lunedì 12 marzo 2012

La Zanzara in tv



Ho seguito per anni una trasmissione radiofonica che da qualche tempo va anche in video. Sto parlando de La Zanzara di Radio24 condotta da Giuseppe Cruciani
All’interno del canale all news Tgcom24, possiamo vedere con una impaginazione grafica ad hoc la webcam con il conduttore e l’ospite.
Non è da ora che la radio va in tv, la prima è stata Radio Deejay partendo con l’appuntamento del mattino con Linus e Nicola Savino.
A ruota altre radio hanno fatto la stessa cosa.
Ma torniamo a La Zanzara. È una trasmissione che ha il suo discreto successo, basta sentire le telefonate degli ascoltatori. Si occupa del fatto del giorno, politico, economico o altro. Spesso ha un ospite in studio oppure al telefono.
Il titolo esemplifica il contenuto e il clima del programma.
È pungente, polemico, scava nelle notizie, tentando spesso contraddittori tra ospiti, ascoltatori e lo stesso conduttore.
Cruciani ha i tempi della diretta radio nel sangue. È arguto, sveglio, informato, arrembante e poche volte scortese. Fino a circa due anni fa non si era schierato politicamente, poi pian piano è andato sulla riva berlusconiana. Spesso comunque critica le leggi (soprattutto sulla giustizia) che il Cavaliere ha fatto approvare.
Nel 2009 Cruciani ha condotto in tv per La7, Complotti, indagini giornalistiche su alcuni fatti italiani come la morte di Pasolini, il rapimento di Emanuela Orlandi, la strage di via d’Amelio, etc. Una specie di Blu notte meno approfondita di quella di Carlo Lucarelli su Rai 3.
Nel 2010 ha iniziato a scrivere per il settimanale Panorama una rubrica, Calcio d’inizio, sullo stile pungente radiofonico. A fine 2010 ha condotto per Rete 4 tre puntate di Apocalypse, Il grane racconto della Guerra, documentari prodotti da France 2. In sostanza, fegatelli di lancio e raccordi del programma.
È poi approdato come ospite a Controcampo, programma sportivo della domenica sera sempre di Rete 4, dove è presente ancor’oggi con Diegone Abatantuono, che a dire il vero lo massacra.
Un buona curriculum professionale che spazia dalla politica, alla storia, al costume ed al calcio. A pensar male si fa peccato ma ogni tanto ci si azzecca, dice un detto popolare.
Non è che questa escalation sia una sorta di riconoscenza nei suoi confronti da parte del Cavaliere? Anche Minzolini iniziò con una sua rubrica su Panorama per poi diventare direttore del Tg1.
Cruciani pone sul tavolo comunque la propria indipendenza.

Ma torniamo a La Zanzara. A dire il vero nel 2011 la trasmissione l’ho ascoltata poco. Andando in tv, ho dovuto guardarla. Insieme a Cruciani c’è sempre in collegamento il giornalista David Parenzo e qui casca l’asino. L’accoppiata e deleteria. Parenzo impersona il bastian contrario sopra le righe. È il gioco delle parti, il buono e il cattivo, oppure mimì e cocò.
Cruciani si adegua e spesso finisce in caciara e cazzeggio. Parenzo invece è capace di litigare per un nonnulla con gli ospiti. Cruciani al massimo dell’arrabbiatura dice:
Ma di che stiamo parlando? A dire il vero è un suo must. Cerca comunque di arginare l’ondata Parenzo, ma quando è da solo, anche se la trasmissione sembra seriosa, è più autorevole.
Parenzo andrebbe centellinato. Di buono è che un imitatore eccellente.