mercoledì 28 febbraio 2018

Gavino Zucca - IL MISTERO DI ABBACUADA Le indagini del tenente Roversi





Gavino Zucca
IL MISTERO DI ABBACUADA
Le indagini del tenente Roversi
Newton Compton Editore


Anno 1960, il tenente dei Carabinieri Giorgio Roversi viene trasferito da Bologna in Sardegna. Sappiamo solo che ciò avviene per motivi disciplinari, ma non sappiamo quali essi siano, essendo il primo romanzo della saga.
Diventa amico di Gualandi ex veterinario dell'Arma, proprietario dell'azienda agricola Villa Flora. Qui si delineano gli altri personaggi: il cane Argo, la giovane e bella governante Caterina, il fattore Michele, il maiale Giovannino. Con il loro aiuto il tenente Roversi risolverà il caso d'omicidio di un uomo, proprietario di una tenuta, trovato morto da un colpo di fucile al petto con un orecchio mozzato nella grotta di Abbacuada . E qui ci immergiamo nella storia e nella cultura sarda, dove l'orecchio mozzato rappresenta la vendetta per furto di bestiame.  Ma questo non è altro che un depistaggio.
La natura dell'isola è ben dipinta, come gli usi, i costumi e la sua cucina che ormai non manca mai in nessun romanzo giallo.

martedì 27 febbraio 2018

lunedì 26 febbraio 2018

Alessandra Carnevali - IL GIALLO DI VILLA RAVELLI





Alessandra Carnevali
IL GIALLO DI VILLA RAVELLI
Newton Compton Editori

Una donna viene trovata morta con un colpo al cuore nella sua villa. Era una scrittrice di gialli dedita al gioco delle slot machine. Ha lasciato una lettera in cui accusa la sorella di averla lasciata in braghe di tela dopo che, alla morte dello zio, questi non le aveva lasciato nulla d’eredità. Ci sono  strani  intrecci amorosi e usurai nell’ombra.

Il commissario Adalgisa Callegaris indaga attorniata dal medico legale e dal pm che la corteggiano.  Sul più bello viene trovata morta anche la sorella, uccisa da un pirata della strada. Adalgisa pazientemente incastra tutti i tasselli, riunisce in commissariato tutti i sospettati ed alla Poirot fa saltar fuori il colpevole

venerdì 23 febbraio 2018

AUTO PER FARE LA SPESA





AUTO  PER  FARE  LA  SPESA

mercoledì 21 febbraio 2018

Fumetti: CAPITAN ERIK





È stato pubblicato su IL GIORNALINO delle Edizioni S.Paolo all’inizio degli anni ’70. Il fumettista è Ruggero Giovannini con la sceneggiatura del grande Claudio Nizzi.
Capitan Erik è il comandante della Adventurer, una nave sui generis che  solca i mari dell’Asia. Ha uno strano equipaggio, quindici marinai provenienti da tutto il mondo, ciascuno con una sua peculiarità, facenti si che le storie si arricchiscono con queste particolari caratterizzazioni.



Le avventure di Capitan Erik sono ambientate in mare, nei porti e nelle città, dove il nostro combatte contro le ingiustizie e la malavita.
Dovrebbero ristamparlo

martedì 20 febbraio 2018

lunedì 19 febbraio 2018

Gianni Biondillo - I MATERIALI DEL KILLER








Gianni Biondillo
I MATERIALI DEL KILLER
Guanda

Un imprenditore viene trovato ucciso nella sua villa. Insieme a lui un giovane rom il malvivente. Apparentemente il caso è risolto.
Ferraro si reca in Svizzera dalla figlia del morto per darle la brutta notizia.

A Lodi un carcerato fugge in maniera rocambolesca lasciando diversi morti sulla strada. Ferraro rincontra Elena nella task force che ricerca l'evaso. Questi, Haeli l'implacabile, è furbo e preparato e li fa girare per l'Italia. Non scappa dalla polizia, è in cerca di vendetta.

giovedì 15 febbraio 2018

Mario Soldati - ah! il Mundial!





Mario Soldati
ah! il Mundial!
Sellerio

Mario Soldati viene mandato come inviato per il Corriere della Sera in Spagna per il Mondiale di Calcio  1982 .
Ha 76 anni, è la prima volta che va in Spagna e fa il corrispondente calcistico. Insieme a lui c’è Brera, Arpino e Del Buono. Scrive 27 pezzi per il Corsera. Parla chiaramente di calcio ma anche di fatti e persone che incontra. Ne nasce un libretto in cui traspirano le arie e la poetica di Soldati. Con l’Italia che vince il Mundial.

Tacito: 

martedì 13 febbraio 2018

GEPPO





GEPPO

È un diavoletto particolare, non riesce a fare del male, anzi compie sempre del bene facendo arrabbiare il suo superiore. Un'avventura c'è lo ricorda come un bimbo che doveva andare in Paradiso, ma la cicogna, alcolizzata, lo baratta per un fiasco di vino portandolo all'inferno.

Un fumetto semplice per i più piccini, non educativo al massimo, ma con una bella ironia. Ebbe visibilità dal 1954 e poi concluse le pubblicazioni nel 1994.


lunedì 12 febbraio 2018

Agata Christie ASSASSINIO sull'ORIENT EXPRESS






Agata Christie
ASSASSINIO sull'ORIENT EXPRESS
Mondadori

In concomitanza  con l'uscita nelle sale del remake cinematografico, ecco anche un volume a fumetti sceneggiato da Von Eckartsberg e disegnato da Chaiko.
Chiaro che tutto questo è marketing di prodotto, ma visto il risultato e l'oggetto,ne vale la pena.
Il colori son un po' sbiaditi  è vero, la carta non è lucida, ma il prezzo è già elevato, sennò compreremmo un Matisse.

Sceneggiatura originale, fedele. Scansione delle strisce finalmente poco cinematografiche, con sequenze ravvicinate sullo stesso asse. Ottimi i disegni. L'utilizzo del marrone e del rosso non è esaltante , ma mette in evidenza gli interni e le suggestioni che troviamo in un treno bloccato (non FrecciaRotta, nè Italo) nella neve con un morto assassinato. 

giovedì 8 febbraio 2018

SANREMO 2018/ La "perla" di Sting e le esagerazioni di Claudio Baglioni





SANREMO 2018/ La "perla" di Sting e le esagerazioni di Claudio Baglioni


Prima di entrare nella seconda serata del festival parliamo un attimo di Prima Festival, in onda probabilmente per scaricare fasce pubblicitarie. Inguardabili i conduttori ed anche il contenuto. Voto 2, al peggio non c'è mai fine.

La serata con Fiorello poteva solo andare super bene e i risultati si son visti.
Ieri invece era fisiologico scivolare un po' a valle.
La partenza mi è piaciuta con un Baglioni che si è messo in gioco, prendendosi in giro, con il duetto in falsetto con Michelle. Lei è bella, brava, spontanea ed è capace di tenere la diretta.

Le nuove proposte. Non sono in grado di dare giudizi musicali, ma il tipo del cane ha letto un tema, la ragazza rap (?) non l'ho capita, il Congiuntivo era puramente coreografico, Alice aveva un bel vestito, ma ricordava un motivo ed un modo di cantare già sentito, copiato.
Voto ai quattro giovani: 4, musicalmente non mi dicono nulla, ma forse è meglio che il giudice sia Vites.


Il vero Festival è iniziato alle 21.25, con la discesa dallo scalone di Baglioni, Michelle e Favino.
Una considerazione sulla scena. Sarà costata un pacco di euri, tra ledwall e luci che però durante le esibizioni canore disturbano e distraggono troppo. Lo scalone che scende in maniera meccanica è pacchiano e mi ricorda il film Star Trek (o gli spot dello sponsor) in perfetta sintonia però con le orecchie a punta di Favino. Voto a scena e luci: 5, caotica, sembra di essere in coda nel traffico di Bari.

Poi son partiti i big, altra storia e musica rispetto ai giovani, anche se alcuni cantanti mi han fatto venire il latte alle ginocchia. 
Le melodie delle Vibrazioni e di Nina Zilli non mi sono dispiaciute, così come la tromba di Roy Paci, ma non l'interpretazione di Diodato (voto 6,5 a tutti a parte l'ultimo). Inguardabili e patetici Elio e company (voto 1 per i trascorsi, sennò sarebbe stato zero) che han rovinato il famoso saluto di Stanlio e Ollio. La Vanoni (voto: 83, la sua età) la metterei insieme al Pippo Nazionale di cui parlerò dopo. L'ex Pooh, Red ha rispecchiato lo stile del gruppo con cui ha vinto Sanremo nel '90. (voto 6,5 orecchiabile). Qualcuno ha qui criticato la canzone inedita di Lucio Dalla cantata da Ron, invece non mi è dispiaciuta, anzi (voto 7, favorita). Renzo Rubino, bella la camicia alla Missoni e... basta. Annalisa: vedi la nuova proposta Alice, anche se di una spanna superiore (voto 6). Infine i grandi Decibel, anch'essi li metto tra i favoriti con lo stesso voto di Ron.

 Comunque per non saper né leggere e scrivere son andato a leggermi i testi su TV SORRISI e CANZONI ed ho concluso che amo le poesie in rima che insegnavano alle elementari negli anni '60. Rilancio a Vites un giudizio sui testi.

Sono critico però con la scaletta della serata, più che sui concorrenti si è basata sugli ospiti, tutti presentati dal dittatore artistico. Mancava Fabio Fazio e avremmo rivisto Anima mia. Gli interventi hanno spezzato il ritmo dell'evento musicale.
Il Volo con Vincerà ha scassato i cabbasisi  ma poi insieme a Baglioni (forse sottotono rispetto al trio) son stati eccezionali.
È arrivato il bisnonno Pippo Nazionale che nel '68 esordì al suo primo festival e ci ha propinato il suo pippotto di ricordi legati alla manifestazione. Adesso potrà riposare in pace (insieme alla Vanoni).
Il geometra di Rozzano, Biagio Antonacci, ha duettato con....  Baglioni (il troppo stroppia). Il bravo Favino ha avuto il suo angolo di gloria, sempre però con gli interventi del direttore.
Il pezzo forte è stato Sting, grande, grandissimo: ha cantato umilmente in italiano una hit di Zucchero. Poi è arrivato Bombastic Shaggy con Sting alla chitarra e se l'ex marine ha fatto scena coi suoi movimenti, il Police è stato di un po' di spanne superiore quando ha cantato la sua strofa. Peccato, avremmo preferito uno Sting con almeno un altro (se non due) suoi pezzi.
Non ho capito l'apparizione di Franca Leosini valletta di Baglioni che ha cantato un suo pezzo storico, Questo piccolo grande amore.
Poi a mezzanotte il Volo con un medley di e con l'onnipresente Baglioni (che balls...). Per non parlare di Vecchioni con Samarcanda ed il solito cantante, per fortuna c'era Lucio violino Fabbri.


Il dittatore artistico ha esagerato, è il festival della canzone italiana non un suo concerto.

mercoledì 7 febbraio 2018

Auto verde


 La mia nuova auto: emissioni zero 

lunedì 5 febbraio 2018

Mel Brooks con Rebecca Keegan - FRANKENSTEIN JUNIOR - Memorie dal set e altre quisquilie





Mel Brooks con Rebecca Keegan
FRANKENSTEIN JUNIOR
Memorie dal set e altre quisquilie
SAGOMA Editore




Nel 1974 uscì il film che da allora è nella storia del cinema. È un cult che non si può perdere. È uscito anche da noi questo bellissimo libro, impaginato alla grande, bellissime foto. M. Brooks racconta il set del film con battute e ricordi sui personaggi che sono diventati mitici: G. Wilder, M. Feldman, P. Boyle (il mostro), T. Garr (Inga).



venerdì 2 febbraio 2018

Don Camillo a fumetti 13 - La fanciulla dai capelli rossi



Don Camillo a fumetti
La fanciulla dai capelli rossi
ReNoir

E con questo siamo al tredicesimo volume.
Ormai non è una novità, ma è invece una certezza editoriale. Sempre precisi ed originali nei testi e con dei disegni che ci ricordano Fernandel e Cervi.




Storie pubblicate nel 1950 su Il Candido, qui ben rappresentate. Si va da una Quinta Colonna fiancheggiatrice dell'URSS, alla drammatica vicenda della Vecchia del Borghetto, alle surreali avventure di un cane ladro di carne e di uno sfaticato marito Esilarante l'ultima storia tratta dal Corrierino delle Famiglie dove Alberto e Carlotta si dividono l'eredità a forza di bollini verdi e rossi.