mercoledì 17 marzo 2010

F1 e Schumacher (clicca il video)


Ho esordito in Formula 1 nel marzo del 1992 in Sudafrica. C’erano Ecclestone, Todt, Senna, Prost, Hill, Patrese, Berger, Briatore, etc.
Il pirata di Cuneo l’anno successivo volle a tutti i costi il giovane Schumacher, intravvedendo in lui il futuro campione della F1. Grande acume quello di Briatore, il tedesco fece vedere subito le sue capacità e il suo carattere che cozzarono contro il grande Ayrton Senna.
Il geometra della Benetton ebbe ragione da subito, nel 1994 Michael vinse il suo primo mondiale. Fu un anno funesto in cui morì Senna.
Due personaggi diversi, il brasiliano religioso e sensibile, il tedesco rampante e gelido.
Mi ricordo che si presentò un giorno ai paddock con un paio di jeans sbiaditi che facevano intravvedere dei calzini corti bianchi con disegnate delle nuvolette. Fu preso in giro da tutti i giornalisti e dallo stesso Briatore. Ma a Schumi tutto questo scivolava.
La stoffa del campione maturo la sfoderò arrivando in Ferrari, e tutti sappiamo come è andata. Ora, dopo tre anni di stop è voluto rientrare in pista alla veneranda età di 41 anni.
Molti hanno pensato a un tradimento, dopo la rossa di Maranello è rientrato con una squadra tedesca. Quando era in Italia rispondeva alle interviste in inglese, ora che probabilmente vuol rientrare nei nostri cuori, risponde in italiano. Un opportunista, lo ritengono molti critici, ma forse vuole misurarsi con sé stesso e con i giovani Alonso, Vettel, Hamilton e Massa.
Dopo le prove in Bahrein ha detto di essere arrugginito senza esprimersi sulle condizioni della macchina. Un signore, che non sputa nel piatto in cui mangia, ma che confida molto in sé stesso.
Gli scommettitori lo davano vincente a 25, cioè impossibile per lui arrivare primo. È arrivato sesto senza infamia né lode, ma nonostante l’antipatia scommetterei euri veri su di lui in un futuro prossimo.
Intanto le Ferrari hanno fatto una doppietta aiutati dal forfait del bolide di Vettel. Una stagione che promette scintille. Manca solo il pirata Briatore. Per ora, ma lasciamo tempo al tempo.
N.B. Non mi è antipatico perché è tedesco o perché era il più forte, ma per una questione di pelle. Comunque guardate il video dove rifiuta un autografo ad un ragazzino con il cappellino della Ferrari.