lunedì 4 giugno 2012

Family 2012



Tre giorni molto belli con il Santo Padre a Milano. Scrivo un breve racconto di questi giorni vissuti per la prima volta come volontario nel servizio accoglienza. Miracolo a Milano, non è solo il titolo di un film, ma la realtà che abbiamo vissuto con il Family 2012. Il Papa ha dato risposte semplici alle domande del sabato e paterno nei giudizi dell'omelia domenicale. Ha portato speranza. In questo momento in cui la Chiesa è attaccata dall'esterno e dall'interno, Benedetto XVI è stato realmente la presenza di Cristo sulla terra.
Come dicevo ho vissuto da volontario l'evento, ed alcune cose mi hanno colpito.



La gioia dei pellegrini: uomini, donne, giovani, famiglie con figli piccoli e grandi, anziani.
Tutti contenti nonostante la calca, il caos. Tanti stranieri, da tutte le parti del mondo. Pensavo vedendoli sfilare: O sono fanatici oppure sono contenti. Tanti anche i disabili, e qui pensavo: Chi li aiuta, chi li guarda, chi li ama, se non i cristiani?
Mi hanno colpito anche i ringraziamenti che i pellegrini ci hanno fatto defluendo dall'aeroporto di Bresso domenica pomeriggio.




Arrivato a casa ho letto le ultime notizie: in Nigeria 15 cristiani uccisi da un'auto bomba esplosa contro una chiesa. Poi alla sera, un'altra scossa di terremoto. 
 Niente di tutto ciò mi è sembrato slegato con l'incontro con il Papa vissuto in questi giorni: la speranza e la certezza che Cristo è la mia salvezza, del mondo e anche degli altri mi è sembrata lampante.