mercoledì 22 settembre 2010

Addio Sandra (leggi gli articoli su www.ilsussidiario.net)


RICORDO/ Sandra Mondaini e quelle bambine che volevano essere "Sbiruline" come lei. Gianni Foresti

Dopo soli cinque mesi Sandra Mondaini ha raggiunto il suo Raimondo Vianello. Come dire che senza Raimondo non poteva restare troppo, qui, sulla terra.
Una coppia nella vita, nello spettacolo e nell’andare a Dio.
Forse non tutti sanno che Raimondo nel 1943 aderì alla RSI. Meglio così, non cataloghiamo le persone per l’appartenenza e militanza politica, guardiamole come persone.
Lui allampanato, alto, signorile, fece colpo su questa biondina carina dai capelli corti e biondi con gli occhioni grandi. Il sodalizio è andato avanti nello spettacolo e nella vita, e con è andato avanti, non intendo il tirare a campare, ma il vivere e il costruire.

Ho due immagini che mi compaiono davanti agli occhi.

La prima è stato il vedere tanti anni fa Sandra che con la domestica filippina passeggiava mano nella mano con il primo figlio della sua collaboratrice. So di per certo che questo bimbo e poi il suo fratellino, ora grandi, li ha, anzi li hanno (lei e Raimondo) considerati figli adottivi.

La seconda è più personale.
Mia figlia ed una sua amica in età scolare (leggi Sbirulino) scrissero una letterina, un pensierino a Sandra.
In sintesi scrivevano: Cara Sandra, ti ammiriamo tanto, da grande vogliamo diventare delle bravi attrici come te.Nelle mie vaste collaborazioni ebbi anche la fortuna di incontrar proprio in quel periodo Raimondo. Diedi a lui la loro letterina. La aperse e la lesse davanti a me con un filo d’ironia, ma anche di commozione affermando: E poi diventeranno come lei!
La settimana dopo Raimondo mi portò due foto autografate di Sandra che, ringraziava e incoraggiava le due bimbe.

Qualcuno potrà dire che, senza Raimondo, Sandra non sarebbe diventata famosa. Non credo, pensando a Casa e Cascina Vianello, senza Sandra cosa sarebbe accaduto? Ci sarebbe stato lo stesso successo di pubblico? Sicuramente lei era complementare a suo marito. Senza i suoi acuti ci sarebbe stato un vuoto.
Faccio ora una domanda: l’avete mai vista chiedere o pretendere un programma da solista in prima serata? L’avete mai vista atteggiarsi da starlette dello spettacolo?
Eppure di film con o senza Raimondo ne ha fatti, da Totò, Walter Chiari, Tognazzi, Rascel, e con i maggiori registi della commedia italiana. Film che a rivederli ci fanno sorridere. Altro che i cine-panettoni che sono stati sdoganati al Festival di Venezia.