sabato 19 maggio 2012




Finale di Champions League.
Il gioco più bello del mondo, e in questo caso anche il più imprevedibile.
Bayern Monaco – Chelsea. I tedeschi dominano la partita e all’83° segnano con un colpo di testa di Mueller, ma il portiere Cech, uno dei migliori del mondo, dorme. Sembra fatta. Ma all’88° Drogba, ultimi minuti di carriera al Chelsea, con un potente colpo di testa pareggia il conto. Anche qui il portiere tedesco ha le sue colpe.
Il Bayern  rivede lo spettro della finale contro il Manchester Utd del 1999, quando gli inglesi sotto di un gol, nei minuti di recupero, 91° e 93°, rovesciarono il risultato, vincendo il trofeo.
Ma per fortuna sua, i tempi regolamentari finiscono.
Supplementari. Drogba, l’eroe che ha caricato gli inglesi, con un calcetto da dietro stende Ribery. Rigore. Robben sul dischetto. Tiro e Cech con un po’ di fortuna lo para. Incredibile!
Si arriva ai calci di rigore. Ho allora puntato sul Chelsea vittorioso. È arrivato con fortuna alla semifinale, ha recuperato il Napoli in maniera rocambolesca, ha pareggiato con l’uomo che se ne deve andare, ha neutralizzato un rigore nei supplementari. Un destino segnato?
Il portiere tedesco comincia subito con un miracolo, 1-0 per i tedeschi. 2-1. Il terzo penalty lo tira goffamente il portierone tedesco e segna. 3-1. Lampard ed è 3-2. Cech cerca il miracolo e con la mano di ritorno devia il pallone in angolo. Cole….ed è pareggio, 3-3.
Va sul dischetto uno dei simboli tedeschi, Schweinsteiger, ma è palo. L’ultimo per il Chelsea è Drogba.
E' il designato dal destino è ancora lui. Con un piede sull’aereo per la Cina , ma con un  piattone destro ancora sul campo, trafigge il Bayern. La coppa con le grandi orecchie va agli inglesi. L’allenatore del Chelsea è Roberto Di Matteo, un eroe per caso, che ha vinto anche la FA Cup. Ma quasi sicuramente se ne andrà. Resterà con Drogba nella storia del club inglese.
Il calciè imprevedibile, come la vita.
Come dice un amico: L’unica cosa prevista, è l’imprevisto.