martedì 28 febbraio 2012

Arrogance

In queste settimane abbiamo assistito ad alcuni fatti che mettono in luce come è facile essere spocchiosi ed altezzosi. Spesso nel nostro piccolo tutti lo siamo, con la moglie (sic!), con i colleghi. Ma i media, tv e giornali, sono troppe volte lo specchio del potere e della sua arroganza.


Celentano. Forte della sua notorietà (dato dal suo passato musicale), con euri pesanti in saccoccia, si presenta a Sanremo e spara le sue bombette. Innocue se le leggiamo in un altro contesto, esplosive se riversate su Rai 1 in una serata che tutti aspettavano e sapevano avrebbe fatto alti numeri in termini di audience. Il furbastro non è stato il Molleggiato, ma lei, anzi Lei, la Direttrice della Rai. Tutto fa gioco per ottenere lo scopo.



l'Espresso. Da un paio di mesi ogni numero riserba un articolo su Formigoni e CL.
Questa settimana ci ha fatto la copertina e l'inchiesta di punta, firmata da diversi giornalisti. Segno che è stata creata una task force per dare l'assalto alla roccaforte del Celeste. Oggettivamente, se rileggete gli articoli precedenti, vi accorgerete che questa inchiesta è un pastone che li raccoglie tutti. Ci saranno avvisi di garanzia? Arresti? Per ora sono solo avvisi di chiamata: state attenti, okkio, date fastidio. Certo la magistratura farà il suo corso, ma intanto l'importante è sparlare. Qualcosa resterà.
A proposito della copertina. Il fotomontaggio del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo è fuori luogo. E' questo il popolo che avanza e fa paura?.
Formigoni dovrebbe arrabbiarsi, lui che è sempre in prima fila e ha un look molto bizzarro, mentre Lupacchiotto rappresentato come un cicciobello, è orgoglioso invece di essere un maratoneta asciutto come un giunco.


La porta di Buffon in Milan -Juventus
Andrea Agnelli. Conferenze stampa a più non posso, ricorso alla magistratura ordinaria per richieste danni milionarie alla Lega Calcio. Vuole lo scudetto del 2006, al contempo con due dirigenti (il n.1 e n.2, mica massaggiatori) condannati in sedi sportive e giudiziarie. Andrea rilascia interviste ai giornali di famiglia e li reputa Padre e Padrino (e forse non ha tutti i torti), ma va a rubare al Meazza. E per ora sta zitto. Sul 2-0 per il Milan, Conte avrebbe rischiato di prendere altri due gol. Lo stesso Conte è ormai un'uomo azienda che non si ricorda di aver militato nella squadra dove i boss erano Giraudo e Moggi. L'attaccamento ai colori sociali è tutto. ed intanto il Corsera e la Rosea sponsorizzano attraverso ex genoani ed altri corsivisti il colore bianconero della proprietà.

Berlusconi. Il mio edicolante sostiene ironicamente che Provenzano è un angelo rispetto a lui, ha pochi processi. Intanto come ritorsione c'è chi sta pagando al posto del Cavaliere : Le Mora, la Mondadori (leggi lodo) e il Milan. E mentre Corsera, la Stampa e l'Espresso plaudono alle manovre dell'amministratore del condominio (Monti), ci fanno leggere quello che loro vogliono.

Lancia (non automobile) spezzata.
Carlo Pellegatti ha insultato nella diretta tv Conte. Ha sbagliato. Ieri a Milano era, liturgicamente, il lunedì delle Ceneri e il Carletto si sarà sicuramente pentito. Meglio arrabbiarsi da tifoso che perseverare da presidente (della Juve).

Lapo. Ha fatto verniciare la sua Ferrari color mimetica militare e sul retro ha messo un adesivo pacifista. Un grande. la vita è tutto un brand per lui. Ma almeno fa meno danni di suo cugino Andrea.