lunedì 27 maggio 2019

Patrizio Peci - IO, L'INFAME





Patrizio Peci
IO, L'INFAME
Sperling & Kupler - 2008



Mi sono imbattuto in questo libro per caso e l'ho letto in due sere. È una edizione nuova del libro uscito nel 1983 con premessa è prefazione di Luca Telese e Giordano Bruno Guerri.
L'infame è Patrizio Peci, primo brigatista rosso a pentirsi e a collaborare con il generale Dalla Chiesa. Inizierà così la disfatta delle BR.
Peci racconta in prima persona la sua vita e carriera nel terrorismo, il passaggio da fiancheggiatore irregolare a clandestino a capo colonna a Torino. 
Parla delle strategie, dei pedinamenti, degli azzoppamenti, degli atti terroristici contro la Fiat. Tutto vissuto in un mondo fatto di rapporti unici con gli altri terroristi in clandestinità, con una ideologia esasperata e assoluta che controllava interamente l'esperienza di ciascuno dai soldi agli amori, agli aborti. 
Un'esistenza fuori dalla realtà e dalla società civile che non aveva nessuna intenzione che una rivoluzione armata sovvertisse lo stato democratico. Ma allora i brigatisti, chiusi nella loro ottusità non arrivarono a capirlo. Appunto, fuori dalla realtà e dal mondo.
Peci se ne accorse appena uscì di galera guardando le famigliole che passeggiavano sul lungo mare dopo aver scontato solo tre anni per effetto della sua collaborazione con le forze dell'ordine. 
Non uccise nessuno ma azzoppò molte persone. I racconti sono crudi e veritieri.
Per ritorsione le BR rapirono, torturarono e uccisero il fratello Roberto.
Una vita segnata dal dolore fatto ad altri, a se stesso e ai suoi cari.
Un uomo che ha riconosciuto i suoi errori ed orrori.