venerdì 3 maggio 2013

11 settembre 1683 - Beato Marco d'Aviano



http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2013/4/17/11-SETTEMBRE-1683-Da-Martinelli-un-regalo-alla-Storia-alla-faccia-dei-libri-di-scuola-/383899/


Non ricordo di aver mai studiato nei libri di storia scolastici la figura di Marco d'Aviano e la sconfitta dei musulmani che assediarono Vienna.
Il film sul frate e sulla battaglia  e arrivato nei cinema in questo weekend. A Milano e stato proiettato solo in due sale, non è un film di cassetta, non è stato concepito tale. Farà discutere? Sicuramente.
In primis perché pochi, anche nella Chiesa, sanno di questo pezzo di storia, e poi perché è politicamente scorretto in Italia far riaffiorare le verità storiche. In questo caso si può essere poi accusati di integralismo e di non dialogo con l'Islam.
Il film l'ho visto, eravamo in 10 in una sala da 170 posti ed uno spettatore   e  uscito a metà film. Sotto l'aspetto tecnico non è un gran film, sicuramente non ha avuto un budget elevato,  gli effetti  speciali sono modesti  cosi  come le riprese della battaglia.
Ci vuole pero del coraggio per girare un film del genere in questo momento e il regista  Martinelli ha avuto la costanza di perseguire e di concludere il suo progetto.
Più che di valore artistico della pellicola bisogna parlare del valore storico  che essa esprime: se Vienna fosse caduta esisterebbe la Basilica di San Pietro? Con i  se non si fa la storia, ma almeno quella accaduta bisogna conoscerla e non nasconderla. La figura del frate cappuccino Marco d'Aviano, nel film non è approfondita, ma  e essenziale: ogni sua azione e gesto era in nome di Dio, era per la Sua manifestazione. Il compito che il Padre gli aveva preparato era inimmaginabile, salvare il destino dell'Europa e della Chiesa.
Non penso che il film abbia la pretesa di approfondire  un dialogo con l'Islam, ma neppure di tenere le distanze da esso.
E stata raccontato nel  film  un periodo cruciale del la storia europea.

Se critichiamo questa enunciazione dei fatti, come dovremmo giudicare i vari testi di storia alla Camera-Fabietti ?