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Questa volta, dopo aver visto Non ci resta che il Crimine con il suo salto nel passato, andiamo
invece nel futuro. Parliamo de L’Ultimo
Guerriero (2001) con la regia di Jean-Marie Poiré. Questo film fa parte della
serie I Visitatori (quattro film)
sempre diretta dal medesimo regista. È il remake del primo film, questa volta
ambientato in America.
In tutti i quattro film abbiamo come protagonisti Jean Reno e Christian Clavier. Sul primo non ci sono parole da spendere, il
secondo, forse più in ombra, ha una partecipazione a film lunga un kilometro,
tra cui l’esilarante Non Sposate le mie
Figlie 1 e il sequel.
Diciamo che è una
commedia non sicuramente nuova come idea centrale del racconto, ma sicuramente divertente.
In fondo è una fiaba comica in cui si fronteggiano il Bene e il Male con un
lieto fine.
Siamo nel 1200 in
Inghilterra ed il nobile J.Reno sta per sposare la principessa Rosaline, ma un
conte francese complotta perché ciò non avvenga, gli versa una pozione stregata
ed il nostro cavaliere uccide la principessa. Scappa e si affida al mago di
corte per ritornare nel passato e riparare il danno causato, ma invece insieme
al suo fido scudiero Claiver viene trasportato nell’anno 2000 negli Stati
Uniti.
Fin qui si è già
sorriso soprattutto per la goffaggine dello scudiero.
I due si ritrovano
catapultati in un museo dove la direttrice è una discendente del cavaliere J.
Reno e ha donato arredi e camera del castello del nobile avo. E attenzione,
attenzione….la direttrice è la copia esatta della principessa Rosaline che
doveva essere sposata dal ns.
C’è un cattivone di
mezzo che è il fidanzato yuppie che mira ai soldini della giovane, provenienti
dalla vendita del castello inglese e delle sue terre.
E qui comincia
l’avventura del cavaliere con tutti gli annessi e connessi, cioè situazioni
imbarazzanti, comiche e ridicole. Provate ad immedesimarvi nei personaggi che
arrivano dal Medioevo e si ritrovano nel 2000…
Entrano in un ascensore
e si scompongono dalla paura; incontrano un’auto che distruggono pensando sia un
mostro; escono dal museo e si spaventano dal rumore cittadino di Chicago; salgono
sulla Mercedes dello yuppie e vomitano per il mal d’auto. Ma non è finita,
arrivati a casa della discendente scoprono l’interruttore della luce, il
frullatore, il frigo che dispensa ghiaccio, il wc e la vasca da bagno dove si
lavano vestiti consumando un litro di profumo Channel. Scenette banali? No,
condite con una sana e comica interpretazione dei due nostri eroi.
Intanto il mago, un po’
cialtrone, arriva anche lui nel 2000 per riportare i due tapini nel passato ed
anch’egli ne combina delle belle.
Il tutto si svolge a
Chicago e due situazioni ricordano il film The
Blus Brothers, quando al ristorante gozzovigliano con le mani e lo scudiero
si siede per terra ricevendo gli avanzi e l’inseguimento della polizia per le
vie della città.
Riusciranno i nostri
eroi a ritornare nel passato? Certo, dopo aver defenestrato lo yuppie e dopo
che il fido scudiero innamoratosi della domestica del vicino scopre un mondo
moderno che lo conquista. Resterà perciò con la sua amata.
Ritornato nel 1200
l’ultimo guerriero J.Reno ritroverà la festa del banchetto di nozze congelata,
bacerà la principessa, l’incantesimo si scioglierà e…vissero felici e contenti.
Un remake del primo
film della serie per sfondare nel mercato americano, ma ciò non è avvenuto, è
stato accolto tiepidamente, ma comunque una pellicola che fa sorridere con un
J.Reno non cattivone come al solito e uno straripante Christian Clavier.