venerdì 29 novembre 2019

martedì 26 novembre 2019

lunedì 25 novembre 2019

Giovanni Ricciardi -- LA VENDETTA DI ORESTE





Giovanni Ricciardi
LA VENDETTA DI ORESTE
Fazi


In questa ultima avventura, il commissario romano Ottavio Ponzetti fa i conti con la storia.
Si parte dalla morte di un anziano geometra che aveva svolto dei lavori per il nostro con cui era entrato in confidenza. Son passati dieci anni e il figlio del geometra trova nella sua cassaforte di casa una pistola jugoslava con tanto di proiettili. C’è anche una missiva simil poetica scritta per un tal Ulisse.  Ponzetti indaga e scopre che il defunto era scappato dall’Istria, si era diplomato a Trieste e poi era approdato a Roma mettendo su famiglia. Il commissario si ritrova a riscoprire la triste vicenda degli italiani costretti all’esodo da Pola e Fiume. Si parla anche del controesodo di circa tremila operai che da Monfalcone, in nome dell’idea stalinista fecero il percorso inverso, andando a lavorare nei cantieri navali della Jugoslavia.
Questa è storia, dolorosa, ma scritta da Riccirdi con garbo intrecciando indagini e noir.

venerdì 22 novembre 2019

mercoledì 20 novembre 2019

lunedì 18 novembre 2019

Emilio Martini - IL RITORNO DEL MARINERO


Emilio Martini
IL RITORNO DEL MARINERO

Corbaccio



Il commissario Bertè se ne sta bello bello in Liguria, ma il questore di Milano  lo rivuole nel capoluogo lombardo. Lui non ci sente, vive finalmente con la sua compagna da cui sta aspettando un figlio. Su una barca a vela nel porto di Lungariva viene trovato un uomo morto, el Marinero, dato per disperso in mare da nove anni ed invece vagabondo in Brasile. Dalle telecamere del porto si scopre che nella notte el Marinero ha avuto due visite:  la sua vecchia ragazza che l'aveva accusato per ripicca di stupro e poi un uomo intabarrato irriconoscibile, forse l'omicida.
El Marinero si era visto con due tipacci, un ex pregiudicato accusato di furto di diamanti in una gioielleria, refurtiva mai trovata, e un losco poveraccio sempre del luogo. Il morto dopo averli incontrati era andato nella villa  della nonna dove aveva lasciato in custodia una chitarra dove il commissario pensa furono nascosti i diamanti. El Marinero complice? Ė scappato in Brasile dove Ha dilapidato le pietre preziose?
L'esame balistico accerta che i tre colpi che hanno ucciso l'uomo sono stati sparati da una vecchia pistola. Alcune di esse erano state date ai partigiani dagli inglesi nel 1943. Una la possiede regolarmente il datore di lavoro della ex ragazza del morto, mentre un'altra era in possesso di un vecchio partigiano la cui figlia ha sposato  il miglior amico del Marinero. E qui si scopre che la loro bambina è frutto di un rapporto occasionale con il vagabondo  dei mari, all'oscuro però di tutto.
E..... 


sabato 16 novembre 2019

giovedì 14 novembre 2019

Antonio Manzini - L’EREMITA




Antonio Manzini
L’EREMITA
Sellerio


Tratto dall’antologia di Un Anno in Giallo del 2017, questo breve racconto (46 pagine), ha dato vita a una puntata della fiction Rocco Schiavone per RAI 2.
In una chiesetta sconsacrata in montagna viene trovato un uomo, un eremita, morto stecchito. Il commissario ha dei dubbi, non gli sembra una morte naturale ed indaga sul deceduto scoprendo che da 15 anni è stato spretato. Il motivo? Segreto ecclesiastico.
MaRocco non si ferma e trova il perché, che è stato poi la causa della morte










mercoledì 13 novembre 2019

martedì 12 novembre 2019

lunedì 11 novembre 2019

venerdì 8 novembre 2019

Gavino Zucca - IL DELITTO DI SACCARGIA Le indagini del tenente Roversi






Gavino Zucca
IL DELITTO DI SACCARGIA
Le indagini del tenente Roversi
Newton Compton Editore


Anno 1961, il tenente dei Carabinieri Giorgio Roversi già da un ano trasferito da Bologna in Sardegna per motivi disciplinari, lo troviamo catapultato su uno strano caso. Nella notte della vigilia di Natale viene trovato vicino alla Basilica di Saccargia (Sassari) un uom morto apparentemente per essere caduto da cavallo e aver battuto la testa su una pietra. La cosa strana è che l’animale è a venti metri morto con una zampa rotta, e con un foro di proiettile nel mezzo degli occhi. Roversi non è convinto e al tempo stesso è ritornata a galla la storia bolognese per cui è stato trasferito, un’amica bolognese è stata arrestata nel capoluogo emiliano e chiede il suo aio. Il tenente non può muoversi e va in suo aiuto nella penisola
l’amico di Gualandi ex veterinario dell'Arma, proprietario dell'azienda agricola Villa Flora.
Roversi coadiuvato dal medico della scientifica indaga e l’intreccio della matassa si fa greve. Poi osservando il luogo del ritrovamento e con un’intuizione , il filo comincerà a sbrogliarsi.
Finale inaspettato con l’aiuto della giovane Caterina, cameriera del Gualandi e innamorata del tenetino.

mercoledì 6 novembre 2019

lunedì 4 novembre 2019

La Mélodie



LA MÉLODIE/ Il film che fa incontrare educazione e musica

https://www.ilsussidiario.net

Propongo da oggi dei film in cui la musica è la protagonista, cosciente che è un veicolo culturale elevato che andrebbe valorizzato maggiormente nell’itinerario scolastico italiano
Il primo film che vi presento è La Mélodie (2017) del regista Rachid Hami   , ambientato in Francia, a Parigi. In questi ultimi anni il cinema francese ha espresso molti titoli di valore sia come commedie che come film drammatici. Niente a che vedere con le pellicole nostrane.
Ne La Mèlodie la musica diventa soggetto di educazione e di riscatto sociale. Il ricordo che ho del violino, strumento musicale del film, è in data adolescenziale con Lucio “violino” Fabbri con Finardi e PFM e recentemente con i liutai e il Museo del Violino di Cremona. In soldoni non ho una cultura musicale classica.
Il film racconta di un musicista, violinista, Simon, al momento senza lavoro che per sbarcare il lunario trova da insegnare in una classe di ragazzini adolescenti. C’è un mix multietnico e multirazziale: ragazzi locali, africani, indiani, pakistani, giapponesi, con il temperamento classico odierno dei ragazzi, alcuni bulli, alcuni diligenti, altri strafottenti. Il professore ha un impatto negativo e vorrebbe recedere dall’insegnamento. Un giorno si affaccia alla finestra della classe un ragazzo paciarotto africano, Arnold, che chiede di poter partecipare alle lezioni. È un ragazzo dotato di suo e sulla sua scia pian piano la classe si aggrega. In mezzo c’è uno scatto d’ira del musicista con il bulletto francese, ma cosciente del suo ruolo, recupera il rapporto valorizzando il ragazzo. La prima prova dell’audizione è scadente, tanto che Simon pensa di mollare in vista anche di una proposta di una tournée concertistica di tre mesi. Ma la caparbietà e il desiderio di Arnold recupera la voglia e l’applicazione dei ragazzi e dello stesso Simon. Bella la trovata di suonare sul tetto del palazzone con tanto di scazzi e di pianti tra i musicisti in erba.
Riusciranno i nostri eroi ad arrivare preparati al saggio di fine anno della Filarmonica di Parigi? Certo che sì.
Un film delicato con poche pretese che ci fa vedere la società francese attuale, fatta di diverse etnie, dove l’educazione dei ragazzi diventa importante, dove la funzione della scuola deve essere altamente educativa soprattutto per gli stranieri.
Mi è piaciuto il mettersi in gioco del prof, che partito controvoglia ha creato rapporti con i ragazzi, valorizzandoli, li ha resi responsabili di ciò che facevano, esaltando i loro desideri. Poi vediamo lo spaccato di quando i ragazzi son cazzari, cioè si perdono con i loro scherzi, ma questo è il tragitto della crescita. Un bell’esempio è quando scherzano tra loro con battute a sfondo sessuale, fa parte dell’età, imparagonabile a quando nel finale stanno per salire sul palco e sono in un silenzio d’attesa che dice tutto delle loro attese, del loro sforzo e lavoro. Simon si è coinvolto anche con i genitori: quando è andato a casa del bulletto per scusarsi è stato un passo veramente decisivo come educatore.
È vero sembra un po' una favola a lieto fine, soprattutto quando distrutta l’aula musica, subito i genitori hanno trovato e lavorato insieme per attrezzare un capannone per le prove, ma tutto ciò non è certamente banale
E poi la musica, classica in questo caso, che sveglia i sentimenti e desideri del cuore. Ci sarà un motivo per cui Mozart, Beethoven, Racnamikov, Cajkovskij continuano a durare nel tempo.

domenica 3 novembre 2019

venerdì 1 novembre 2019

Tutti i SANTI



Tutti  i  SANTI