venerdì 30 marzo 2018

BARABBA






Nel 1951 Pat Lagerkvist vinse il premio Nobel per la Letteratura quando ancora questa onorificenza valeva qualcosa.
Era un poeta ma scrisse diversi romanzi, tra cui il più popolare è Barabba, che fu portato sullo schermo nel 1961 da Richard Fleischer con attori di grosso calibro quali Silvana Mangano, Ernest Borgnine, Jack Palance, Arnoldo Foà, Paola Pitagora, Arthur Kennedy, Harry Andrews, Vittorio Gassman e Anthony Quinn. 
Questi ha interpretato alla grande il film nelle vesti di Barabba, l'assassino liberato per volere della folla, condannando invece Gesù.
Non ha pace per lo scambio e quando apprende che Gesù è risorto si reca al sepolcro e poi dagli Apostoli dove incontra San Pietro e  Lazzaro.
Ritorna alla sua vita di bandito finché non viene arrestato e mandato ai lavori forzati in una cava di zolfo in Sicilia. Il fisico tiene e dopo vent'anni è incatenato con Sahak/Vittorio Gassman, un cristiano che Barabba salva nel crollo della miniera. Vengono portati a Roma dove diventano gladiatori. Sahak decide di non uccidere nell’arena, professa la sua fede cattolica e viene ucciso da Jack Palance capo dei gladiatori. Barabba combatte contro questi, lo uccide a furor di popolo e ottiene la libertà.  Recupera il corpo di Gassman e lo porta nelle catacombe dagli Apostoli dove reincontra San Pietro. Si converte a suo modo ma il finale non lo svelo.

Che destino quello di Barabba.... Salvato da Gesù ancor prima che questi fosse resuscitato. Barabba vaga, ha incontri che non lo lasciano tranquillo che lo portano sulla soglia della conversione. Un uomo tormentato che si interroga del perché della morte e del perché proprio lui invece è rimasto in vita:
"Lui è morto al mio posto, si è preso la mia morte" urla ai romani e “Gesù è morto al mio posto. Perché io, perché ha scelto me?”
Cerca la verità ma si ferma sempre all’ingresso: "Hai rifiutato di credere ma non te ne sei scordato", “Forse il maestro vuole che tu viva per un suo scopo” gli dice il cristiano Gassman.
A San Pietro chiede: “Perché Dio non si esprime chiaramente?” e l’Apostolo risponde “Eri il più lontano ma Dio ti è sempre stato vicino”

Una nota. Vi è un percorso quasi parallelo tra ciò che Barabba vede con gli occhi ma  anche sente nel suo cuore, la luce e il buio: vede Gesù illuminato da una gran luce prima di essere liberato; è sul Golgota quando tutto è buio; incontra un mendicante cieco; nella miniera un anziano prigioniero gli insegna a coprirsi gli occhi per non restare cieco come lui; le fiamme del fuoco di Roma e lui che alla fine del film dice:
“È notte o giorno? Era l'ora sesta quando il buio…”

mercoledì 28 marzo 2018

Ennio Flaiano - LA GRAMMATICA ESSENZIALE




Ennio Flaiano
LA GRAMMATICA ESSENZIALE
Edizioni Henry Beyle


Questo libricino è una vera chicca per appassionati: è in tiratura numerata, 375 copie in tutto, 2 pagine su carta e cartoncino pregiato in formato 13 x 8 cm con rilegatura di un filo.
Non si può non averlo anche perché è la prima volta che viene ristampato, fu pubblicato ne L'Almanacco del Pesce d'Oro 1960


Leggendo il sottotitolo sulla fascetta si coglie la grandezza e genialità di Flaiano.

lunedì 26 marzo 2018

Fumetto: Un Martire Messicano - PADRE MICHELE PRO


Maria Migneaux
Un Martire Messicano
PADRE  MICHELE  PRO 
disegni di Roberto Rigot
Edizioni Piane

Quando questo libretto è andato alle stampe quando padre Michele Agostino Pro Juárez non era ancora stato elevato agli altari come Beato, la causa di canonizzazione era in corso e ci pensò nel 1988 Giovanni Paolo II.



La storia a fumetti, molto dettagliata, racconta la vita del sacerdote fucilato in Messico nel 1927 durante la persecuzione della Chiesa da parte del governo.
A 36 anni con le braccia aperte a croce, con in mano il crocefisso e Rosario e gridando "VIVA CRISTO RE" fu ucciso.

I fumetti sono dell'epoca anni '60 ma le didascalie ci fanno entrare nella vita del Beato in maniera esauriente.



venerdì 23 marzo 2018

Fumetto: Santa CATERINA TEKAKWITHA - La piccola Irochese








Agnès Richomme
CATERINA TEKAKWITHA - La piccola Irochese 
Illustrazioni di Bernard Baray 
Edizioni Piane


Per chi è appassionato del West, Tex Willer, Toro Seduto, Cochise, deve sapere che nel 2012  Papa Benedetto XVI ha elevato agli altari una nativa indiana, una pellerossa.
Irochese, ebbe una vita durissima, rapita da una tribù nemica, incontrò i primi gesuiti andati in missione in Canada.
Se la fede è una grazia, Caterina ne fu investita totalmente e la accettò spalancando il suo cuore a Dio.
Veniva redarguita e presa in giro per la sua fede, il patrigno che l'aveva rapita era contrario alla fede cristiana, ma fu battezzata.
Con l'aiuto di altri indiani cristiani riuscì a fuggire ed andare a vivere con una tribù completamente convertita.
Fu la prima indiana che rifiutò di andare in sposa ma chiese e fu esaudita di dedicarsi alla vita consacrata, restando nel villaggio indiano.



In Europa sarebbe sicuramente diventata monaca.
Per la cultura indiana una cosa difficile da digerire.
Pregava moltissimo in ginocchio nella cappelletta del villaggio, ma lavorava alacremente come tutte le altre donne indiane. Ora et labora. Era amata e benvoluta da tutti.

Mori giovanissima a 24 anni con il viso che divenne luminoso.
Molti i miracoli.




mercoledì 21 marzo 2018

ZAGOR JOVANOTTI - Sergio Bonelli Editore








ZAGOR JOVANOTTI
Sergio Bonelli Editore


Jovanotti viene inserito con tanto di chitarra al collo in un fumetto di Zagor.
Jova è un beniamino dello Spirito con la Scure e lo si vede in diverse foto con la t-shirt del suo eroe.
È un allegato del numero di marzo di Zagor, una chicca per gli appassionati di ambedue i personaggi.





lunedì 19 marzo 2018

Fumetto: SAN BERNARDO



Agnes Richomme 
SAN  BERNARDO
illustrazioni di Robert Rigot
Edizioni Piane


Voleva essere solo un monaco, vivere in convento pregando Dio e lavorando, ma il Signore gli fece fare altro. Dopo aver fondato la prima abbazia, con una regola più dura dei Benedettini, i Cistercensi, dovette vagare tra i vari re europei per convincerli ad aderire alle Crociate, per imporre il Papa legittimo, per sanare le devianze di molti prelati. 



Tutti i suoi fratelli e tantissimi giovani aderirono all’ordine, che si sviluppò con abbazie in tutta Europa. Un suo monaco, lavapiatti, divenne Papa Innocenzo III. Aveva una devozione smisurata per la Beata Vergine tanto che quando passava davanti a una sua statua pregava: “Ave o Maria”, finche un giorno la statua di Maria si piegò e disse: “Ave o Bernardo”.  Era Santo già in vita con tanti miracoli. 
Scrisse anche la regola dei monaci cavalieri Templari.



Il fumetto è disegnato bene con la storia del santo scritta in maniera approfondita

sabato 17 marzo 2018

TELEGATTI 2018/ La domanda che turba il ritorno del premio tv



TELEGATTI 2018/ La domanda che turba il ritorno del premio tv


A volte ritornano. Dopo dieci anni di assenza a ottobre rivedremo il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, ovvero il Telegatto. L'ultima edizione l'abbiamo vista nel 2008 e con la prossima siamo a 25. Fu inventato da Sorrisi e Canzoni TV con un referendum sulla rivista, ma fu Canale 5 a portarlo al successo dal 1984. Venivano premiati i personaggi e i programmi che si erano meritati i voti dei lettori e il successo tra i telespettatori. Varie categorie di programmi e di tutte le emittenti. I conduttori che si sono alternati sono stati i fondatori della tv: Mike Bongiorno, Corrado, Pippo Baudo, affiancati da soubrette all'apice del successo in quell'anno.
Non so se qualcuno si ricorda lo sfarzo delle serate, red carpet, auto con autista, smoking, lusso, lustrini, nomi internazionali, ecc. Una copia in miniatura della serata degli Oscar di Hollywood. Una par condicio della tv con premi dati in maniera trasversale ai protagonisti dell'etere di Rai, Mediaset e La7. Successone mediatico. Erano i favolosi anni '80 e '90, opulenza, letterine, denari a gogo.
L'etere televisivo è cambiato, si è passati al digitale terrestre con la proliferazione dei canali e con la parcellizzazione del pubblico e dell'audience, ma di fatto è ancora la tv generalista a farla da padrona. La pay tv di Premium è al collasso e se non acquisterà i diritti del campionato della prossima stagione cosa farà? La chiuderanno? Sky si regge per lo sport, di fatto è una tv che ha tutti gli eventi sportivi appetibili per il pubblico. Dicevo che le tv generaliste continuano a vivere, non come nelle stagioni dell'oro, ma comunque si difendono. Basta pensare a Canale 5, dove i programmi di Maria De Filippi - Amici, C'è posta per te, Uomini e donne - hanno ascolti stellari. Non capisco come mai, ma mi adeguo. Aggiungiamoci i buoni risultati del Grande Fratello e dell'Isola dei Famosi e diciamo che sicuramente si rimpiange il passato ma ci si accontenta di quel che passa il convento. 
È anche vero che se Italia Uno sta recuperando pian piano spettatori e identità, Retequattro ormai sta raggiungendo i minimi storici, salvo alcuni programmi che sfrucugliano tra il sangue e gli omicidi. La Rai del servizio pubblico stravince con le fiction - Montalbano ha ascolti Bulgari, Don Matteo è sempre benvisto dagli italiani -, anche le miniserie da due puntate vanno alla grande e il Festival di Sanremo ha fatto share da Corea del Nord. 
I nomi e le trasmissioni che ho citato saranno i protagonisti del Telegatto 2018. Di più non saprei pronosticare. Non mi sembra ci siano programmi rivelazione o esaltanti. Le novità si riducono. Ormai si produce un Ballando con le stelle con la coppia gay.
Domanda: ma avevamo bisogno della riproposizione di questo evento? TV Sorrisi e Canzoni lo ha annunciato alla fiera di Milano nella manifestazione Tempo di Libri dove è stato presentato il librone patinato sui 25 anni della Telegatto con tanto di vecchi conduttori, il Pippo nazionale, e di nuovi (nuovi?), Gerry Scotti e Michelle Hunziker. La direzione della storica rivista ha dichiarato che "lo chiedevano i lettori e le star". Mah… su questo ho dei grossi dubbi, però sicuramente è un investimento in termini di immagine e anche di schei, visto che la campagna pubblicitaria è stata affidata alla Armando Testa.
Se in Mondadori (editore di TV Sorrisi) a Segrate ci credono, a Cologno in Mediaset, pare non sappiano nulla, non c'era nessun dirigente del Biscione alla presentazione del libro. La kermesse televisiva, dicono dalla rivista, si svolgerà a ottobre, sarebbe assurdo se fosse rivenduta a Sky o a Discovery. Ma, aldilà della riproposizione dei Telegatti, mi parte un'altra domanda, forse fondamentale: ma ci sono in tv dei bei programmi?

venerdì 16 marzo 2018

TEX - Giustizia a CORPUS CHRISTI







TEX
Giustizia a CORPUS CHRISTI
Sergio Bonelli Editore

Continua la saga con Tex giovane su cui pende un'accusa di furto di bestiame con tanto di taglia. Aiutato da un ranger che lo crede innocente e dal fratello Sam, si mette sulle tracce dei veri banditi.



Un semestrale sempre all'altezza delle aspettative sceneggiato da Mauro Boselli con i bellissimi disegni di Corrado Mastrantuono ed i colori di Matteo Vattani che ci rendono quasi reali le tavole.




mercoledì 14 marzo 2018

CUORE - CONTRO LA FIAT







CUORE
CONTRO LA FIAT

CUORE il famoso giornale satirico di sinistra, a quel tempo diretto da Michele Serra, stampo dei supplementi a tema con il titolo CONTRO. Li realizzò sul Papa, Berlusconi, i comunisti, la mafia, le vacanze, la Lega Nord e l'America.



Disegni articoli, battute, foto. Sulla Fiat era facile sparare: Romiti, Agnelli, la Fiat 500, la Uno, etc. Veleno di sinistra, ma francamente si ride molto.






lunedì 12 marzo 2018

John Mc Cabe - Mr. LAUREL & Mr. HARDY








John Mc Cabe
Mr. LAUREL & Mr. HARDY
Sagoma Editore

Sono cresciuto con le comiche di Stanlio e Ollio, durante le elementari le attendevo tornato da scuola al sabato in tv ad OGGI LE COMICHE.
Prima cortometraggi muti, poi con il sonoro, poi veri e propri film. Ho riso, mi son divertito, ma la loro comicità mi accompagna ancor oggi. Inimitabili.
A fine 2017 è uscito questo bel libro, la prima e unica biografia riconosciuta sulla coppia.
Le origini di ciascuno, l'incontro con il produttore Al Roach, la loro comicità, i loro trucchi, le smorfie di Stan, le facce di Oliver.




C'è anche uno scambio tra l'autore e Lucille, moglie di Hardy. Foto da piccoli, giovani e poi affermati attori.
Gran libro, finalmente arrivato in Italia.
C'è la prefazione di Ficarra e Picone (grandi) e l'aiuto dell'associazione Figli del Deserto (da scoprire)

venerdì 9 marzo 2018

Morris West 3 - LAZZARO




Morris West
LAZZARO
Longanesi

Terzo libro giallo ambientato in Vaticano e con protagonista un Papa. Si pone come continuazione de I GIULLARI DI DIO anche se di fatto vi è solo un lieve richiamo ad esso.
Il protagonista è Papa Gregorio XIV che ha sostituito il pontefice visionario. È un tradizionalista, che governa con braccio di ferro la Chiesa. Viene operato al cuore e il suo approccio alla vita cambia. Così come la visione della Chiesa. La riabilitazione la vive nella casa del cardinale Drexter che ospita molti ragazzi con deficit fisici. Il racconto si intreccia tra le figure del Papa, il suo medico, l'amante di questi, psicologa, con una figlia malata che dipinge utilizzando la bocca ospitata dal cardinal Drexter, e un monsignore spretato.

Durante la convalescenza il Papa rivede la sua vita e le sue certezze. Il finale è da film giallo.

mercoledì 7 marzo 2018

Morris West 2 - I GIULLARI DI DIO





Morris West
I GIULLARI DI DIO
Oscar Mondadori


Il romanzo è ambientato alla fine del XX° secolo quando Papa Gregorio XVII dopo una visione vuole annunciare l’imminente Apocalisse. I cardinali di curia lo obbligano a dimettersi per non dichiaralo pazzo. Papa Gregorio si dimette ma decide ugualmente di voler annunciare la visione e scrive sotto pseudonimo un libro che diventa un best seller. Si nasconde, ma gli vien data la caccia e sul più bello viene colto da un’ischemia. Nella riabilitazione verrà aiutato da un fisioterapista. Da qui in poi  la lettura scorre più veloce. Ma chi è questo fisioterapista?

lunedì 5 marzo 2018

Morris West 1 - NEI PANNI DI PIETRO





Morris West
NEI PANNI DI PIETRO
1963

Il romanzo fu pubblicato nel giorno in cui morì Papa Giovanni XXIII, ma in Italia andò in libreria nel 1969. Nel 1963 fu il libro più letto al mondo, il titolo originale è The Shoes of the Fisherman, tradotto maldestramente né I Panni di Pietro. Fu il primo romanzo di un trittico con soggetto il Santo Padre e il Vaticano, seguito poi da I Giullari di Dio e Lazzaro. Nel 1968 divenne pellicola cinematografica con A. Quinn nei panni del Pontefice ne L'uomo venuto dal Kremlino.
M.West anticipò la venuta di un Papa venuto da lontano che poi arrivò con Giovanni Paolo II.
Si narra di Kiril Lakota sacerdote russo che viene liberato dopo vent'anni di gulag, dove era stato sottoposto a sevizie e torture. La sua figura è ispirata al cardinale Josyf Slip, liberato dopo 18 anni di prigionia da Kruscev, mentre M. West stava scrivendo il romanzo. Arrivato a Roma, Kiril si trova a cinquant'anni cardinale per volontà segreta del Papa, che muore di lì a poco e inaspettatamente viene eletto al soglio pontificio.
Il suo torturatore russo, Kamenev, è nel frattempo divenuto presidente dell'URSS e tiene una fitta corrispondenza con Papa Cirillo I per evitare un conflitto nucleare con l'America.
Si intrecciano con Cirillo I varie figure: il decano dei Cardinali, un sacerdote studioso ma con tesi da tenere a bada, una donna che attende l'annullamento del matrimonio.

Un po' noioso in alcuni punti ma nell'insieme anticipatore di novità che poi si sono avverate.

sabato 3 marzo 2018

OSCAR/ Hollywood cavalca gli eventi solo per i dollari, la prova nei premi del 1968



OSCAR/ Hollywood cavalca gli eventi solo per i dollari, la prova nei premi del 1968

Il 4 aprile del 1968 venne assassinato Martin Luther King. Il 10 aprile  del 1968 Hollywood diede le statuette a due film con a tema i diritti dei neri: La calda notte dell'ispettore Tibbs (5 premi) e Indovina chi viene a cena? (2 Oscar). In tutte e due le pellicole recitò alla grande l'attore nero Sidney Poitier, ma di fatto non venne premiato con nulla. Premi Oscar dati sull'onda dell'emozione suscitata per la morte di M.L. King oppure perché realmente stava iniziando un cambiamento nella società americana? Il percorso per l'integrazione razziale era appena iniziato, nel giugno del 1967, mentre i film venivano girati; in 17 stati americani venne abolita legge che vietava i matrimoni misti, ma Hollywood ha sempre cavalcato in termini di dollari e di profitto gli avvenimenti storici.
La calda notte dell'ispettore Tibbs. In un paese del profondo sud del Mississippi razzista viene trovato un uomo morto, un imprenditore che stava costruendo una fabbrica in cui avrebbero lavorato insieme bianchi e neri. Parte la caccia e subito viene arrestato un nero in giacca e cravatta fermato alla stazione. Peccato che sia l'ispettore Tibbs di Philadelphia esperto in omicidi e contro il suo volere viene coinvolto nell'indagine. I pulotti locali arrestano un disperato bianco che cercava di fuggire nello Stato vicino. Non è lui il colpevole, così come non lo è il secondo arrestato. Queste le tesi dell'ispettore nero. Tibbs non è amato da nessuno, neppure dal primo arrestato che lui scagiona. Un gruppo di bianchi razzisti cerca di cacciarlo con le cattive, ma qui interviene il panzuto capo della polizia, Rod Steiger, con tanto di raybanata dalle lenti gialle che sulle prime non accetta il nero ispettore, ma poi lo invita addirittura a casa sua. 
Tibbs è l'eroe dal vestito su misura che non si stropiccia, intelligente e desideroso della verità e della giustizia nonostante non sia accolto nel migliori dei modi. Capace di rivoltarsi contro il proprietario terriero razzista dove i neri raccolgono il cotone come ai tempi della schiavitù. I bianchi fanno una figuraccia, l'unico che si salva è il capo della polizia. Se la figura del nero viene esaltata, la statuetta dell'Oscar come attore protagonista va invece al bianco R.Steiger. Rimane impressa come un augurio di futura fratellanza e amicizia l'ultima scena con il saluto e il sorriso tra il bianco poliziotto e il nero ispettore.
Indovina chi viene a cena? Se il film precedente era un poliziesco che rappresentava comunque realmente la situazione razziale, in questo lo scenario è cambiato. Abbiamo sempre il bel S. Poitier in giacca e cravatta (sempre su misura e mai stropicciata), medico affermato che viene presentato ai genitori della ragazza, la madre, la bravissima Katharine Hepburn (premio Oscar) e il padre Spencer Tracy. Questi è contrario al matrimonio della figlia, mentre la  Hepburn è decisamente favorevole. Arrivano i genitori di Poitier che restano esterrefatti, si aspettavano che la fidanzata del figlio fosse di colore. I due padri si votano convinti contro il matrimonio. Ma...
L'happy end è in stile americano: grandi sentimenti, amore, il pigmento della pelle non è discriminante con tanto di pippotto finale sentimentale e moralistico. Il tutto su toni da commedia.
Chiaramente preferisco Tibbs alla cena. Ma tutto è relativo. Forse i due film scandalizzeranno i duri e puri odierni del politicamente corretto per il doppiaggio in italiano: allora si diceva  negro e negri. Oggi, per non essere denunciato da qualche pazzo, nel pezzo ho usato la parola nero o neri.
Se gli Oscar nel 1968 non fecero troppo riflettere il mondo, ci pensò invece lo sport. Olimpiadi del Messico, premiazione dei 200 mt. Gara vinta dall'americano Tommie Smith con tanto di record mondiale, primo uomo a scendere sotto i venti secondi. Secondo a sorpresa l'australiano Peter Norman e terzo un altro Usa, John Carlos.
Al momento della premiazione i due statunitensi si presentarono a piedi nudi sul podio. Partì l'inno americano e si alzarono i pugni guantati dei due atleti neri con il viso piegato e gli occhi che guardavano terra. Come dire: abbiamo vinto ma restiamo dei poveri negri. Il controsenso: a espellerli fu il capo del Comitato olimpico statunitense.
L'idea della scenetta che avrebbe destato il mondo l'avevano pensata e pianificata, ma Carlos aveva perso i suoi guanti. Ed entra in gioco l'australiano bianco Peter Norman, che consigliò ai due di mettersi un guanto ciascuno. Questo non era certo il simbolo pacifico della lotta non violenta voluta da M.L.King, ma quella del movimento delle Pantere Nere. Fu una trovata mediatica non indifferente anche se poi in patria i due neri furono messi ai margini dello sport. Il bianco Peter Norman, ritornato in Australia, fu contestato dai media come un appestato. Al suo funerale nel 2006 Carlos e Smith portarono il feretro dell'amico a spalla.

venerdì 2 marzo 2018

Giovanni Ricciardi - L'undicesima ora. Le indagini del commissario Ponzetti




Giovanni Ricciardi
L'undicesima ora. Le indagini del commissario Ponzetti
Fazi Editore

Continua la saga del commissario romano Ponzetti, con tanto di camminate per Roma. Questa volta verrà coinvolta nell’indagine quasi l’intera famiglia. Va a fuoco una villa, il padrone, un architetto, viene trovato morto di cause naturali in un appartamento in un quartiere vicino. Saltano fuori delle lettere di un’amata provenienti da Barcellona. Qui ci troviamo poi alla Sagrada Familia, con Antoni Gaudi come faro. La misteriosa donna amata vola a Roma e qui incrociamo la Venerabile Nennolina, bimba morta a sei anni e mezzo in odore di santità.

Amo Barcellona e Gaudi perciò mi è piaciuto molto il romanzo. L’aver incontrato la Venerabile Nennolina mi ha aperto altri file.