sabato 31 ottobre 2015




Pavel A. Florenskij. 
Non dimenticatemi. 
Le lettere dal gulag del grande matematico, 
filosofo e sacerdote russo.
Mondadori






“Osservate più spesso le stelle. 
Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, … intrattenetevi … col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete” 

Questa citazione è stata fatta da Benedetto XVI al Regina Coeli di domenica 9 maggio 2010. E'  tratta dal libro di Pavel A. Florenskij di cui vedete la copertina.
Florenskij fu deportato alle Isole Solovki, da cui non ritornò vivo. Un uomo vero e vivo in Gesù Cristo che anche nel gulag lavorò per la Sua gloria con la certezza che anche la prigionia era redenta.






Il 28 luglio appena trascorso ho partecipato alla proclamazione delle lauree specialistiche al Politecnico di Milano, sede Bovisa.
Il figlio carissimo di un amico al mattino aveva esposto la sua tesi di laurea e al pomeriggio, in pompa magna, veniva incoronato con altri 40 giovani  come Dott. Ing. per la laurea nel corso di eccellenza della suddetta università.
Bene, giornata pesante, potevano dargli la pergamena subito dopo l'esposizione della tesi. No. Pomeriggio accaldato con 500/600 parenti in aula magna.
Entrano tre teacher in alta uniforme con tanto di toga e cappello quadrato.
Questo per chiarire l'ufficiosità  e l'importanza dell'evento.
C'è anche un uomo e una donna non togati sulla sessantina.
Azz, pensavo, tra discorsi introduttivi e proclamazioni facciamo notte. E poi foto, spumante, etc. Non finiamo più...  Invece son rimasto di sasso.
Il Prof Luciano Galfetti ha introdotto la proclamazione presentando i coniugi, genitori di Federico, laureando in questa sessione che è deceduto pochi mesi orsono e ha  citato Pavel  Florenskij leggendo questo suo pensiero:

La vita vola via come un sogno e spesso non riesci a far nulla prima che ti sfugga l’istante della sua pienezza. Per questo è fondamentale l’arte del vivere, tra tutte la più ardua ed essenziale: colmare ogni istante di contenuto sostanziale, nella consapevolezza che esso non si ripeterà mai più come tale.”



giovedì 29 ottobre 2015

ROSSI vs MARQUEZ/ La sfida ai benpensanti e una "proposta" per il Dottore

ROSSI vs MARQUEZ/ La sfida ai benpensanti e una "proposta" per il Dottore



A dire il vero non mi piace dare i numeri. Spesso ho dato i voti su queste pagine per il calcio, la politica, Sanremo, il GF, ma non ho certo dato i numeri come molti colleghi, sui vari media, mettendo Valentino in castigo dietro la lavagna con uno Zero in condotta.

Basta con questi moralismi "sportivi", ieri Vale è stato attaccato da molti e i  pochi che lo hanno difeso gli hanno comunque tirato i capelli.
Valentino si è difeso, Marquez lo ha provocato due volte costringendolo sul bordo pista, poi si è appoggiato e Vale lo ha scalciato.
Le provocazioni sono nate prima di Sepang, ma giudici han fatto finta di nulla. Non a caso Dorna, detentrice dei diritti della MotoGP, è spagnola... e se a pensar male si fa peccato, ogni tanto ci si azzecca: sembra che vogliano spianare la strada a Lorenzo.
Lui non c'entra nulla, ma ha come testa d'ariete Marquez. Ciò è  palese ma il camuffamento è la sua personal ware con Vale. Che ci guadagna Marquez? Ai posteri la risposta che sicuramente emergerà (leggi contratti, moto, team, etc).

Nel tardo pomeriggio sono arrivate le analisi dettagliate del filmato e molti colleghi hanno cominciato a ritrattare.
A questi vorrei dire che a 150/180/200 km orari su due ruote, il pensiero è sempre il più veloce, ma le reazioni psico-fisiche, divergono.
Provate voi benpensanti ad andare piano in moto (150 all'ora), evitare con destrezza due chiusure in curva, ragionare pazientemente e far finta che Marquez sia un monello alle prime armi.
Io dico: lo spagnolo ha cercato di sgonfiarmi le gomme, ha provocato e ha fatto di tutto per farsi buttar giù.
Secondo me se Vale non avesse allargato la gamba Marquez avrebbe comunque continuato con le provocazioni.

Proposta per Vale: fai la prossima gara, non disertarla, non devi dimostrare nulla, ma combatti.

Proposta per tutti gli altri piloti fuori classifica: a Valencia dopo la partenza  scostatevi e fate passare Vale così se la potrà vedere con Lorenzo ad armi pari.

Proposta per Marquez: hai fatto la figura dello sciacquino non richiesto, adesso in Spagna fai la un'onesta gara e ...vaya con Dios, ti saranno rimessi i tuoi peccati.

lunedì 26 ottobre 2015

San FRANCESCO - LA SAPIENZA DI UN POVERO di Eloi Leclerc

LA SAPIENZA DI UN POVERO
Eloi Leclerc
Biblioteca Francescana



L’autore è un frate cappuccino francese nato nel 1921, entrato a 18 anni come novizio, nel 1944 viene rinchiuso nel lager tedesco di Buchenwald.  
È un libricino breve, semplice ma intenso e denso che riassume il carisma di San Francesco. Potrebbe sembrare un romanzo, ci sono alcuni fatti della vita del Santo, la sua tristezza, la divisione all’interno dell’Ordine, l’incontro con S. Chiara, un frate “ribelle”, un miracolo, la natura.  Ma più che un breve racconto vi è la summa del pensiero di San Francesco, attuale anche per me oggi.
Alcuni spunti.  

“Dio esiste ed è tutto”

Non stavano Dio da una parte e la realtà dall’altra. Dio stesso era reale nel cuore delle cose reali”  “Il Signore ha avuto pietà di me e mi ha rivelato che la più alta attività dell’uomo e la sua maturità consistono anziché nella ricerca di un ideale, per quanto nobile e santo, nell’accettare con gioia la realtà, tutta la realtà”

“Egli aveva creduto che gli sarebbe bastato fare questo o quello per entrare nelle grazie di Dio. Ma è lui che Dio vuole. L’uomo non può salvarsi per mezzo delle proprie opere, per quanto buone esse siano. Egli deve diventare l’opera di Dio”


“Non è lottando che supererai la prova. La supererai solamente pregando. L’uomo che adora Dio riconosce che Lui solo è Onnipotente. Lo riconosce e lo accetta con tutto il suo cuore . egli si compiace che Dio sia Dio. Gli basta che Dio esista. E questa certezza lo rende libero” 

“Se noi sapessimo adorare nulla potrebbe più turbarci. Se sapessimo pregare percorreremmo la terra con la tranquilla sicurezza dei grandi fiumi”

venerdì 23 ottobre 2015

Fumetti : FRONTERA! Sergio Bonelli Editore

FRONTERA!
Sergio Bonelli Editore




Bellissimo fumetto cartonato con protagonista Tex Willer.
La storia è originale, Tex giovane, galeotto in una prigione messicana. Una giovane avvenente riesce a liberarlo. In cambio deve cercare l'assassino del padre che è anche un ranger nemico di Tex.


Sceneggiato alla grande e disegnato alla grandissima. Molto particolareggiato, disegni dettagliati.
Taglio cinematografico (a mo' di inquadrature) delle tavole e delle pagine Alcuni disegni sembrano fotogrammi in 70 mm. Colori appropriati e qualche volto che ricorda attori del cinema.
Tutto su carta lucida e patinata.
Un bel regalo.



mercoledì 21 ottobre 2015

Fabio Fazio



Era da tanto tempo che non vedevo Fabio Fazio  ed il suo programma, sabato è riuscito nell'impresa di tenermi incollato per tutta la durata di Che fuori tempo che fa.
Un parterre non male: Geppy Cucciari, Nino Frassica, Maria Sole Tognazzi, Fabio Volo, Armin Zoeggeler, Antonio Di Bella in collegamento da Parigi e il giornalista (che stimo) Massimo Gramellini.
Partiamo da quest'ultimo.
In coda alla trasmissione è suo l'angolo del giudizio morale sui consiglieri del comune di Napoli che hanno votato a favore (22-5) per avere i biglietti gratuiti per lo stadio. Gramellini ha detto una verità, nulla da eccepire, ma ha aggiunto che nessuno prenderebbe a lavorare questi politici in un'azienda privata visto l'atteggiamento di superbia e potere con cui si sono tolti lo sfizio calcistico.
Ok, si riguardi la puntata di cui lui è un ospite fisso e dia un giudizio su di essa come ha fatto (giustamente) con i politici napoletani, visto che RAITRE è un canale pubblico sostenuto dal canone pagato dai cittadini italiani.
Una puntata all'insegna della presa in giro del campione di slittino Armin Zoeggeler.
Parlerà un italiano stentato, forse è un poco tordo, ma la serata è stata caratterizzata da uno scivolone, anzi, scivolata nei suoi confronti (tanto eravamo in tema visto lo sport che pratica). Zoeggeler ha fatto la figura del pisquanotto, per di più presentando un libro in uscita che sicuramente qualcun altro gli ha scritto. 
Fabio Volo, che è il re della vendita dei books (che chiaramente non scrive lui) ha gorgheggiato un paio di brevi interventi rimarcando a Fazio che da due puntate sta facendo la statua di sale.  La Cucciari voleva fare la brillante piaciona, ma non c'è sicuramente riuscita. La marchetta cinematografica ha esaltato il tema Lgbt con il film lO E LEI: trailer e due battute per confermare da che parte ideale gli italiani debbono schierarsi.
Il collegamento via satellite da Parigi (che non costa come le noccioline offerte dai bistrot) è stato veramente insulso. Un ex direttore del Tg che va in giro su una 2 Cv e poi smarchetta un libro con a tema i famosi locali francesi. Ma non era meglio un'osteria del centro Italia?
Chi ha dato un tocco di verve è stato Frassica con le sue battute anche se ha dovuto sottostare alla gag (leggesi promo) su Rischiatutto, il prossimo programma tv di Fazio.
Dulcis in fundo, cartolina da una villa del Fai con cd in promozione del gruppo musicale dei Verdena  che, per non essere troppo autoreferenziali, hanno rovinato il primo disco che ho comprato a 14 anni, Harvest di N.Young.
Una parola a questo punto sugli autori ed il conduttore: inutili.
Questa era la quarta puntata, i dati di ascolto, come sapete non verranno resi pubblici a causa dell'affaire email auditel, ma penso che a Fabio Fazio ciò non faccia che piacere.
È un programma in cui il filo rouge è la promozione (o marchetta), con contenuti (vedi omosessualità) pilotati. Non oso surfare in internet o telefonare ai miei amici Rai per sapere il cachet milionario che FF e la sua band si mettono in saccoccia, chiedo però a Gramellini uno sguardo critico in casa propria cospargendo con un po' di cenere il capo degli autori e conduttore, visto che è il popolo italiano che paga... 

lunedì 19 ottobre 2015

Georges Simenon TRE INCHIESTE DELL'ISPETTORE G.7

Georges Simenon
TRE INCHIESTE DELL'ISPETTORE G.7
Adelphi - 2015



Tre racconti di Simenon con l'ispettore G.7.
C'è anche un breve prologo, G.7, abbastanza inverosimile che ci porta a conoscere il poliziotto.

Il Grand Langoustier
Nel primo racconto l'ispettore G.7 deve cercare tre donne scomparse in un luogo di villeggiatura. Facile indovinare il colpevole.

La Notte dei Sette Minuti
Il secondo è un capolavoro di scrittura, particolareggiato, che non lascia spazi all'immaginazione ma che ingloba il lettore nell'immedesimazione. Dettagli e scrittura perfetti.

L'Enigma della "Marie-Galante"
Una goletta in disarmo nel porto viene ritrovata nel canale della Manica perfettamente funzionante. In un serbatoio una donna strangolata. L'armatore ingaggia l'ex ispettore G.7, ora diventato detective privato, per risolvere l'arcano.

Per gli amanti di Simenon non può mancare.

venerdì 16 ottobre 2015

Fumetto: UCCIDETE CARAVAGGIO!

UCCIDETE CARAVAGGIO!
Speciale Storie
Sergio Bonelli Editore



È uscito nel nel luglio 2014 a cura della Sergio Bonelli Editore il fumetto UCCIDETE CARAVAGGIO!, con la sceneggiatura di Giuseppe De Nardo, i disegni di  Giampiero Casertano, i Colori di  Arianna Florean.
Bello, non c’è che dire.
La storia narra del periodo in cui Michelangelo fuggì a Malta, poi in Sicilia, fino alla sua morte.
Attraverso le peripezie di uno spagnolo e un francese, due bounty killer sulle tracce del pittore, si intreccia una storia con Michelangelo Merisi apparentemente sullo sfondo, ma con la sua umanità, il suo estro, i suoi quadri e la sua persona in primo piano.

Ecco alcune chicche.




Ne la Madonna dei Pellegrini il pittore rappresenta i due pellegrini in preghiera con i piedi sporchi 


I colori hanno una tale forza, le figure sembrano uscire dallo sfondo come se fossero vere.


Caravaggio ci dice che il bene, il male, le passioni, i sentimenti, la violenza e la pietà sono di questo mondo.
Ci ricorda che siamo uomini e peccatori.


mercoledì 14 ottobre 2015

Fumetto: Caravaggio - La Tavolozza e la Spada di Milo Manara

MILO MANARA
CARAVAGGIO LA TAVOLOZZA E LA SPADA
Panini 9L



È uscito da qualche mese questo libro fumetto, cartonato disegnato da Milo Manara. Racconta la prima parte della vita di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, dal suo arrivo a Roma sino alla fuga per aver ucciso un uomo in duello.
Su Milo Manara, non si può dir nulla, la vita di Caravaggio e come lui dipingeva i suoi quadri con allestimenti  scenografici stile set cinematografici, il suo carattere, le sue turbolenze, i suoi amori, qui sono esplicitati notevolmente, sono reali.



Così come il desiderio del pittore di esprimere il vero, di ritrarre gli uomini e le loro azioni come se fossero reali.
A questo proposito racconto un aneddoto. Alle medie inferiori vidi per la prima volta delle foto dei quadri di Caravaggio, all'inizio pensai che fossero delle fotografie e non dei quadri, tanto mi sembravano specchio della realtà.




Manara ha espresso bene  l’importanza della luce per il pittore.


Unico neo, secondo me, di Manara è la sua insistenza di disegni di nudo femminile, che per altro sono il suo filone.
Questo è il primo fumetto, ne seguirà sicuramente un altro per continuare la vita del pittore.

lunedì 12 ottobre 2015

La Réclame - Ford C-Max




Il soggetto è un'auto, ma al tempo stesso il co-protagonista è un bel bambino che cerca qualcosa in casa, appare la vettura, cerca  nell'armadio, prova ad aprire la portiera ma è chiusa, è di nuovo in interni con una cesta, un alternanza tra auto, casa, madre e padre che ci son presenti anche se defilati. Un bel viso pieno di stupore ed una Ford fiammante.
Il bimbo mette il piede sotto la scocca del portabagagli che si apre ed appare un grosso scimmione colorato che lo guarda e il piccolo ricambia con un sorriso spettacolare. Spot musicale con speaker che lancia il claim dello spot.

Bellissimo.

sabato 10 ottobre 2015

Yellow Book: PUNTO DI NON RITORNO di Lee Child

LEE CHILD
PUNTO DI NON RITORNO
LONGANESI




In questo ultimo romanzo pubblicato in Italia, il ns Jack Reacher decide di andare a trovare l'attuale maggiore della polizia militare  che sta svolgendo il suo vecchio incarico. Lo ha solo sentito al telefono, ma la voce gli piace. Arrivato in caserma scopre che il maggiore è stato arrestato e che anch'egli è accusato di un reato accaduto 16 anni prima ed  anche di non passare gli alimenti ad una figlia avuta 18 anni orsono in Corea.
Un complotto. Riuscirà JR a sconfiggere i cattivi? Se SI', lo farà con le buone o con le cattive? Perché gli piace la voce del maggiore?
Vi piace vincere facile...

giovedì 8 ottobre 2015

Inferno - il mondo in guerra 1939-1945 di Max Hastings

Max Hastings
INFERNO  - IL MONDO IN GUERRA 1939-1945
Neri  Pozza




Imponente ricerca e ricostruzione storica correlata da dati e numeri, senza dimenticare le testimonianze umane di  chi era in guerra: tedeschi, italiani, russi, americani, polacchi, francesi ed anche dei civili delle nazioni  europee, dell’est e orientali .  Vengono ricostruite le invasioni tedesche, russe, la guerra in Africa, nei Balcani, in Cina e Manciuria, il conflitto inglese in India e Filippine, l’ingresso di Mussolini, del  Giappone e degli Stati Uniti.  Al tempo stesso vengono raccontate le grandi battaglie che decisero la guerra, lo sbarco degli alleati in Francia e Italia, la riscossa russa. Gli errori strategici di Hitler, dei comandanti delle varie nazioni, il personalismo di Stalin e la sua espansione.
L’autore, tra le numerose fonti che cita, tiene in considerazione  le testimonianze del nostro grande Eugenio Corti e di Vassilij Grossman

martedì 6 ottobre 2015

UMORISMO SANTO 2

UMORISMO SANTO - 2

A giugno avevo scritto questo post:

 «Perché devo soffrire tanto Signore?» domandava  Santa Teresa d’Avila a Gesù in un momento di grande sofferenza. 
Ed il Signore rispose: «Perché ti amo molto Teresa». 
Santa Teresa d’Avila, la Santa, che non ha perso mai l’ironia neanche nei momenti più drammatici della sua vita, gli rispose con estrema sincerità: «Oh Gesù mio, allora preferirei che Tu mi amassi un po’ di meno».

Parlando con un padre missionario eritreo, mi ha aggiunto questo:

S. Teresa d'Avila ha anche detto:
«Ecco perché  hai così pochi amici».

lunedì 5 ottobre 2015

SE DIO VIOLE - e il mons. gay

Il Corsera ha dedicato al teologo gay con compagno l'apertura del sito on line di sabato ed una paginata  intera nella versione cartacea. Tutti i media hanno ripreso poi la notizia, come se fosse un grosso scoop.
Il tutto amplificato a dovere, non a caso, nel giorno dell'inizio del Sinodo sulla famiglia.
Ingerenze e pressioni Lgbt? A pensar male si fa peccato (questo forse lo dice il teologo gay).
Sempre sabato sera ho visto un film che mi era sfuggito per questioni di tempo.
Coincidenza: si parla di preti, di gay, di famiglia e.... si ride.
SE DIO VUOLE di Edoardo Falcone con Alessando Gassmann  e Marco Giallini.
Questi interpreta un famoso cardiochirurgo, indisponente e presuntuoso. La realtà non si discosta mai dalla finzione, anzi l'inverso. La situazione familiare è critica, ma cova sotto la cenere: la moglie, nulla facente, è dedita all'alcol, la figlia sposata con un agente immobiliare, sono mal sopportati e sul figlio universitario ha riposto i propri progetti.
Questi deve fare un annuncio e riunisce la famiglia. Tutti pensano che si dichiari gay, invece annuncia che entrerà in seminario.
La coppia scoppia, il medico, ateo non contempla la decisione del figlio, mentre la madre entra in una crisi profonda nei confronti del marito.
Il bel sacerdote, Gassmann, che secondo il chirurgo ha influenzato il giovane viene pedinato, e indagato da uno scalcagnato detective. E qui riscopriamo la vecchia commedia italiana, dove si sorride per la semplicità e la brillantezza delle battute. 
Il padre si finge un disperato con moglie violenta e fratello handicappato al seguito per entrare nelle grazie del prete, che invitato dal figlio scopre invece la verità. Per non inguaiarlo di fronte al giovane, il sacerdote obbliga il medico ad  aiutarlo nella ristrutturazione di una chiesetta.
I due pian piano diventano amici, sempre nelle rispettive distanze delle proprie convinzioni, il sacerdote non vuole convincerlo a credere in Dio, ma stimola la sua libertà.
Altro colpo di scena, rientrando a casa,
il chirurgo scopre il figlio pomiciare con una ragazza e gli svela che da più di un mese ha ormai abbandonato il desiderio di entrare in seminario, confortato dai consigli del sacerdote. Capisce perciò che prima di obbligarlo nei lavori della chiesetta, il furbo Gassmann sapeva già della rinuncia all'ingresso in seminario.
Prima dell'ultimo colpo di scena finale, che non svelo, si ricompone l'unità familiare e la recuperata stima verso la figlia e genero.
Un film semplice, in cui si sorride, una comicità non banale e neppure offensiva.
Ne esce bene la figura del sacerdote, alla mano e non giudice; la famiglia viene esaltata; la figura gay non viene giudicata, ma si coglie come la mentalità attuale abbia capovolto i valori. 
E l'arcigno chirurgo cambia umanamente.
Profetici anche i nomi scelti, don Pietro il sacerdote e Tommaso il medico.



domenica 4 ottobre 2015

Yellowstone book: LA RAGAZZA DEL TRENO di Paula Hawkins

LA RAGAZZA DEL TRENO
Paula Hawkins
PIEMME





Tre donne, tre voci che raccontano. Rachel la protagonista, Megan l'assassinata, Anna la moglie di Tom ex di Rachel.
Tre uomini coinvolti. Tom, Scott marito della morta, Kamal psicologo e amante di Megan. E poi defilato c'è un giovane dai capelli rossi.

Rachel tutti i giorni prende il treno per Londra. Guarda le case e le persone dal finestrino del treno e si immedesima con loro. In particolare con una coppia che vede ogni giorno, Jason e Jesse. Due nomi da lei inventati.
Rachel finge di andare al lavoro tutti i giorni, è stata licenziata perché si è presentata in ufficio ubriaca. È un'alcolista. Il marito, Tom, l'ha  lasciata e si è risposato con Anna da cui ha avuto una figlia. La loro casa è vicina a quella di Jason e Jesse.
Una mattina  Rachel vede dal solito treno la bionda Jesse che si bacia teneramente con un altro uomo. Dopo alcuni giorni appare sul giornale la foto di Jesse, che in realtà si chiama Megan, ed è scomparsa la sera del sabato precedente.
Nella stessa sera Rachel era nelle vicinanze della casa di Megan e del suo ex marito Tom, che lei spesso chiama al telefono.
Non si ricorda nulla, era ubriaca fradicia con una mano insanguinata, un taglio vicino all'occhio ed un bozzolo sulla testa.
Si presenta alla polizia e dichiara di aver visto Megan con un'altro uomo.
Viene considerata un teste non affidabile.
Si mette in contatto con Scott, marito di Megan, che dopo alcune settimane viene ritrovata morta.
Cerca sempre Tom ed esaspera Anna presentandosi vicino alla loro casa.
Si susseguono in prima persona i racconti delle tre donne.
Thriller avvincente, si legge d'un fiato. Il male , la violenza e l'incapacità umana sovrastano l'uomo, sembrano vincere. Sembra che vincano. Ma non sarà così.
A metà del libro avevo già scoperto l'autore dell'omicidio, che chiaramente non svelo. Mi è piaciuto, scritto bene. Appassionante.

venerdì 2 ottobre 2015

La Réclame: Premium Champions League





Bellissimo lo spot del canale Mediaset Premium che pubblicizza la Champions League.

È stata ripresa la scena del film Ghost in chi lei sta creando un vaso di creta. Il suo innamorato le si mette dietro ed insieme modellano il vaso. Lei ha gli occhi chiusi immedesimata in una estasi  d'amore. Lui bello sveglio con gli occhi da furbetto.

 La musica del film si mixa con il jingle della Champions. Et voilà, l'opera d'arte non è altro che la riproduzione della coppa con le orecchie.

Nessuna parola, solo musica, gesti e sguardi convincenti di lei e di lui, con un viso che ricorda Russell Crowe giovane e magro.