mercoledì 9 maggio 2012

Le stelle sono tante....




E la Juventus ha vinto il campionato. Ha vinto perché è la squadra più completa, dove ha brillato la forza, la continuità e l’unità del gruppo. Se nel Milan Ibra ha segnato 28 goal e Nocerino 10 nella Juve, Matri ha colpito 10 volte, Marchisio e Vucinic 9, Vidal 7, Pepe 6 e poi altri a scendere. C’è stato un Pirlo grandissimo, che non si è mai infortunato ed un  blocco difensivo che ha subito solo 19 goal. Speriamo vengano portato agli Europei. Che dire di Conte? Ha avuto il pregio di rendere coesa una squadra affamata di vittoria, convincendola psicologicamente dei propri mezzi.
Onore alla Juventus campione del 28° scudetto.
E qui casca l’asino!
Se alla squadra e all’allenatore vanno riconosciuti i meriti, vanno anche considerati i demeriti.
Il vincitore in negativo è il presidente Andrea Agnelli.
Ha alimentato in estate e poi ha continuato il livore per i due scudetti tolti alla squadra che, come provocazione, ha fatto appendere nel nuovo stadio di Torino. Si è rivolto alla magistratura ordinaria dopo che quella calcistica ha squalificato a vita i due più alti dirigenti (Giraudo e Moggi).
Ha affermato che uno è stato per lui come un padre e l’altro il n.1 nel panorama calcistico italiano. Niente da eccepire sul piano strettamente personale ma molte cose ci sarebbero da dire su quello sportivo.
La stampa gli è andata dietro docile, docile, nessuno lo ha mai contraddetto.
È poi scivolato su una buccia di banana. Ad inizio campionato è intervenuto affermando  che a fine  campionato Del Piero se ne sarebbe andato. Il campione, come è nel suo stile, non ha fatto una piega ed ha giocato quando ha potuto dando sempre il massimo.
Vinto il campionato l’Arrogante ha urlato ai quattro venti (leggi media) che sulla prossima maglia ci saranno tre stelle, l’equivalente di 30 scudetti.

Se l’Avvocato parlava per parabole e Boniperti aveva uno stile signorile, Arrogance in un anno ne ha dette più di Bertoldo.

Che abbia preso una pallonata e abbia visto …le stelle?