Posso
dire di essere stato uno dei primi a mangiare il gelato biscotto con il disegno
di Cocco Bill, poiché il mio babbo lavorava alla Eldorado. Già mi
stava simpatico prima, ma dopo ancor di più: era come tifare per il mio papà.
In più i fumetti western erano la mia passione, Tex e Capitan Miki erano
tra i miei preferiti, perciò quando vidi per la prima volta Cocco Bill,
pistolero duro e puro amante della giustizia e della camomilla me ne innamorai
subito. Soprattutto perché c'era del gran umorismo nelle sue tavole.
Cocco
Bill nacque
sulle spiagge della Versilia quando il Sig. Lisca di Pesce sentì un uomo in
spiaggia urlare: Coccobelliiii. E da lì l'idea del nome e poi visto che
in quel momento andavano alla grande i fumetti western, il Ns. pensò ad
una pistolero molto particolare e surreale. Lo inventò per il Giorno dei
Ragazzi con la prima uscita nel marzo del 1957, ma Jac era già famoso dal
1940 quando iniziò a pubblicare i primi suoi personaggi su Il Vittorioso.
A
fine agosto è uscito in edicola il primo numero di il meglio di Jacovitti, 45
numeri cartonati con il racconto dei fumetti del Ns. Lisca di Pesce, a
cura dell'editore Hachette.
La
copertina gialla con un bel Cocco Bill è di preludio alla seconda e
terza di copertina che ha vignette spiritosissime in diagonale.
Abbiamo
poi la prima storia del 1957 del pistolero con il suo cavallo innominato.
Poi
c'è una storia del 1969 dove CB è diventato più alto è il quadrupede sie
chiama Trottalemme. In questa storia i riferimenti storici sono quanto
mai appropriati e prendono in giro i compagni cinesi.
Grande
antologia, forse posson serbare tante le 45 uscite, ma il lavoro di Jac è stato
enorme.