LA SAPIENZA DI UN POVERO
Eloi Leclerc
Biblioteca Francescana
L’autore è un frate cappuccino francese nato nel 1921,
entrato a 18 anni come novizio, nel 1944 viene rinchiuso nel lager tedesco di
Buchenwald.
È un libricino breve, semplice ma intenso e denso che
riassume il carisma di San Francesco. Potrebbe sembrare un romanzo, ci sono alcuni
fatti della vita del Santo, la sua tristezza, la divisione all’interno dell’Ordine,
l’incontro con S. Chiara, un frate “ribelle”, un miracolo, la natura. Ma più che un breve racconto vi è la summa del
pensiero di San Francesco, attuale anche per me oggi.
Alcuni spunti.
“Dio esiste ed è tutto”
“Non stavano Dio da una parte e la realtà dall’altra. Dio
stesso era reale nel cuore delle cose reali” “Il Signore ha avuto pietà di me e
mi ha rivelato che la più alta attività dell’uomo e la sua maturità consistono anziché
nella ricerca di un ideale, per quanto nobile e santo, nell’accettare con gioia
la realtà, tutta la realtà”
“Egli aveva creduto che gli sarebbe bastato fare questo o
quello per entrare nelle grazie di Dio. Ma è lui che Dio vuole. L’uomo non può
salvarsi per mezzo delle proprie opere, per quanto buone esse siano. Egli deve
diventare l’opera di Dio”
“Non è lottando che supererai la prova. La supererai
solamente pregando. L’uomo che adora Dio riconosce che Lui solo è Onnipotente. Lo
riconosce e lo accetta con tutto il suo cuore . egli si compiace che Dio sia
Dio. Gli basta che Dio esista. E questa certezza lo rende libero”
“Se noi
sapessimo adorare nulla potrebbe più turbarci. Se sapessimo pregare
percorreremmo la terra con la tranquilla sicurezza dei grandi fiumi”