mercoledì 1 aprile 2015

D'ALEMA LE BOTTIGLIE CHE PORTANO GUAI

 D'ALEMA LE BOTTIGLIE CHE PORTANO GUAI





Giovannino Guareschi fu condannato per una vignetta de IL Candido disegnata dal suo sodale Carletto "Fildiferro" Manzoni (umorista da rivalutare) in cui una schiera di bottiglie/corazzieri salutava il Presidente della Repubblica. L'etichetta riportava la dicitura "Nebiolo – Poderi del Senatore Luigi Einaudi"  e fu ritenuta lesiva dell'onore del Presidente.
Arrivò poi Sting con Message in a bottle:
"Spedirò un S.O.S. al mondo 
Spero che qualcuno riceva il mio Sos".

In tempi recenti abbiamo letto Le parole che non ti ho detto di Nicholas Sparks da cui è stato tratto un film con Kevin Koster.

Adesso è arrivato il giudice Woodcock, che non so se è astemio, ma dalla sua indagine 
è uscito fuori il nome di Massimo D'Alema. Le coop rosse inquisite per tangenti hanno acquistato 2000 bottiglie di vino prodotte dai poderi della moglie dell'ex leader comunista.
D'Alema non è indagato, come non lo è Lupi, ma il vino dà alla testa se bevuto in gran quantità, ed i media han tirato a Baffino bottiglie vuote a volontà (forse perché ai giornalisti non ne ha mai regalate).

Morale: l'acqua fa male, il vino fa cantare, non lasciare mai il bicchiere vuoto.
Nota finale: contro Woodcock si vince sempre.