venerdì 29 aprile 2016

YELLOW BOOK - Le MONTAGNE GHIACCIATE di KOLYMA



Le  MONTAGNE  GHIACCIATE  di  KOLYMA
LIONEL  DAVIDSON
MONDADORI

Il libro è un thriller di spionaggio editato nel 1994 ed ora stampato da Mondadori. Due parole sull’autore: sommergibilista, giornalista, scrittore, apprezzato da Graham Greene, una scrittura simile a Ian Fleming.
Il protagonista della spy è uno studioso americano, arruolato dalla CIA per scoprire un segreto tra i ghiacci della sperduta Kolyma.
La prima parte del romanzo è abbastanza lenta ma poi si movimenta. Il nostro eroe parte da infiltrato come marinaio ed arriva fino alla base russa segreta dove si svolgono esperimenti segreti.
C’è anche una storia d’amore che si dipanerà per metà del libro. La spia scopre i segreti, ruba i dischetti e tenta una fuga rocambolesca.

Il finale non è da svelare, come il segreto custodito nella Kolyma. 

lunedì 25 aprile 2016

San Giuseppe il Misericordioso


Dopo San Pietro, San Giuseppe il Misericordioso. Pedro Sarubbi porta in scena un altro grande santo, il padre di Gesù.
Come per Pietro, Giuseppe è rappresentato in un monologo teatrale di 50 minuti. A dire il vero Sarubbi lo vedevo, sotto l'aspetto figurato, azzeccatissimo per la figura del primo padre della Chiesa: grosso, barbuto, virile. San Giuseppe me lo immagino magro, ma non nervoso, pacifico e silenzioso, non certo la figura di Pedro.
Eppure la sua caratterizzazione di Giuseppe è profonda e semplice, come lo era il padre di Gesù.
Sarubbi elargisce il suo monologo teatrale con un fervore ed un emozione che lo vede immedesimato con la figura di San Giuseppe.

Certo le battute da ridere ci sono, fan parte dell'attore malinconico Sarubbi, ma celano la profonda intimità che Pedro ha scoperto con il falegname di Nazareth. 

mercoledì 20 aprile 2016

La Cripta del Santo Sepolcro a Milano







È nel cuore di Milano, vicino alla Borsa e dietro la Pinacoteca Ambrosiana, posta sotto la chiesa del Santo Sepolcro. È stata restaurata e riaperta dopo 50 anni. Nel  1030 fu eretta sull’antico foro romano una chiesa che consacrata alla Santissima Trinità. La sua storia millenaria si sovrappone con quella delle crociate. Dopo la riconquista di Gerusalemme  nel 1100, venne dedicata al Santo Sepolcro e nella parte  sotterranea venne esposta una copia del sepolcro di Cristo, dentro cui venne posta della terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme e altre reliquie provenienti dai luoghi santi.
san Carlo Borromeo scelse  la cripta   come luogo di preghiera personale, dove si recava tutti i mercoledì e venerdì pomeriggio. San Carlo Borromeo la definì    “palestra dello Spirito Santo” e spesso vi andava di notte ad adorare il sepolcro di  Cristo. Dopo che fu dichiarato santo fu posta una statua in terracotta  di San Carlo inginocchiato davanti al sarcofago.

Nella chiesa sopra la Cripta vi sono due cappelle con la riproduzione di statue in legno dell’Ultima Cena e della Flagellazione di Gesù.











lunedì 18 aprile 2016

YELLOW BOOK - Robert Crais - COUNTDOWN

Robert Crais
COUNTDOWN
Mondadori  -  2008





Un bel  thriller questo, un romanzo di Robert  Crais che si stacca dalla saga di Elvis Cole e Joe Pike.                      
Un libro positivo, che tratta di redenzione.
Il  protagonista esce dal carcere dopo aver scontato 15 anni per diverse rapine. Non utilizzava armi, si presentava ad una cassa della banca ed  esclamava a voce bassa “Questa è una rapina”, si faceva consegnare i dollari ed usciva. Al massimo stava in banca due minuti. L’ultimo tentativo di furto gli era stato fatale, un cliente aveva avuto un infarto  e il nostro rapinatore l’aveva salvato con il massaggio cardiaco.    La permanenza in banca era stata di otto/dieci minuti ed era stato catturato. Venne soprannominato il ladro gentiluomo.
Il giorno della sua uscita dal carcere gli comunicano che il figlio era stato ucciso. Aveva 25 anni, sposato, lui non lo vedeva da quando aveva otto anni, ma aveva abbandonato la famiglia ancora prima.
Va alla ricerca delle proprie origini e scopre che la ex moglie è morta di malattia da alcuni anni, mentre il figlio era diventato poliziotto ed ambiva al distintivo di detective.
Era stato assassinato con altri tre colleghi che pare svolgessero un’inchiesta personale per recuperare  16 milioni di dollari.

Ma niente è come appare e il nostro comincia a indagare insieme all’agente FBI che l’aveva arrestato.

venerdì 15 aprile 2016

Caravaggio a Roma

Se andate a Roma fate tappa nella chiesa di  S. Luigi dei Francesi per il trittico su San Matteo di Caravaggio 



Andate anche in San Luigi dei Francesi dove vi è la bellissima Madonna dei Pellegrini






mercoledì 13 aprile 2016

Saverio Gaeta IL VEGGENTE il segreto delle Tre Fontane

Saverio Gaeta
IL VEGGENTE
il segreto delle Tre Fontane
Salani Editore





Bruno Cornacchiola ne ha combinate di tutti colori, prima in Spagna con i falangisti, poi comunista, battista, pastore avventista con l'idea di uccidere il Papa. Il 12 aprile del 1947 insieme ai suoi tre figli ebbe la prima visone della Madonna, detta Vergine della Rivelazione. Il più piccolo, interrogato da una commissione vaticana alla domanda se la donna apparsa era simile alla statua che era nella stanza disse:
Non era na statua era de ciccia.
Bruno Cornacchiola ebbe una sessantina di messaggi e profezie fino al 2001 quando morì.
Sogni e visioni che anticiparono fatti drammatici: la tragedia del Grande Torino a Superga nel 1949, l'elezione di Paolo VI nel 1963, la guerra del Yom Kippur nel 1973, il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro nel 1978, l'elezione di Albino Luciani e GiovanniPaolo II, il ferimento di Wojtyla, la catastrofe di Chernobyl, e Torri Gemelle ed altri ancora.
Scrisse e conservò una copia del diari ed ora questo libro ne da testimonianza.
C'è una continuità con Fatima e i messaggi a Lucia ed anche con le apparizioni a La Salette.
Certo questo non può che essere opera del Divino, ma leggendo il libro si scopre la grande fede di BC che guardava, come diceva lui, ai tre Punti bianchi: Eucarestia, Immacolata e Papa. 
Era un uomo che ha vissuto del suo lavoro di tranviere, veniva chiamato in giro per l'Italia a raccontare la sua testimonianza, spesso mettendoci i soldi di tasca propria.
Tralascio una profezia terribile non ancora avveratasi, non per lasciare suspense nel lettore, ma per concentrarci e prendere coscienza che questi fatti accaduti a BC siano per avvicinarci sempre più a Gesù.

lunedì 11 aprile 2016

GRAFFITI - UMILTA'



L' UMILTA' NON E' COSA PER TUTTI !

venerdì 8 aprile 2016

ROCKY II e GESU'








Causa infermità sono stato costretto a stare fermo e, sabato pomeriggio, ho rivisto in tv il film Rocky II. Mi ricordavo la trama, la rivincita tra Apollo Creed e Rocky con quest'ultimo che prendendole di santa ragione, resta stoicamente in piedi e, nell'ultima ripresa, mette al tappeto il campione dei massimi.

Molte scene si erano cancellate nella mia memoria e sono rimasto strabiliato nel vederle, forse perché allora erano gesti normali, mentre ora sono eccezioni.

Ecco le scene.

La moglie di Rocky partorisce prematuramente il suo bambino, ha un'emorragia ed entra in coma. Rocky va nella cappella dell'ospedale e prega e  si ferma lì per tutta la notte. La moglie si risveglia e quando il cognato vuol brindare per lo scampato pericolo, Rocky chiede invece di ringraziare il Signore.

Prima di andare al match, Rocky si ferma dal parroco, don Salvatore, chiedendogli una benedizione.

I due pugili sono negli spogliatoi, mentre  Apollo viene caricato psicologicamente dal suo secondo, Rocky è inginocchiato con i guantoni uniti appoggiati al lavandino e prega.

Come dicevo sopra, queste scene non le rammentavo e quando ho visto il film alla sua uscita, non mi avevano particolarmente colpito.
Il film e del 1979, una vita fa.
La sceneggiatura  è  di Stallone, la regia (la sua prima) anche.
Non voglio mettere nessuna etichetta  di film cristiano a Rocky, e questo vale anche per Stallone.
Sta di fatto che ora mai e poi mai vedremo al cinema qualcosa di simile che rimandi al fatto cristiano. Potremmo considerare le scene citate sopra scene di un film d'essai.

mercoledì 6 aprile 2016

Santa Maria presso San Satiro a Milano



Se non l'avete mai visitata, andateci. È una piccola chiesa all'inizio di via Torino a Milano, vicino perciò al Duomo. È detta San Satiro ma in realtà è la chiesa di Santa Maria presso San Satiro.
Ha una peculiarità, il coro dietro all'altare.
A prima vista sembrerebbe un coro con una profondità di circa 10 metri, invece è solamente di un metro. È un coro finto, il Bramante avendo poco spazio pensò  di dipingerlo in prospettiva mettendo in rilievo i capitelli. L'impressione hai nostri occhi è di vedere un coro grande, ma è dunque un illusione prospettica rivoluzionaria ai tempi della sua costruzione.
 Bramante il genio.

domenica 3 aprile 2016

La FLAGELLAZIONE di CRISTO - CARAVAGGIO


 Quest'opera dipinta da Caravaggio nel suo soggiorno napoletano dopo essere fuggito da Roma, accusato di omicidio è in mostra nella Reggia di Monza.
Colpisce le dimensioni del quadro, come anche altri dipinti del pittore lombardo. 
I personaggi sono più grandi delle persone reali e questo li rende visibilmente più carnali.
La luce inonda Cristo messo al centro della scena, con gli occhi chiusi in un atteggiamento fisico mansueto.
Ha già la corona di spine sulla testa, cosa che nei Vangeli avviene dopo la flagellazione.
Gli aguzzini sono nerboruti, muscolosi, hanno l'aria dei duri.
Non vi è sangue sul corpo di Gesù, ma il dipinto esprime la violenza e la brutalità che da lì a breve accadrà, un preludio che guardando i corpi tesi e i volti degli aguzzini già esprime ciò che a breve accadrà.
La luce inonda Gesù che ha il capo chino sulla sua sinistra, ha ancora il suo corpo integro e sgargiante, come un agnello che val al macello.
Forse per questo Caravaggio, come segno di violenza subita gli ha già posto sul capo la corona di spine, e le due gocce di sangue che si notano a sinistra sulla fronte di Gesù sono come il simbolo di ciò che a breve avverrà. Un ultimo pensiero mi sovviene, forse il pittore non ha voluto dipingere il corpo di Cristo sanguinolento e flagellato perchè nel farlo si poteva sentire lui stesso uno degli aguzzini.








venerdì 1 aprile 2016

BOSCH in tv





Le serie televisive con soggetto il crime sono quelle più viste in TV, pensate a C.S.I., LAW & ORDER, COLD CASE, etc., che sono longeve.
Finalmente in Italia è arrivata su Premium Mediaset la serie BOSCH tratta dai romanzi di Michael Connelly con protagonista il detective Henry Bosch.
La serie è andata in onda negli USA nel 2014, qui da noi arriva dopo due anni. La prima stagione comprende 10 episodi, ma è già in corso la seconda.
L'autore della saga, MC, qui in veste di produttore esecutivo e di sceneggiatore, ha reso essenziale la figura di Bosch, facendola trasversale su diversi romanzi.
Si parte con il processo a Hyeronimus Bosch indiziato per aver ucciso un  sospettato e la trama si interseca con due casi di omicidio, un serial killer e il ritrovamento di uno scheletro di ragazzino sotterrato vent'anni  prima.
Si scopre che HB era figlio di una prostituta, uccisa barbaramente senza che il caso fosse approfondito. Il detective ha un suo senso della giustizia e della legge, che travalica le regole, viaggia sempre sul filo del rasoio. Vive in un appartamento sulle colline che dominano il paesaggio di Los Angeles. È solo, ha una ex moglie è una figlia quindicenne che vivono a Las Vegas. Vive per  il lavoro, i casi che affronta sono la sua vita.
La scelta dell'attore è azzeccata, non un fisicone, uno normale, interpretato da Titus Welliver, capelli sale e pepe con basette bianche, volto abbronzato in cui spiccano i suoi occhi azzurri. Molti i primi piani su di lui quando pensa o ha dei dubbi. La sua è una caratterizzazione azzeccata, trasuda il suo desiderio di giustizia.
Nel prologo della seconda  puntata chiede al dottore della scientifica come riesce a restare equilibrato esaminando così tanti cadaveri.
Lui gli risponde che è la fede a sostenerlo.
HB afferma che lui non ha fede. Più avanti gli dirà che anch'egli ha una fede che lo sostiene, il senso di missione in nome della giustizia.