lunedì 22 marzo 2010

Film da guardare


Il Concerto
un film di Radu Mihaileanu







Finalmente un bel film. L’ex direttore d’orchestra del Bolshoi, epurato trent’anni orsono dal regime comunista perché non ha voluto espellere i musicisti ebrei, e ora semplice uomo delle pulizie del teatro, intercetta un fax che invita l’orchestra russa in Francia. Rimette insieme la sua vecchia orchestra (ricorda un po’ i Blues Brothers) e con essa andrà a suonare Tchaikovsky sotto mentite spoglie a Parigi. Non voglio di proposito raccontare di più. Vale la pena vederlo.
C’è una grandissima ironia sull’ideologia comunista, sui nostalgici marxisti e sui ricconi russi.
Ma è tutto vero. Se andate in Russia constaterete che c’è realmente una situazione di precarietà che il sistema di libertà economica attuale ha esasperato, costringendo le persone a fare più lavori per poter mantenere la famiglia. Bravissimi gli attori. Tra gag, e battute il film scorre con vari colpi li di scena. Oltre all’ironia, emerge il desiderio del protagonista di dirigere il concerto interrotto trent’anni prima e c’è la sottile ricerca della felicità, di pace ed armonia nell’esecuzione dell’opera, senza dimenticare il dolore acuto presente nell’uomo. Ed il vecchio manager marxista affermerà che Dio esiste.