martedì 26 aprile 2011

il Papa e le domande sulla vita. da SENZA COPIONE di M. Gramellini - La Stampa - (vai al sito)



Leggete questo scritto apparso su La Stampa nella rubrica quotidiana di Massimo Gramellini.
Finalmente un giornalista che parla delle domande ultime della via.


SENZA COPIONE
Chiunque preferisca gli umili agli infallibili sarà rimasto colpito dal dialogo televisivo fra il Papa e la bimba giapponese che gli chiedeva conto del terremoto. «Perché i bambini devono avere tanta tristezza?», domandava la piccola, dando fiato a un tarlo che non trova risposte nella ragione, ma solo in quella che le Chiese chiamano fede e gli psicanalisti junghiani intuizione. Il Papa avrebbe potuto rispondere come quel cattolico saputello e fanatico del Cnr, che a proposito dello tsunami aveva tirato in ballo il castigo di Dio. Invece se n’è uscito con un’ammissione di impotenza dotata di straordinaria potenza: «Non abbiamo le risposte.
Però un giorno potremo capire tutto». Per il niente che vale, la penso (anzi, la sento) come lui. Mi sono sempre immaginato la vita come un film di Woody Allen, dove gli attori recitano le scene senza che il regista mostri loro l’intero copione. Solo al termine delle riprese vengono ammessi in sala montaggio e finalmente comprendono il motivo per cui si erano baciati o presi a schiaffi.

Per tutta la vita ci sentiamo sballottare da eventi che non afferriamo e siamo pervasi da un senso di inadeguatezza, come se ogni cosa sfuggisse al nostro controllo e il cinismo rappresentasse l’unico antidoto allo smarrimento. Ma appena diamo tregua al cervello e inneschiamo il cuore, sentiamo che tutto ciò che d’incomprensibile ci succede contiene un significato. E il fatto di trovarci al buio non significa che la stanza sia vuota, ma solo che bisogna aspettare che si accenda la luce.

giovedì 21 aprile 2011

Book da leggere




Lettere sul dolore
Emmanuel Mounier
Bur


“…non resta che la sofferenza per riconciliarsi con le cose.”


“Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne.”

“L’angoscia, talvolta, si serve di noi: te l’ho detto. Ci son dei momenti in cui anche i santi, improvvisamente dubitano di tutto: del loro amore e di Dio. Nessuna luce ci può essere data senza questa notte. Il Cristo ha sperimentato in una notte di angosce e di dubbi (-Padre, Padre, perché mi hai abbandonato?-) tutte le nostre notti oscure”


Sono alcuni frammenti di queste bellissime lettere scritte da Mounier. Il tema è il dolore, il senso di esso. La sua primogenita Francoise, malata, è considerata da lui e sua moglie segno del dolore patito da Cristo per noi uomini e per la nostra salvezza, in cui il misterioso dolore umano trova una risposta, un senso.

domenica 17 aprile 2011

Book da leggere


Il cavallante della Providence
di Georges Simenon
Adelphi


Una donna elegante viene trovata strangolata nella stalla dei cavalli presso una chiusa vicino a Parigi. È la moglie di un colonnello inglese in pensione che con il suo yacht è in villeggiatura sui fiumi francesi. La donna era scomparsa la sera prima dopo una festa sulla barca.
Alcuni indizi portano Maigret ad investigare sulle persone e sulle chiatte che la notte prima erano ancorate vicine allo yacht.
La mattina seguente viene ripescato un cadavere, è il segretario del colonnello.
Maigret aveva scoperto che era l’amante segreto della donna strangolata e trova, vicino alla stalla dei cavalli, alcuni indizi che portano a lui e al marinaio russo dello yacht.
Il commissario non è convinto di nulla. Inforca una bici e …..

Chi sia il colpevole lo si immagina man mano che il libro scorre, anche se il movente viene svelato solo alla fine.
Questo è la seconda avventura scritta da Simenon con protagonista il commissario, già delineato nel suo carattere e personalità.

venerdì 15 aprile 2011

Teatro - Dante e le stelle (vai al sito)


Dante e le stelle
VERGINE MADRE
di e con Lucilla Giagnoni

Una sera a teatro per vedere la rappresentazione di alcune tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: il Viaggio, l’Uomo (Ulisse), la Donna (Francesca), il Padre (Ugolino), la Bambina (Piccarda), la Madre (Maria).
L’autrice ed interprete ha alternato i canti della Divina Commedia a monologhi che sono il suo personale percorso nel cammino della vita.
L’opera di Dante, le era stata regalata in libricino quando l’attrice era piccina dalla nonna Bianca che, nonostante fosse una pastorella, lo aveva assimilato e recitava i versi a memoria tramandandolo ai nipoti.
È la parola Desiderio che tiene vivo il cuore dell’uomo e che trova riscontro nei canti della Divina Commedia.

Bellissima l’interpretazione e la voce di Lucilla che si esprime al massimo nel canto del Conte Ugolino.

Il culmine è stato poi la proclamazione del XXXIII canto del Paradiso.

Un consiglio di cuore, spassionato, se potete, andate a vedere lo spettacolo.

lunedì 11 aprile 2011

il Cantico di Maddalena (vai al sito ufficiale)




Il Cantico di Maddalena regia di Mauro Campiotti

Domenica mattina a Milano si è svolta la proiezione a porte chiuse del film Il Cantico di Maddalena con la regia di Mauro Campiotti, in lingua inglese.
Il film narra la vita di Caterina Sordini, nata a Porto S. Stefano (Grosseto) il 16 aprile 1770. Entra, non ancora diciottenne, tra le Francescane di Ischia di Castro (Viterbo) con il nome di suor Maria Maddalena dell’Incarnazione. Il 19 febbraio 1789 mentre puliva il refettorio, ebbe una visione: vide Gesù Eucaristia circondato dagli angeli adoranti, vestiti con una tunica bianca e scapolare rosso. Il Signore le rivelò di averla scelta per istituire l’opera delle Adoratrici Perpetue, le quali giorno e notte avrebbero dovuto offrire la loro adorazione per riparare le ingratitudini degli uomini, chiedendo grazie ed aiuti alla Divina Provvidenza. Sarà la fondatrice di una Famiglia Religiosa unicamente dedita all’adorazione della SS. Eucaristia. Il 31 maggio 1807, con due consorelle, lasciò Ischia di Castro per Roma, dove fondò il primo Monastero del nuovo Ordine. Oggi nel mondo si contano più di 90 Monasteri tra Europa, America e Africa. Il 3 maggio 2008 è stata proclamata beata.

Il film è veramente bello, sia sotto l'aspetto estetico che di contenuto. Non è un film sdolcinato sullo stile delle fiction religiose che ci vengono propinate da Rai Uno e Lux Vide, ma è essenziale nel far emergere il carisma e l'incontro con Gesù da parte di Suor Maria Maddalena.
Il film è stato girato in digitale con un'altissima qualità. Ottima la fotografia e l'immagine. Importanti e particolari le immagini dei volti in primissimo piano. Ottima anche la presa diretta in inglese.
La protagonista, Sivia Ferretti, nei panni della beata, è parsa molto convincente, nonchè coinvolta nel personaggio. Nel cast vi è anche Pedro Sarubbi, il Barabba nel film di Mel Gibson.
Un complimento particolare al regista Mauro Campiotti per l'impegno e lo stile attuato.
La versione italiana uscirà nelle sale a settembre.

sabato 9 aprile 2011

Se veramente Dio esisti

Se veramente Dio esisti.

La canzone cantata da Fiorella Mannoia e scritta dagli Avion Travel la trovate nel blog successivo a questo.
Una domanda a Dio, una richiesta.

Leggete adesso e confrontate con la canzone la lettera di padre Aldo Trento.

Cari amici,
“Dio ama più la nostra libertà che la nostra salvezza”, ci diceva don Giussani. In questi giorni non solo Paolino ed io, ma tutti abbiamo sperimentato cosa significa questa provocazione che smaschera la nostra possessività, la nostra pretesa sugli altri, magari con la sottile scusa del loro bene. Anna Maria è una bella ragazzina di quindici anni di cui ho l´affido giudiziale, e domenica sera è scappata dalla “Casita de Belen” con Marta di diciassette anni, la mamma della piccola Lucia, la bimba che è morta alcuni mesi fa nella nostra clinica. Immaginate cosa può aver significato per me e Paolino in particolare. Ognuno, pensi cosa proverebbe se le scappasse la figlia di casa. Il dolore è stato grande eppure pieno di una libertà sconosciuta prima, quella libertà che è una totale consegna al Mistero e che diventa preghiera. Le abbiamo cercate, ma niente da fare.
Alle tre della mattina ritorna Marta ed è accolta con gioia dalla “mamma adottiva”, ma di Anna Maria, nessuna notizia. Il giorno dopo, lunedì, avvisiamo la polizia e il giudice che ha in mano il suo caso, che emette un ordine di cattura.
Sono giorni, ore infinite piene di preoccupazione ed anche di una certa rabbia, dovuta ai mille perché e alle pretese che ci portiamo dentro. È l´umano in tutte le sue dimensioni che però non cessa di essere grido, preghiera, supplica. L’impotenza è totale. La prima notte per me è stata un po’ un incubo, ma la fiducia nella Provvidenza era totale. Nella totale impotenza sentivo che il mio amore doveva fare i conti con la libertà di Anna Maria. Ma che sfida, che durezza! Amare la libertà dei propri figli più della loro salvezza, se non sei afferrato dal Mistero non è possibile, se il tuo io non è un “Io sono tu che mi fai” non è neanche ipotizzabile questa posizione. Ma Grazie alla Madonna per me questa certezza è granitica, per cui vincente. E oggi, mercoledì, la bella notizia: Marcello il suo Professore l´ha vista in uno strada. Subito sono andati a prenderla. Quando è arrivata, si è letteralmente aggrappata così alla mia povera persona e l´ho portata in casa, la nostra casa. La guardavo e l´accarezzavo. Era bellissima nella sua sfinitezza. Solo alcune parole in cui le chiedevo se le avevano fatto del male. Poi le ho dato un cioccolatino, come quel giorno con me ha fatto Giussani, abbiamo detto un’Ave Maria. Ho chiamato Paolino l´ha abbracciata con una grande tenerezza. Quindi abbiamo chiamato Diana, la mamma adottiva della “Casita de Belén” numero 2 perché la portasse a fare una doccia e dormire, lasciando a domani tutto il resto. La psicologa l´aspettava per le solite domande, ma Paolino sbrigativamente ha detto: gli psicologi siamo noi per cui facciamo festa e che adesso si faccia una buona dormita. Nel salutarla le abbiamo chiesto: sei felice di essere tornata? E lei: sì, Padre. Aveva girato, camminato per tre giorni ma quando ormai sfinita, stava tornando a casa. La libertà di Dio e la sua libertà hanno vinto sulle nostre paure, sulle nostre pretese, sul nostro possesso. Ancora una volta quell´io sono Tu che mi fai, che piano piano entra anche nel midollo delle ossa dei miei figli, ha trionfato. Giorni durissimi, ma oggi vedere il trionfo della libertà è davvero commovente, perché Anna Maria è tornata, è salva. E solo chi ama la libertà gioisce perché vede anche la salvezza dei suoi figli.
Certo, amici, non è facile perché tutti i giorni il Signore mi chiede tutto in quest’oasi di dolore, e a volte sembra di non farcela più, e spesso uno sperimenta quel sentimento di dire: “ma, Signore cosa vuoi da me?”
Ma subito quel Tu che domina tutto vince.
È una battaglia ogni momento come quella di Giacobbe con l´Angelo…ed è bello che sia così perché è la vita a esigerlo, però è necessario che la mia libertà alla fine si arrenda sempre all´evidenza del Mistero che mi vuole suo. Grazie amici, perché quanti pregate per me e per i miei figli, avete contribuito al ritorno della nostra Marta e Anna Maria.
Amici, sfidate e lasciatevi sempre sfidare dalla libertà dei vostri figli.
P. Aldo


continua....

Se veramente Dio esisti - Fiorella Mannoia



Testo

Se veramente Dio esisti - Fiorella Mannoia

Signore mio, dacci un Santo, un artista,
Padreterno che vinca la morte
oltre la fatica e la sorte,
allungare la vista oltre le porte
per vedere la luna e pure Marte.

Signore mio, dacci un parere
per quando ci vogliono interrogare
in tempo di pace e di sonno,
che ci faccia star bene
e per continuare in tempo di guerra
magari a campare.

Se veramente Dio esisti,
se sei quello dei giorni tristi
oppure quello degli inni alla gioia,
fai che sia vita la nostra,
una vita senza la noia.

Senza la pena di queste giostre
le mie, le loro, le vostre,
per quando ci mettono nelle liste
e ci vogliono sparare
e voi la mira gli dovete sbagliare.

E’ una femmina che sappia inciarmare per noi,
se ci vengono a cercare;
diteci a chi dobbiamo votare
e ’sta robba dove si deve buttare;
fateci fare un poco di mare.

Se veramente Dio esisti,
se sei quello dei giorni tristi
oppure quello degli inni alla gioia,
che sia vita la nostra,
una vita senza la noia.

Se veramente Dio esisti,
se sei quello dei giorni tristi
oppure quello degli inni alla gioia,
che sia vita la nostra,
una vita senza la noia.

Signore mio, dacci un santo, un artista,
padreterno che vinca la morte
oltre la fatica e la sorte,
che ci faccia allungare la vista oltre le porte
per vedere la luna e pure Marte.

Signore mio, dacci un parere
per quando ci vogliono interrogare
in tempo di pace e di sonno,
che ci faccia star bene
e per continuare in tempo di guerra
magari a campare.

Se veramente Dio esisti,
se sei quello dei giorni tristi
oppure quello degli inni alla gioia,
che sia vita la nostra,
una vita senza la noia.

Se veramente Dio esisti,
se sei quello dei giorni tristi
oppure quello degli inni alla gioia,
che sia vita la nostra,
una vita senza la noia.

Una vita senza la noia,
Una vita senza la noia,
Una vita piena di gioia.

mercoledì 6 aprile 2011

TV/ Tra Sky, Mediaset, Rai e La7 ecco i modi di godersi lo sport in poltrona


TV/ Tra Sky, Mediaset, Rai e La7 ecco i modi di godersi lo sport in poltrona
(tutto l'articolo in www.ilsussidiario.net)

Il campionato ci sta appassionando, a sette giornate dal termine tutto è ancora possibile. La rivelazione Napoli ha riempito il San Paolo, mentre San Siro è quasi sempre esaurito da entrambe le rive. Non così a Torino o a Roma e negli altri stadi.
Sicuramente la tv la fa da padrona. Tra Sky e Mediaset Premium il calcio si vede ormai in poltrona comodamente a casa. Alle ore 17.10 si possono già vedere tutti i gol della giornata. Chi ne fa le spese è il calcio in chiaro: Novantesimo Minuto alle 18.00 si ferma a una media del 15% con 2.800.000 spettatori. Come ricorda tra le righe il bravo conduttore… forse il programma è visto solamente negli ospedali e case di cura. Per non parlare dei servizi urlati sulla partita, come una finta telecronaca dei giornalisti. Anacronistici.
continua......

lunedì 4 aprile 2011

Réclame 1




Lo spot in questione non è nulla di spettacolare, ma mettetevi nei panni di un bambino che lo vede passare in tv, direbbe: Ohh! Una macchina che parcheggia da sola.

continua....

Réclame 2

...continua



Passate poi a uno spot di 20 anni orsono, Panda se non ci fosse bisognerebbe inventarla, dove una donna arriva con l’auto sobbalzando e picchia contro il tubo della grondaia in retromarcia.
La FIAT aveva anche realizzato un altro spot (ora introvabile) in cui sempre su una Panda, una donna di mezza età faceva infinite manovre toccando continuamente le auto parcheggiate davanti e dietro.

Il bimbo di prima, alla vista degli spot Panda cosa farebbe?
Sicuramente riderebbe.
Se fosse una bimba direbbe: Per fortuna adesso non devo parcheggiare io…

I tempi cambiano, la tecnologia avanza, ma le donne al volante restano sempre tali e quali.