mercoledì 30 novembre 2016

COLOR TEX - 5 storie complete

COLOR TEX
5 storie complete




È appena uscito in edicola questo nuovo fumetto con 5 storie sceneggiate e disegnate da cinque diversi autori.



Il mescalero senza volto.
Tex e Carson inseguono in Messico una banda di macellai con a capo un indiano storpio che tortura e uccide chi gli capita perché vuole saldare i conti con Tex.
Scene cinematografiche, tratti definiti dei disegni con volti invece vissuti.





Rio Quemado
I due rangers sono ancora in Messico sulle tracce di un bandito. Qui avranno delle sorprese non indifferenti. Scene e disegni classici.




Un cavallo di pezza
È un racconto breve. Tex trova dei pionieri trucidati, non sono stati gli indiani come sembra. Un piccolo pupazzo sarà il segno della vendetta compiuta da Tex. Più che la storia, la fa da padrone le tavole ed i colori dei paesaggi.



Amici per la morte
Si parte con un Tex fuorilegge con il suo Dinamite aiutato da Vincent, un cercatore di taglie. Molto anni dopo è Tex sulle tracce di Vincent accusato di un assassino a sangue freddo. Tutta una montatura. Disegni molto particolareggiati.

Cupacabras!
Anche qui i disegni e le scene sono spettacolari, molti cavalli e sparatorie.
Peccato sia una simil versione horror.

lunedì 28 novembre 2016

VIVIAN MAIER - Nella sue mani

VIVIAN MAIER
Nella sue mani







È in corso all'Arengario di Monza la mostra VIVIAN MAIER - Nelle sue mani.
La mostra è divisa in varie sessioni: 
Autoritratti,  bambini, geometrie/oggetti, sagome scure, vita di strada, ritratti.






Nella vita era una bambinaia, visse gli ultimi anni in miseria ed è emersa nella sua grandezza di fotografa dopo la morte, quando fu messo all'asta il suo archivio perché morosa e con debiti. Emersero migliaia di negativi e moltissimi rullini non sviluppati perché non aveva i soldi.




Geniale, fotografava con naturalezza, dedicando solo una posa a scatto e non sbagliando mai. È stata l'antenata dei selfie.
La possiamo annoverare tra uno dei più grandi fotografi del mondo.



domenica 27 novembre 2016

INTERISTI SI NASCE E SI RESTA

Si cambia donna, alcuni cambiano fede, ma NON si può cambiare squadra.
In questo tempo di magra, comunque FORZA INTER 



venerdì 25 novembre 2016

TV: USATO SICURO









http://www.ilsussidiario.net 




Usato sicuro. Quando appare questo slogan pubblicitario si pensa sempre alle automobili di seconda mano, alle garanzie e all'affidabilità  che danno i concessionari. Data la crisi economica i mercatini dell'usato hanno le maggiori richieste per oggetti utili per la casa, piccoli elettrodomestici, piatti, stoviglie;  per la persona, vestiti, borse.

Per la TV si utilizza l'usato sicuro, anche un po' jurassiko per dar nuova linfa agli ascolti.

Partiamo con Mediaset.
Maurizio Costanzo è di nuovo in pista alla grande, ha due programmi in onda sulle reti del Biscione: Retequattro alla domenica in prima serata ha  il MAURIZIO COSTANZO SHOW, e  al mercoledì dopo il film delle 21.00 lo vediamo su Iris che parla di libri. Settimana scorsa ha concluso su Canale 5 al giovedì in seconda serata L’INTERVISTA.
Al venerdì in seconda serata su C5 abbiamo un Matrix/Chiambretti che ha una media di share.

Bene, se l'usato è sicuro, forse abbiamo sbagliato concessionario o marca dell'autoveicolo. Dopo tre puntate su R4, il sig.Buona camicia a tutti ha una media del 3,7% di share, mentre su C5 dopo sette puntate de L’INTERVISTA ha avuto una media dell’ 11% , con punte del 14%.
Chiambretti invece arriva, anche lui dopo sette puntate, a una media dell’8,31% .
M. COSTANZO SHOW è un programma vecchio e bollito, perché riproporlo in prima serata su una rete che sta sempre più affondando? L’INTERVISTA è una formula a due simile a tantissimi altri programmi con personaggi sulla cresta dell'onda televisiva quali Belen, Corona, Ventura, W.Marchi, Morgan, Mentana, etc. Niente di nuovo.
L'unica consolazione è che Costanzo è andato  molto meglio di Chiambretti,  nonostante gli sforzi e lo studio di Matrix, il programma  non ha appeal e neppure seguito. È dal lontano MARKETTE che il piccolo show man ormai non convince. Ma perché viene proposto ogni anno? Tra l’altro sembra che frigga poiché a dicembre è in scadenza di contratto e la dirigenza Mediaset non si è ancora espressa. Capibile invece Costanzo che, come ha scritto Aldo Grasso, fa parte del pacchetto contrattuale rinnovato dalla Fascino/De Filippi, ma il piccolo conduttore cui prodest? Tenete conto che il programma parte alle 23,40 e arriva fino alle ore 01,00 perciò per la legge degli ascolti dovrebbe fare dei numeri almeno come quelli de L’INTERVISTA
Ma non è così. Perché continuare a farsi del male?

Passiamo in Rai.
Il grande dinosauro non può che essere il Pippo Nazionale, direttore artistico e conduttore di DOMENICA IN, che aldilà della sua professionalità, le becca di santa ragione da una giovane (sessantenne) Barbara D'Urso a DOMENICA LIVE su Canale 5.
Il risultato finale è Barbarella batte Pippo 19%  a 13% (parliamo sempre di share).

Facciamo un salto a La7 e ci troviamo Minoli con il suo FACCIA A FACCIA che abbiamo visto in Rai nella notte dei tempi, poi a Rai Storia, in versione radiofonica ed ora a La7.

Dico sempre che mancano le idee, i network si appiattiscono sui format esteri e gli autori ormai copiano/incollano e basta. Questi programmi poi basati su interviste e talk sono triti e ritriti
Se oltre a questa carenza, mettiamo i volti di cera o le mummie imbalsamate, si arriva a dei traguardi da serie minori.
Errare è umano, perseverare è diabolico

Mi dimenticavo: Costanzo è anche quotidianamente con un talk dal titolo SWING, con Dario Salvatori su Rai Premium.
Bulimia da piccolo schermo.

mercoledì 23 novembre 2016

ROCCO SCHIAVONE - il mix azzeccato per un poliziotto "anomalo




Ho finalmente visto una puntata della fiction con protagonista ROCCO SCHIAVONE, il terzo episodio CASTORE E POLLUCE.  Le prime due conto di vederle a breve,  mi riprometto di farlo visto che ho letto tutti i romanzi di Antonio Manzini sul commissario.
Come ascolti a Rai2 non si possono certo lamentare, la prima è arrivata al 14% di share, la seconda trasmessa nella stessa settimana era scesa al 10%, mentre l’ultima ha rasentato il 15%.

Partiamo dal commissario Schiavone che si fa chiamare vice-questore. Va in giro con un loden verde vintage, porta le Clarks scamosciate sulla neve e sull’acqua cambiandone due paia a puntate.
È un uomo iroso, cupo, non felice, arrivato in castigo alla questura di Aosta per aver massacrato di botte uno stupratore, figlio di un potente politico, dopo che l’aveva fatta franca. È incazzoso, tratta coi piedi e a male parole i suoi sottoposto. Ha un dolore nel cuore, è vedovo, la moglie di cui era innamoratissimo è morta. Fuma uno spinello ogni mattina, ma di questo parleremo dopo.  È anticonformista, si fa aiutare da amici delinquenti, e, in soldoni, non è un modello d’esempio di tutore della legge.
Ad interpretarlo è il bravo, secondo me bravissimo, Marco Giallini, una certezza dopo i film e fiction vestiti in carriera. Vi ricordo il bel film SE DIO VUOLE in coppia con Alessandro Gassmann uscito nel 2015.
Giallini è perfetto nei panni di Rocco Schiavone, nemmeno una sbavatura, tanto che l’autore dei libri, Antonio Manzini, ha affermato che nei prossimi libri non può non tener conto dell’interpretazione di Giallini. Un po’ come la coppia Montalbano/Zingaretti.

Trasportare la tristezza di Schiavone ad Aosta non è stato facile, il regista, Michele Soavi ha rischiato e si è superato. Il personaggio entra nei colori grigio/blu dei paesaggi con cui è stata virata la pellicola con la color correttion. C’è poi il bianco delle alpi Aostane e del vestito della moglie con cui parla come se fosse viva, ripresa in flash-back che sono introspettivi ed allo stesso tempo rendono umano il poliziotto.

La puntata che ho visto si sviluppa su due investigazioni parallele. In una bara viene trovato lo scheletro di una seconda persona, mentre in una scalata perde la vita uno dei tre soci di uno studio di architettura.
Il denaro è lo sfondo di questi misteri. Il secondo scheletro è quello del marito di una povera donna con figlio disoccupato che per non perdere la pensione  lo ha fatto nascondere in una bara già sotterrata. L’architetto morto in cordata è stato lanciato giù dal dente del gigante dai due soci.
L’intuito di Schiavone risolverà i casi. Il primo però non lo denuncerà,e la povera donna si terrà la pensione del marito morto.

Questa è la giustizia per Rocco Schiavone.

Come per Montalbano, anche Schiavone ha delle macchiette come sottoposti, un grillo parlante ed in più una collega con cui spesso battibecca ma di cui ha molto rispetto. Figure e personaggi ben studiati.


Passiamo poi alle polemiche scaturite dagli spinelli e dal ruolo pubblico che Schiavone rappresenta.           
 Il centro destra  ha fatto esternazioni a più non posso, il sindacato di polizia anche, i giornali pure. Tutto è stato buttato in politica solo perché la fiction è stata pagata coi soldi pubblici. Non sono favorevole alla cannabis e alla sua liberalizzazione.  Che la Rai viva con soldi pubblici lo sappiamo dal 1957, che sia immorale fumare uno spinello pure, che lo fumi un funzionaria di polizia è uno schiaffo alla divisa. Ma dobbiamo ricordarci anche  che i partiti hanno sempre lucrato sulla tv di stato, che ogni governo ha cambiato direttori e dirigenti lasciando enormi  cimiteri di elefanti in quel di Saxa Rubra, che se adesso vige la legge Cirinnà e in UN MEDICO IN FAMIGLIA il bacio tra gay è normale e le famiglie allargate sono una realtà. Quando la cannabis verrà legalizzata (speriamo mai) nessuno avrà nulla da eccepire a Schiavone. Non tralasciamo che da quest’anno, volenti o nolenti si paga il canone Rai in maniera obbligatoria nella bolletta della luce. 

lunedì 21 novembre 2016

BENEDETTO XVI - ULTIME CONVERSAZIONI







BENEDETTO XVI
ULTIME CONVERSAZIONI
A cura di Peter Stewald
Garzanti


DCome funziona questo ascoltare e aprirsi a Lui? Se potesse darmi un consiglio…

(Ride)

D: Qual è il modo migliore?

Ratzinger: Mah, non smettere di chiedere al Signore  - mi devi aiutare adesso! – e soffermarsi in raccoglimento, restare in silenzio. E ogni tanto sondare il terreno con la preghiera. Funziona.


Ratzinger, un uomo che ama Gesù. Non mi aspettavo un libro così.
Ho sempre avuto una alta considerazione di Papa Benedetto XVI, anche prima che vestisse l'abito bianco. Sicuramente lo tenevo sul piedistallo come una gran testa fine, braccio destro di Wojtyla, grande teologo.
Diventato Papa è uscita la sua natura umana di semplice e dolce persona.
La conversazione ripercorre la sua rinuncia, come egli afferma, In pace con Di”o. Racconta del suo rapporto con il Signore come se stesse raccontando la cosa più semplice della vita ed al tempo stesso si evince la sua grande ma semplice fede.
Viene raccontata la sua infanzia in famiglia, suo papà e mamma, suo fratello maggiore Georg che è entrato in seminario prima di lui, e della sorella che lo ha accompagnato nei suoi spostamenti.
Ha svolto il militare, era antinazista, ha disertato. 
La sua vocazione di docente e teologo è esplosa subito anche se qualche stop di un suo superiore gli è servita per rendersi più umile. 
Non sapevo che dal 1955 al 1958 seguì i giovani studenti cattolici,  e che un suo libro di allora paventasse la scristianizzazione in atto tra i cattolici.
Un parallelismo con il nostro don Giussani.

Partecipò come  anima del Concilio alla giovane età di 34/35 anni.
Lì venne scoperto come uno dei più grandi giovani teologi. 
Nel 1977, inaspettatamente poi fu nominato vescovo di Monaco. Accettò chiedendo di poter continuare a scrivere i suoi libri. Fosse stato per lui avrebbe continuato a insegnare.
Arrivò Wojtyla e nel 1981 lo portò a Roma. Dopo 5 anni chiese di essere lasciato libero ma il Papa lo confermò per altri cinque anni e gli disse che finché il Papa sarebbe rimasto vivo, sarebbe rimasto in Vaticano con lui.
Prefetto della congregazione per la dottrina della fede, questo il suo ruolo dal 1981 al 2005. 
Venne soprannominato Panzer, per le origini e per il ruolo. Ha svolto il suo servizio in umiltà ed obbedienza.
Uomo di fede e ragione, un'altra cosa che lo accomuna a don Giussani.
Nella conversazione ne esce un uomo mite e pacato, ed anche scherzoso. Non il panzer che i media hanno sempre cercato di dipingere.

giovedì 17 novembre 2016

Steve Berry - La profezia dei Romanov

Steve Berry
La profezia dei Romanov
TEA - 2005





Un bel giallo, una bella idea, nata nella mente dell'autore durante un viaggio in Russia.

È proprio questo che mi ha tenuto incollato al romanzo, conoscendo un po' la storia della Russia e avendola visitata diverse volte, il libro perciò mi ha appassionato.

Miles Lord avvocato nero americano è a Mosca per conto di un potente studio legale statunitense che fa lobby per conto di grossi potentati economici e compie delle ricerche negli archivi segreti moscoviti.
La Russia ha appena deciso di reinsediare la monarchia e si cerca un discendente dell'ultimo Zar.
ML subisce un attentato, dei russi cercano di ucciderlo, e da qui partono i flashback su Rasputin e lo sterminio della famiglia dell'ultimo Zar, i Romanov. Una profezia del Monaco di corte preannuncia che un Corvo e un'Aquila arriveranno per ritrovare un discendente dei figli dello Zar, Anastasia e Alessio che scamparono allo sterminio.
Una profezia con tanto di rebus e caccia al tesoro in cui ML si trova suo malgrado invischiato. Sembra un gioco da settimana enigmistica in cui vi saranno 12 morti e gli animali saranno l'ago della bilancia.
Forse un po' verboso in alcuni capitoli, ma una buonissima idea. Da realizzarci un film.

martedì 15 novembre 2016

Franco Matteucci - TRE INDAGINI PER L'ISPETTORE SANTONI

Franco Matteucci
TRE INDAGINI PER L'ISPETTORE SANTONI






Il Suicidio Perfetto
Quattro donne in villeggiatura a Valdiluce vengono trovate morte nel residence dove alloggiavano. La prima ipotesi è suicidio: sulla manopola del gas è stata trovata un'impronta digitale di una delle donne. Avrebbe staccato il tubo è aperto il gas.
Qualcosa non quadra, erano tutte e quattro vitali ed in cerca di avventure.

La Mossa del Cartomante
Una donna abitante di Valdiluce muore nel rogo della propria villetta. Le indagini vanno verso la ricerca di uno strano personaggio detto il Cartomante, playboy che circuisce donne non più giovani. Ma la realtà è un altra.

Tre Cadaveri sotto la Neve
Ambientato nei boschi, molto surreale per non dire altro. Tre omicidi con un unico denominatore. Forse troppa fantasia.

lunedì 14 novembre 2016

Franco Matteucci - L'ISPETTORE SANTONI

Franco Matteucci
L'ISPETTORE SANTONI


Marzio Santoni è l'ispettore di Valdiluce, piccolo paese di montagna. Ha rinunciato a vivere in una grande città ed alla carriera pur di ritornare nelle sue amate e silenziose montagne.
Vive con un topolino è una colonia di formiche. Ha un televisore in bianco/nero e una vecchia lavatrice che perde acqua. Si muove non in automobile ma su una Vespa.  È fisicato, alto, biondo, capelli lunghi, occhi azzurri. Un fotomodello?
Muscoloso, atletico, grande sciatore, scalatore. Ha una peculiarità: il suo olfatto riconosce tutti gli odori. Da qui il soprannome Lupo Bianco.
Il suo sottoposto, Kristal, è sempre in giacca e cravatta e con mocassini, nella neve e nel fango.
Nel piccolo paese avvengono omicidi a più non posso e il nostro, tra donne ed inchieste si destreggia egregiamente.
Forse nei romanzi di Franco Matteucci   si fa riferimento troppo alle vicende sessuali dei protagonisti e ciò allunga il brodo inutilmente.

venerdì 11 novembre 2016

Les Misérables



Les Misérables è un film uscito nel 2012, un musical tratto dal romanzo di Victor Hugo.
La regia è di Tom Hoppard che ha vinto l’Oscar nel 2011 come regista per lo splendido Il discorso del Re
Il cast è prestigioso: Russell Crowe, altro Oscar; un altro australiano Hugh Jackman; Anne  Hathaway che con questo film ha vinto la statuetta e la stellina, che ora è ormai una star Eddie Redmayne. Quest’ultimo insieme al regista ha girato nel 2015 Thw Denish Girl.


Les Misérables è un gran film in costume con la peculiarità di essere un musical, e forse non tutti sanno che sia Crowe che Jackman hanno avuto degli esordi di carriera nel musical.
Anne  Hathaway ha vinto l’Oscar per la miglior attrice non protagonista, pare che abbia voluto a tutti i costi la parte.

Un film girato bene, bei costumi e buona musica. 

Per non dire spropositi, vi lascio al link di Tracce, vi è un articolo che spiega il film, la posizione umana di Crowe e quella di Jackman.


martedì 8 novembre 2016

BELUSHI In missione per conto di Dio

Alberto Schiavone – Matteo Manera
BELUSHI
In missione per conto di Dio
Edizione BD – Fumetti




È una graphic novel edita nel 2014  sulla vita di John Belushi.
 Si parte dagli esordi per arrivare alla sua morte. Mi ha sicuramente angosciato vedere un uomo morire autodistruggendosi. Anni orsono avevo letto il libro di  Woodward Bob, Chi tocca muore  - La breve delirante vita di Jhon Belushi , che raccontava in modo fin troppo dettagliato l’esperienza umana del grande attore.

Qui è disegnata, ma anche i disegni rendono la tragicità dell’esistenza di JB.


lunedì 7 novembre 2016

TEX - SFIDA NEL MONTANA

TEX romanzo a fumetti
SFIDA NEL MONTANA

Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni e copertina: Giulio De Vita
Colori: Matteo Vattani



Un giovane Tex va nel Montana per aiutare un amico in difficoltà.
Disegni fantastici, dai paesaggi agli animali, dalla lotta con il grizzly ai cavalli.



Scene come inquadrature cinematografiche, con campi controcampi, totali.
Belli i colori verde/marrone della prima parte, eccezionale il bianco/azzuro dei paesaggi innevati del Montana.



venerdì 4 novembre 2016

Gianni Granzotto - La battaglia di Lepanto



Gianni Granzotto
La battaglia di Lepanto 
Mondadori 1979

Ho letto svariati libri sulla battaglia di Lepanto, storici e romanzi, ma questo mi mancava.
È un romanzo, l’autore racconta della costituzione della Lega Santa vista dal carteggio di un nobile umbro, Antonello Antonelli, sino alla preparazione e poi alla battaglia finale.

Buon libro, che anche essendo un romanzo, racconta nei dettagli l’impresa.

di seguito altri libri su Lepanto



Risultati immagini per l'ultimo crociatoFoto Cover di La Croce e la Mezzaluna. Lepanto 7 ottobre 1571: quando la Cristianità respinse l'Islam, Libro di Arrigo Petacco, edito da Mondadori

giovedì 3 novembre 2016

Antonio Fusco 3 - IL METODO DELLA FENICE

Antonio Fusco
IL METODO DELLA FENICE
Giunti





Terzo appuntamento con il commissario Casabona che vive un momento difficile con la moglie.
Una bella ragazza viene trovata morta sotto un ponte. Si indaga sul suo ultimo uomo, un giovane attore di film porno. Questi viene trovato annegato dentro la sua macchina in un lago.
Troppo facile.
Il Dna dell'uomo compare in una indagine di omicidio del 1969? Possibile?

mercoledì 2 novembre 2016

Antonio Fusco 2 - LA PIETA' DELL'ACQUA

Antonio Fusco 2
LA PIETA' DELL'ACQUA
Giunti




Seconda avventura con il commissario Casabona.
Emerge un cold  case datato 1943. Una famiglia venne trucidata dai nazisti,accusata di aver aiutato i partigiani. Tra i morti una bella ragazza di 16 anni e una bimba di un anno. Il delatore fu un giovane che venne poi ucciso impiccato dagli antifascisti. Sotto la stessa pianta viene trovato ora un vecchio ucciso con un colpo alla nuca con la pistola tedesca  dell'ufficiale che ordinò l'eccidio nel 1943. Ai tempi avevano indagato  sul tragico evento un giornalista americano e l'ufficiale inglese  responsabile  delle truppe di liberazione arrivate in loco. Un dossier era stato scritto, assolvendo il ragazzo impiccato e spingendo le indagini in altra direzione. Il dossier era poi scomparso e l'ufficiale inglese era stato ucciso nel 1967. Con la stessa pistola anni prima un procuratore si era suicidato. Dopo alcuni giorni dal primo omicidio viene trovato ucciso in confessionale, con un colpo sempre della stessa pistola tedesca, il vecchio parroco del paesino. È un escalation di morti che sembrano l'esito di una vendetta rispetto ai fatti del '43.
Casabona ha i suoi grattacapi familiari a cui si aggiunge l'incursione di uno 007 italiano con cui ha avuto dei trascorsi turbolenti. La verità verrà a galla?