Louis de Wohl
La città di Dio –
Storia di san Benedetto
BUR – Rizzoli
Due parole
sull’autore nato nel 1903 in
Germania, a Berlino. Emigrò nel 1935
in Inghilterra in contrasto con le idee naziste dove
lavorò per l’Intelligence britannica che creò una sezione speciale, il
Dipartimento di Guerra psicologica. Gli inglesi erano convinti che
interpretando gli astri si poteva battere Hitler nei momenti in cui il Furer
era sfiduciato da essi.
De Wohl esperto di
astrologia fu sostenuto da Churchill e arrivò a ricoprire il ruolo di capitano.
Dopo la guerra si
trasferì in Svizzera dove iniziò la sua carriera di scrittore su spinta del
Cardinal Ildefonso Schuster.
Affascinato dalle
vite dei santi, decise di scriverne la vita di alcuni sotto forma di romanzi
storici.
In Italia, in questi
anni, la Bur ne ha ristampati diversi:
L’albero della vita
(su Sant’Elena), La liberazione del gigante (Tommaso d’Aquino), La mia natura è
il fuoco (Santa Caterina da Siena), L’ultimo crociato (su Giovanni d’Austria
comandante nella battaglia di Lepanto).
In questo libro si
narra di San Benedetto da Norcia nel contesto storico romano, sotto
l’imperatore re dei Goti, Teodorico, e
delle guerre che seguirono. Ruotano personaggi significativi, convertiti dallo
sguardo benevolo del santo.
Mi ha colpito la
fine del libro, quando San Benedetto prima di morire intona un canto a Dio.
Azzardo: come un
sacerdote milanese morto pochi anni orsono, che nei giorni prima di morire
chiese a chi lo assisteva di intonare un canto al Signore.