mercoledì 21 ottobre 2015

Fabio Fazio



Era da tanto tempo che non vedevo Fabio Fazio  ed il suo programma, sabato è riuscito nell'impresa di tenermi incollato per tutta la durata di Che fuori tempo che fa.
Un parterre non male: Geppy Cucciari, Nino Frassica, Maria Sole Tognazzi, Fabio Volo, Armin Zoeggeler, Antonio Di Bella in collegamento da Parigi e il giornalista (che stimo) Massimo Gramellini.
Partiamo da quest'ultimo.
In coda alla trasmissione è suo l'angolo del giudizio morale sui consiglieri del comune di Napoli che hanno votato a favore (22-5) per avere i biglietti gratuiti per lo stadio. Gramellini ha detto una verità, nulla da eccepire, ma ha aggiunto che nessuno prenderebbe a lavorare questi politici in un'azienda privata visto l'atteggiamento di superbia e potere con cui si sono tolti lo sfizio calcistico.
Ok, si riguardi la puntata di cui lui è un ospite fisso e dia un giudizio su di essa come ha fatto (giustamente) con i politici napoletani, visto che RAITRE è un canale pubblico sostenuto dal canone pagato dai cittadini italiani.
Una puntata all'insegna della presa in giro del campione di slittino Armin Zoeggeler.
Parlerà un italiano stentato, forse è un poco tordo, ma la serata è stata caratterizzata da uno scivolone, anzi, scivolata nei suoi confronti (tanto eravamo in tema visto lo sport che pratica). Zoeggeler ha fatto la figura del pisquanotto, per di più presentando un libro in uscita che sicuramente qualcun altro gli ha scritto. 
Fabio Volo, che è il re della vendita dei books (che chiaramente non scrive lui) ha gorgheggiato un paio di brevi interventi rimarcando a Fazio che da due puntate sta facendo la statua di sale.  La Cucciari voleva fare la brillante piaciona, ma non c'è sicuramente riuscita. La marchetta cinematografica ha esaltato il tema Lgbt con il film lO E LEI: trailer e due battute per confermare da che parte ideale gli italiani debbono schierarsi.
Il collegamento via satellite da Parigi (che non costa come le noccioline offerte dai bistrot) è stato veramente insulso. Un ex direttore del Tg che va in giro su una 2 Cv e poi smarchetta un libro con a tema i famosi locali francesi. Ma non era meglio un'osteria del centro Italia?
Chi ha dato un tocco di verve è stato Frassica con le sue battute anche se ha dovuto sottostare alla gag (leggesi promo) su Rischiatutto, il prossimo programma tv di Fazio.
Dulcis in fundo, cartolina da una villa del Fai con cd in promozione del gruppo musicale dei Verdena  che, per non essere troppo autoreferenziali, hanno rovinato il primo disco che ho comprato a 14 anni, Harvest di N.Young.
Una parola a questo punto sugli autori ed il conduttore: inutili.
Questa era la quarta puntata, i dati di ascolto, come sapete non verranno resi pubblici a causa dell'affaire email auditel, ma penso che a Fabio Fazio ciò non faccia che piacere.
È un programma in cui il filo rouge è la promozione (o marchetta), con contenuti (vedi omosessualità) pilotati. Non oso surfare in internet o telefonare ai miei amici Rai per sapere il cachet milionario che FF e la sua band si mettono in saccoccia, chiedo però a Gramellini uno sguardo critico in casa propria cospargendo con un po' di cenere il capo degli autori e conduttore, visto che è il popolo italiano che paga...