mercoledì 18 settembre 2013

Festival di Venezia - il ruggito del... Foresti continua - VENEZIA da SALVARE.



VENEZIA da SALVARE.

Philomena. Buon film con una grande interpretazione di Judi Dench da Coppa Volpi. I media hanno accesso la miccia polemica contro la Chiesa, ma non hanno ascoltato la l'attrice del film raccontare il suo incontro con la protagonista reale della storia, una donna che ha perdonato, che ha una grande fede e che è rimasta nella Chiesa. Ma questo non fa notizia.

The Zero Theorem. Gilliman visionario, colorato, ma con la domanda sul senso della vita, sulla felicità, sulla solitudine e perciò  scartato dai critici e giornalisti troppo supponenti ed egocentrici.

Tom Hardy grandissimo, incollato al sedile di un auto per un'ora e mezza in LOCKE. La storia tiene. È da solo al telefono con moglie, amante, colleghi di lavoro. Sul senso della storia si può discutere, ma pone domande. Hardy, che nella vita è un truzzo totale,  nel film è veramente bravo, maturo, commovente. Altro che odore di Oscar per la Bullock.

Child of God. Durissimo film tratto da un libro del 1973 di Cormack McCarty. Girato senza fronzoli dal genietto James Franco. Il protagonista, Scott Haze dà il meglio di sè stesso in un ruolo difficilissimo.  Storia però troppo cruda da mettere in pellicola, ma non si può vedere Haze senza vedere il film. Non lo farei vedere ai miei amici. Salvo solo l'attore e la regia.