mercoledì 8 luglio 2015

GRANDE SCHERMO: THE GUNMAN

THE GUNMAN





Il regista Pierre Morel è stato un cocco di Luc Besson, prima come direttore della fotografia e poi come regista di alcuni film sceneggiati da Luc il grande: Banlieue 13, Taken-Io vi troverò e From Paris with love.
Appena ne fa uno senza il nostro, lo toppa.
Non per colpa sua, la fotografia e buona, ma per l'inconsistenza e la prevedibilità della storia.
Da subito si capisce che Bardem vuole farsi la pupa di Sean Penn, una J. Trinca che molti critici  hanno salvato ma che in fondo non è un valore aggiunto.
Sean è come J. Wick, quando lo attaccano reagisce e poi va lui al contrattacco.
Li ammazza tutti, ma per una finalità di bene e poi ritorna in Congo a fare il volontario con la sua bella.
Aggiungete poi una specie di post trauma alla testa che può far crollare il nostro Jim/Sean da un momento all'altro ed il più è fatto.
Mirabile la scena del fuoco e della doccia, ma non ve la racconto....