nota. Questa per il direttore di Italia 1. Tolga per favore il programma che segue Fattore Umano. Grazie

giovedì 12 marzo 2015

John Wick http://www.cineavatar.it/



http://www.cineavatar.it/ 


John Wick è un mix di vari John: Wayne, Rambo, McClane, tutti rigorosamente con pistola e fucile.
Il film diretto dalla coppia di registi formata da David Leitch Chad Stahelski è un western metropolitano e crepuscolare a tinte orientali, nel quale uno spietato killer che aveva deposto le armi per amore ritorna sulla scena. La moglie, scomparsa prematuramente a causa di una terribile malattia, gli ha lasciato come unica consolazione un piccolo cane. Non ci sono i pellerossa o il despota ranchero come nel selvaggio west, ma ci sono i russi spietati e ‘cattivi’ che gli rubano la Mustang (nel West il cavallo) e gli ammazzano il cucciolo; e John Wick si scatena nella vendetta. A contarli bene, una sessantina i nemici morti.
“Ho prenotato un tavolo per dodici” è la prima vera frase metaforica, rievocando l’evangelico episodio dell’ultima cena, che Keanu Reeves dice nel film dopo averne fatti fuori appunto una dozzina chiamando poi un “ripuliture” per “smacchiare “ il sangue sparso per la casa.
C’è da dire che il protagonista non parla molto, ma spara e picchia come un indemoniato.
Dopo l’incompreso wuxia americano 47 RoninReeves lascia le spade e diventa un samurai, un Ronin con pistole e fucili.
....... continua  sul sito:

lunedì 9 marzo 2015

REALITY E AUDITEL/ Così L'isola dei famosi fa "naufragare" Carrà (e tv)




In questa stagione televisiva i primi a schiantarsi sono stati i programmi politici. Il condottier Sant’Oro l’aveva previsto e nonostante la presenza massiccia del boy scout Renzi in tutte le trasmissioni possibili, lo share e gli ascolti dei vari Giannini, Floris, Porro e La7 son crollati.
La disaffezione per la politica è un dato di fatto, figurarsi sorbirsela  in tv.
Il Re Mida degli ascolti resta sempre la De Filippi con i suoi programmi. Ossigeno sicuro per il Biscione. Ma il colpaccio di Cologno Monzese è stato credere ne L’Isola dei Famosi
Dopo la Ventura e due anni di stop, anch’io non credevo nella riuscita di questo programma.
Cast di formose e di non famosi, la solita isola dispersa nel mare, le solite giornate dedite ai litigi, alla finta sopravvivenza, agli ammiccamenti. L’unico con un nome da paura è Rocco Siffredi, idolatrato dal maschio italiano e forse anche dalle donne.
Il tonfo non c’è stato, anzi, la puntata del lunedì veleggia sul 24% di share,  e la fascia quotidiana pomeridiana ha una media del 27%. Successone. Con i giovani tra i 15 e 19 anni che la fan da padroni  per il 36%.
La situazione politica è disastrata, quella economica pura, non resta che l’evasione. Non dall’isola ma dalla Rai.
Perché c’è chi prende facciate con i talent è il caso dei nonni Carrà-Japino con Forte Forte Forte, programma che si è stabilizzato sul 13%, pochissimo per un prime time di RaiUno.
 Non sappiamo perché mamma Rai abbia puntato su un programma simile, sembra di vedere una tv degli anni ’80. la Raffa era più credibile nel ruolo che si era ritagliato a The Voice. Avrebbe finito la sua carriera in gloria.
Non va meglio ad una delle sorelle Carlucci con Notti sul Ghiaccio, si ferma al 15% di share, ma ha contro la portaerei della De Filippi. Anche qui, un programma fotocopia di Ballando con le stelle, Reality Circus, etc.., con la solita Valeriona Marini che perde il …seno, questa volta in pattini.
Speriamo che RaiUno sia assicurata per i traumi e le rotture ossee, sennò il prossimo anno ci aumenterà il canone.

Ma torniamo a L’Isola. La prova che lo zoccolo duro siano i giovani, sono i passa 100.000 tweet  che partono al lunedì sera. Un altro successo per Canale 5.
Che dire del programma? Pruriginoso, con una spruzzata di sex, tresche, trame, un Rocco che piange, una Rachida che sviene al vedere i familiari sbarcare sull’isola, un Alex finto leader, una Spaak da Chi l’ha visto?, un Patrizio Oliva con i guantoni appesi al chiodo.
Tutte cose già viste, situazioni già scritte e narrate. Per avere dei naufraghi non famosi sta andando comunque di lusso.
Cecilia Rodriguez si sta rivelando con una personalità che la stacca dall’essere “la sorella di Belen”, mentre non capisco la partecipazione del plurivincitore canoro Valerio Scanu, speriamo di non trovarci nella prossima edizione il trio de Il Volo.
Deludente la Marcuzzi, sembra che conduca il Grande Fratello, sguaiata e fuori sincrono con ciò che accade sull’isola.
Sul pezzo invece l’esuberante Mara Venier, senza di lei la Marcuzzi ed il ritmo del programma svanirebbero. Quello di Signorini è uno sporco lavoro, ma qualcuno (e chi meglio di lui) può farlo?

Mentre la politica cerca di risalire la china, l’economia anche, la disoccupazione incombe e l’Isis è alle porte, ci solletichiamo il morale con L’Isola dei Famosi.

Ma non è mai troppo tardi….per tener spenta la tv.

martedì 3 marzo 2015

POLAROID 2

Visitando la mostra OLTRE LO SGUARDO con le foto di STEVE McCURRY, mi ha colpito questa foto. Sembra un presepe.