IL PONTE DELLE SPIE
di Steven Spielberg
2015
Ispirato ad una storia vera, il grande Spielberg con la sceneggiatura dei fratelli Coen, ci porta dentro la guerra fredda. Il suo feticcio Tom Hanks impersona un avvocato che alla fine degli anni ’50 difende Mark Rylance, spia russa in suolo americano. L’opinione pubblica americana lo vorrebbe sulla sedia elettrica, ma “Tutti meritano una difesa” e gli fa ottenere 30 anni di galera.
Un aereo militare Usa viene abbattuto nei cieli russi ed il pilota catturato. L’avvocato Hanks viene mandato a negoziare lo scambio non in maniera ufficiale. Dove? Ma a Berlino che proprio in quel momento viene divisa dal famoso muro. La ciliegina sulla torta è uno studente americano che studia economia nella città tedesca e che viene arrestato dai comunisti tedeschi. Lo scambio si complica.
Due in cambio di uno? Il film è ben raccontato, forse un po’ lento. Buono come viene raccontato il rapporto umano tra l’avvocato e la spia russa, soprattutto nelle scene finali.
Ottima la fotografia del fedele Janusz Kaminsky che da anni segue Spielberg nei suoi film.