IL GENIO DELLA TRUFFA (2003)
regia di Ridley Scott
È un film
non certo recente, 2003, e che non ha entusiasmato i critici. Non mi è
dispiaciuto e non è per nulla banale. Parlo de IL GENIO DELLA TRUFFA di Ridley Scott con Nicolas Cage. Il regista quasi ottantenne, insieme a
Spielberg e Eastwood è uno dei più grandi director,
ma ormai vincerà l’Oscar, se va bene, alla
carriera, visto che in Usa è stato spesso bistrattato. Il protagonista , NC, non è considerato un fenomeno, già da tempo ha sempre le stesse
espressioni qualunque film interpreti. Qui però mi è piaciuto.
Sarò un po’
schematico ma divido il film in scene.
Scena 1. Cage è il genio delle truffe che
pian piano ha messo via una milionata di dollari. Insieme al suo giovane
compare, Frank, campa circuendo telefonicamente casalinghe perlopiù vecchiette.
È un
personaggio particolare: introverso, vive in una casa che pulisce in
continuazione, ha tic a iosa, si lava le mani continuamente, ansia a mille,
mangia solo cibi in scatola tanto da attirare l’attenzione di una cassiera del
market. Sul lavoro però
è una mente (criminale).
Scena 2. Irrompe sconquassando tutto una
bella ragazzina di 14 anni, Angela: afferma di essere la figlia di NC, nata dalla ex moglie e abbandonata
alla notizia del concepimento. Il genio si sente di aver mancato in responsabilità
per troppi anni e l’accoglie in casa propria scombinando la sua routine fatta
di perfezioni e di maniacalità. Essendo stato assente, se ne fa una colpa ma al
tempo stesso cerca di recuperare il tempo perduto.
Scena 3. Chiaramente il nostro genio va in
tilt ed il suo compare di truffe lo manda da un terapeuta amico che gli
somministra pastiglie. Al tempo stesso il giovin socio gli propone il colpo del
secolo, one million dollar, ai danni
di uno sprovveduto riccone.
Scena 4. Angela si affeziona al padre e
decide di essere come lui, una grande truffatrice. Cage fa muro ma poi cede
coinvolgendola nella truffa al riccone. Ma il tutto finisce male, con l’uccisione da parte di
Angela del truffato.
Scena 5. Succede il patatrac: non tutto è come appare. NC scopre che il terapeuta si è
dileguato, le medicine erano solo pasticche innocue, tutti si sono scomparsi e lui è rimasto
povero in canna. Dulcis in fundo, Angela non era sua figlia, la ex moglie aveva
perso la creatura dopo poco mesi il concepimento.
Il genio
della truffa è stato gabbato alla grande.
Giallo e
thriller forse non eccezionale, anche se
non scontato, ma girato molto bene da Ridley Scott. E non finisce qua.
Dalla sconfitta
il ns. genio ha un moto di
cambiamento.
Penultima scena. NC ora si guadagna da vivere vendendo moquette e nel negozio entra
Angela con il suo ragazzo. Gelo. Si scopre che anche lei alla fine è stata truffata,
ma che ha un buon ricordo del “padre”.
Ultima scena. NC
esce dal lavoro, compra un po’ di spesa e va a casa. Non è più la lussuosa
villetta con piscina e moquette bianca alta cinque centimetri, lui non balbetta
più, non ha più tic, è una persona normale. E chi c’è ad aspettarlo? La
cassiera del supermercato, quella che era stata attirata dal suo comprare cibo
in scatola. Nicolas la bacia e le accarezza il pancione, lei aspetta un bimbo.
L’amore ha
il potere di operare cambiamenti. Anche nei banditi.
Di più non
scrivo. Il giudizio è dentro di voi.