giovedì 1 dicembre 2011

IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL WEEKEND pt.3 - (www.ilsussidiario.net)


Non parto da Fiorello ma da Checco Zalone, il 23, il 24 il 28 e il 29 novembre, è stato registrato lo spettacolo Resto Umile World Show. Verranno prodotte due puntate in onda il 2 e 9 dicembre per Canale 5. Saranno due venerdì e a parte il Milan in posticipo nella prima serata, non vi sarà una grande concorrenza. Anche Zalone ha la capacità e la simpatia per attrarre i telespettatori, forse non la maturità artistica di Fiore, meglio perciò escludere la diretta tv, ma si sperano comunque dei buoni risultati.
Sarà il primo one man show targato Mediaset, per ora solo due puntate, ma poi si vedrà. Appare sicuro un altro appuntamento a marzo per quattro o cinque puntate con il resuscitato Panariello sempre per l’ammiraglia del Biscione.
Sicuramente il sorriso allevia i malanni visto che verrà chiuso anzitempo per tagli e risparmi Domenica Cinque della Panicucci e Brachino.

Questa volta voglio essere meno tranchet del solito. Rosario Fiorello aveva pensato ad un calo fisiologico degli ascolti della terza puntata. Forse più per scaramanzia, ma i risultati sono stati ottimi 11.700.000 telespettatori con il 43,18% di share. Audience maggiore rispetto alla seconda puntata ma con 457.000 teste in meno. Da leccarsi i baffi e baciarsi i gomiti.
Il Grande Fratello ha visto il suo giorno più nero con il 14,84% e 3.500.000 spettatori.

La scaletta è stata la solita: monologhi, canzoni, duetti, battute, ospiti. Niente di nuovo come struttura del programma, che spaziava per catturare tutte le fasce d’età.

Potete comunque chiudere gli occhi, od oscurare la tv. È un varietà anche radiofonico, non a caso in radio c’è Marco Baldini. Amico da sempre, suo sodale e autore da diversi anni, accompagna il nostro con battute e domande da vera spalla per il comico Fiorello.
Avete notato le telepromozioni? A differenza della maggior parte dei conduttori big, Fiore non interpreta nessun messaggio promozionale. Provate a pensare invece a Scotti, alla Clerici, a Conti, a Bonolis. Questo è un vanto per il conduttore siciliano nato nei Clubmed.
Sicuramente fa capire che non è avido di quattrini e che è concentrato esclusivamente sul programma. Si diverte, basta vedere il duetto con Ariso/Morgano, le battute con i personaggi del parterre e con il maestro Cremonesi.

Un’altra cosa che mi ha colpito in queste tre puntate è stato l’atteggiamento di Fiore. È vero che è lui il mattatore, ma fa sentire unici e indispensabili i suoi ospiti. Riesce a valorizzare le doti di tutti, dalla voce dei cantanti, vedi Elisa, al nuovo talento Mimmo Foresta.
È lui al centro della scena ma diventa piccolo quando è con i collaboratori.
Riesce anche ad essere positivo e scherzoso quando non va il microfono.
È sicuramente una dote, e ciò lo rende forte ma non spocchioso.
L’invito al fratello Beppe Fiorello poteva sembrare una forma di nepotismo, invece è stato un siparietto gaudente in cui non è stato pubblicizzaa la fiction Sarò sempre tuo padre che lo vede protagonista.

L’unica nota dolente è Porta a Porta a seguire l’one man show, che in termini di audience è andato bene, ma ha fatto vedere ancora una volta il limite di Vespa, come per il plastico di Cogne, ha tentato di vampirizzare per la seconda volta anche Fiorello.