domenica 27 dicembre 2015

JOYEUX NOEL - Una verità dimenticata dalla storia.



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Provate a fantasticare: gli uomini neri dell'Isis e i curdi in battaglia si fermano, cantano e pregano insieme. Impossibile, fantascienza.
Siamo in guerra, in pochi lo dicono, molti lo contraddicono non allestendo i presepi, togliendo i crocefissi, evitando nelle scuole i canti religiosi natalizi. Una deriva che mina, distrugge e non tien conto delle nostre radici. Non solo europee, ma di ciascun uomo.
La nostra, la mia non coscienza della venuta di Gesù sulla terra.

Dieci anni orsono eravamo già in guerra ma ci pensavamo meno.
Nel 2005 uscì nelle sale questa perla di film, JOYEUX NOEL - Una verità dimenticata dalla storia.
 Una storia vera tratta dalle lettere dei soldati al fronte nel 1914 che hanno vissuto questo fatto miracoloso. Allora il libro con le testimonianze era solo in inglese, ora da qualche anno c'è anche la versione italiana edita da Lindau. Compratelo.
Il film è emozionale, in alcuni momenti sentimentale, come la storia d'amore dei due cantanti lirici. Ma, c'è un filo rosso.
È la preghiera iniziale a Maria che continua nelle trincee di fango.
Non vedetela come una favola o come un'estasi religiosa. Ci sono le storie umane dei tedeschi, scozzesi e francesi che arrivano ad incrociarsi con il Dolore e la Morte. 
Ma la bellezza dei canti Astro del Ciel e Adeste Fideles  risveglia nei cuori dei soldati il desiderio profondo di bene e di pace.
Un evento che accade inatteso e che fa decidere ai comandanti delle varie nazioni una tregua natalizia.
La celebrazione dell'Eucarestia riunisce le fazioni in guerra e riporta gli uomini alla loro vera origine, a ciò che li ha creati.  A Chi ci da la vita. E il canto finale dell'Ave Maria è una vera e propria invocazione sia musicale che cinematografica (eccezionale la carrellata sui volti dei soldati silenti che ascoltano).
I brutali combattenti ridiventano uomini.
Nel giorno del S.Natale i comandanti si pongono la domanda:

- Ha un senso seppellire i morti il giorno della nascita di Cristo?
- Si ha senso.

La venuta di Gesù ha intrinseca la sua morte che è per la Resurrezione dai nostri peccati.

Le truppe mangiano, bevono, giocano a carte insieme, fraternizzano. La seconda fede è quella calcistica e perciò ecco una bella partita di calcio tra le nazionali. Ma i tedeschi avevano sei giocatori di una squadretta chiamata Bayern (senza Guardiola) e pare abbiano stravinto.
Arriva poi il potere politico che rimette tutti in caccia e tutto a norma continuando la guerra come se nulla fosse accaduto. 
Potere anche ecclesiale con un vescovo che inneggia alla crociata contro i tedeschi, mentre il prete fedele ai suoi ragazzi che ha accompagnato in guerra (come farà anche don Carlo Gnocchi) si scandalizza alle elucubrazioni del porporato, si toglie la croce e se ne va. Un neo, anzi due, sopra le righe su cui Papa Francesco sta lavorando alacremente.

Buonissimi il soggetto, la sceneggiatura e regia, tutto di Christian Carion, non molto conosciuto, con pochi film nel suo carnet.

giovedì 24 dicembre 2015

sabato 19 dicembre 2015

UMORISMO 15 - Giacomo Poretti - Al Paradiso è meglio credere

Giacomo Poretti
Al Paradiso è meglio credere
Mondadori




Dopo il suo primo libro autobiografico, ha scritto un romanzo comico che fa pensare.
Giacomino Poretti ha le idee e le scrive, basta leggere gli interventi che vengono pubblicati su La Stampa e Avvenire.
Alla fine di essi mi resta un sorriso sulle labbra che non è fine a se stesso, anzi, ti trasporta in avanti, lascia il tarlo della domanda e riflessione.
Così come questo romanzo, dove racconta dal Paradiso di essersi finto prete.
Non aggiungo nulla, è un libro da leggere che ci solleva e rallegra. Da regalare.

mercoledì 16 dicembre 2015

Rubens - Adorazione dei pastori

Rubens - Adorazione dei pastori




Se alcuni presidi scolastici per non offendere i musulmani hanno deciso di non esporre i presepi, per fortuna il compagno Pisapia non ha bloccato la consueta esposizione di un quadro d'arte sacra a Palazzo Marino.
Quest'anno c'è una pala di tre metri per due di Paul Rubens, Adorazione dei pastori.
Il quadro mi è piaciuto, ha qualche influenza del Caravaggio e di Michelangelo. I pastori hanno delle gambe nerborute, la donna anziana ha un viso rugoso. La luce che viene da Gesù rischiara Maria, i pastori e gli angeli, come volesse rischiarare il mondo intero.
In disparte San Giuseppe contempla soddisfatto.

venerdì 11 dicembre 2015

Louis de Wohl UNA FIAMMA INESTINGUIBILE L'avventurosa vita di Sant'Agostino

Louis de Wohl 
UNA FIAMMA INESTINGUIBILE
L'avventurosa vita di Sant'Agostino
Bur






Ci hai creati per Te, e il nostro cuore non ha pace fino a che non riposa in Te.

Louis de Wohl ha scritto una trentina di libri, considerando che è morto a 58 anni e che non esisteva il computer per scrivere, ha lavorato come un forsennato. La maggior parte sono romanzi storici o biografici.
Questo ha come protagonista Sant'Agostino.
Vi è raccontata la sua vita, i suoi studi e la sua conversione al Cristianesimo. In primo piano anche la tenacia della madre Santa Monica, Sant'Ambrogio e gli amici che lo seguirono. 

Il Cristo non si lascia ignorare.

giovedì 10 dicembre 2015

IL SEGNO DEL TELECOMANDO Dallo sceneggiato alla fiction

Biagio Proietti - Maurizio Giannotti
IL SEGNO DEL TELECOMANDO
Dallo sceneggiato alla fiction
RaiEri




Ora si chiamano fiction, singole puntate, miniserie da due, da sei, Squadra Antimafia 1,2,3,4,5, etc., Cesaroni 1,etc...
La fiction che sbanca l'audience è il Commissario Montalbano, che fa dati eccellenti anche con le repliche.
Un tempo, non si chiamavano fiscion ma sceneggiati. Avevamo la TV in bianco e nero e il telecomando lo sognavamo.
In questo libro si ripercorre l'evoluzione dallo sceneggiato alla fiction attuale.
Delitto e castigo, I Fratelli Karamazov, L'Idiota, Umiliati e offesi, tutti girati in interni, teatrali, ma fedelissimi al testo originale con attori straordinari.
Poi il Tenente Sheridan, Maigret, Padre Brown, Nero Wolf, I ragazzi di padre Tobia, il giornalino di Gianburrasca.
Questo solo per citarne alcuni.
Chiaro che tutto è ormai cambiato, resistono le fiction religiose, ma nonostante l'elevato qualità tecnologica le interpretazioni e le caratterizzazioni degli attori hanno perso di smalto.

giovedì 3 dicembre 2015

Maurizio De Giovanni CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

Maurizio De Giovanni
CUCCIOLI
PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE
Einaudi



Il titolo è premessa del romanzo. I cuccioli sono due, una bimba è un cagnetto.
La prima abbandonata appena nata e il secondo scomparso.
Protagonisti del libro l'irascibile Hulk e  il Serpico de noartri.
La bimba è quasi morta e si scopre che la mamma ucraina è stata assassinata.
I cani vengono rapiti per essere dati in pasto a tigri feroci come spettacolo estremo per danarosi.
Tutto verrà risolto dai pulotti "bastardi" del commissariato di Pizzofalcone.
Il Cinese è ai margini dell'inchiesta, preso dagli affari di cuore, la Mammina angosciata per il figlio autistico, l'agente lesbica non riesce più a stare con mamma e papà e a nascondere la propria omosessualità.
Le caratterizzazioni dei personaggi sono consolidate, la trama lascia a desiderare.
Uno specchio scontato della società.