venerdì 18 novembre 2011

La Réclame: il bacio di Giuda


Il bacio di Giuda

Lo scopo lo ha ottenuto, chi? Benetton.
Era dai tempi delle campagne di Oliviero Toscani (il morente di Aids, il bacio della suora al prete) che l’azienda trevigiana non faceva parlare di sé.
Più che dei prodotti, vuol risvegliare nelle menti delle persone che esiste un brand.
Non so come vadano gli affari alla Benetton, se fa cucire i vestiti in qualche angolo sperduto e sfruttato dell’Asia, sta di fatto che la campagna ha dato i suoi frutti prima ancora di cominciare.
Il bacio tra Obama e il premier Cinese, tra Papa Benedetto XVI e l’Iman del Cairo, tra il Berlusca e la Merkel di fatto li abbiamo visti su internet e sui media. Tutti ne hanno parlato e la Casa Bianca ed il Vaticano si sono indignati.
Ma il pulcino è comunque uscito dall’uovo.
Una campagna pubblicitaria scadente e vecchia, provocatoria, con intenti da furbetti del quartierino. Non perchè abbia toccato i potenti della terra, ma perchè in sé non dice nulla: parla di pace? Bhò. Parla di unità? Bhò.
Un brand deve essere rivitalizzato a livello mondiale? Coinvolgiamo Obama e il Papa ed il mondo (bene o male) ne parlerà.
Ci mancava che ritraessero il bacio di Giuda a Gesù.
Inutile indignarsi davanti alla stupidità
Bisogna solo ignorare.