sabato 23 ottobre 2010

Rolando Rivi - 2

















Rolando Rivi
un ragazzo per Gesù

Paolo Risso
Edizioni del Noce

Rolando Rivi
seminarista martire

Emilio Bonicelli
Shalom

Sono due libricini che rievocano la breve vita del martire seminarista Rolando Rivi torturato ed ucciso barbaramente all’età di quattordici anni dai partigiani comunisti nel 1945 nel triste triangolo della morte in Emilia Romagna.
Un ragazzo incollato a Gesù che Rolando chiamava “Il mio Amico”. Un martire come san Tarcisio e san Pancrazio, giovinetti come lui. Si ostinava anche a casa a indossare l’abito talare, perché si sentiva appartenere al Suo Amico Gesù e questo fu la sua condanna a morte.
Nel clima di odio e ideologia del 1945 fu martirizzato brutalmente.
Come nei primi secoli e come ancora adesso nel mondo, i cristiani martiri sono il segno della vittoria del bene sul male. Non è un caso che poi accadano i Miracoli.
È in corso la causa di beatificazione del martire giovinetto.


Il sangue e l’amore
Emilio Bonicelli
Jaca Book

Questo è un romanzo in cui l’autore, affermato giornalista de Il Sole 24 Ore, rievoca la storia del martire seminarista, alternando il racconto di una bimba italiana, ammalata di leucemia, miracolata da Rolando Rivi. Nella realtà è un ragazzino inglese, la cui famiglia è anglicana. Anche l’autore è stato ammalato di leucemia.

mercoledì 20 ottobre 2010

Book da leggere


Kristin figlia di Lavrans
di Undset Sigrid
BUR







Un grande affresco del Medioevo scandinavo, siamo nella Norvegia del XIV secolo.
E' narrata la vita di Kristin, ragazza che promessa sposa ad un nobile s’innamora invece di un altro con cui si sposerà incinta contro il volere del padre. Avrà figli, vivrà lutti, tradimenti, solitudine, sempre cercando la misericordia e la contemporaneità di Gesù Cristo vivo e presente.
All’autrice fu assegnato il Nobel per la letteratura nel 1928.
Un libro che non può mancare.

lunedì 18 ottobre 2010

Grande Fratello 11 (clicca e leggi tutto l'articolo)


GRANDE FRATELLO 11/ Oggi la prima puntata del reality che “inganna” e non lascia traccia

Dopo il successo della decima edizione, Il Grande Fratello parte con l’undicesima, e rincuorati dagli ascolti a Canale 5 hanno deciso di tenerlo in palinsesto per 20 settimane. Pare che il troppo non stroppi, cioè il programma non è logoro, anzi è più vivo che mai. Ergo, ci puntano molto.

Alcuni lo ritengono trash, altri (vd. Aldo Grasso) moderno, cioè specchio e lente d’ingrandimento del nostro paese per usi, costumi, cultura, educazione. Io aggiungo però che il mezzo televisivo ha la capacità di rendere barbaro e volgare qualsiasi evento, indipendentemente dai protagonisti.

(continua)

mercoledì 13 ottobre 2010

Sant'Oro


Se alle scuole elementari rispondi con una parolaccia alla maestra vengono chiamati i genitori. Alle medie viene fatta una nota negativa di condotta. Alle scuole superiori si viene cacciati dall'aula e poi sospesi per uno o due giorni. Se giocando a pallone dici un vaffa... all'arbitro federale (poniamo che stai giocando nel torneo estivo più sgrauso d'Italia, non dico in serie C), vieni espulso. Se lo fai sul lavoro, rischi diverse cose: dalla lettera di richiamo allo schiaffone dell'interlocutore.
Se in televisione dove lavori(che ritieni il tinello di casa tua), perlopiù in diretta e davanti a milioni di persone, mandi un vaffa... al direttore generale, e vieni poi sospeso per dieci giorni, è un ATTENTATO alla televisione e tutta la sinistra insorge.
Il luogo è la RAI, il personaggio è Sant'Oro, che agirà con tutti i mezzi per tutelarsi contro l'azienda.
Il primo martire della storia è Santo Stefano, quello della tv è ormai da tempo Sant'Oro.
Conclusioni:
1- smettiamola di dargli corda
2- meno se ne parla e meglio è
3- sapete come finirà? Che cercherà di aumentare i suoi lauti guadagni annuali (662.000 euri) e forse ci riuscirà.
Ma ricordatevi che non è tutto ...Oro ciò che luccica, ed i martiri ultimamente sono i cristiani pachistani.

domenica 10 ottobre 2010

Book da leggere


Par Lagerkvist
Mariamne
Iperborea



L’autore è stato premio Nobel nel 1951 ed è famoso per Barabba.
In questo romanzo si narra la storia del malvagio re Erode che incontrò Mariamne e se ne innamorò e “niente dal quel momento sarà come prima”.
Mariamne è il simbolo della purezza. Accetta di sposare il re, sacrificandosi per il bene.
Qui entra in gioco la libertà, ma niente smuoverà il tiranno.
Arriveranno poi i Magi e la cometa, ma il re guarderà il cielo stellato e vedrà solo desolazione.

venerdì 8 ottobre 2010

ANNOZERO/ La nuova linfa di Santoro arriva da destra: e che manna la perquisizione a Il Giornale!


ANNOZERO/ La nuova linfa di Santoro arriva da destra: e che manna la perquisizione a Il Giornale!
Così mentre il grande Maestro Yoda è in un viaggio intergalattico, mi tocca stà sola: vedere e recensire Azzozero.

Non ho stima di Sant’Oro, un giornalista che sopravvive a tutte le stagioni a suon di 662.000 euri annuali (lordi però!) ergendosi a martire della libertà di stampa, aizzando in maniera populista le folle di operai. Il suo grandeur viene sfoggiato nel solito pistolotto dell’anteprima in cui lancia i suoi messaggi mafiosi parlando di Freccero, e dei poveri Travaglio e Vauro senza contratto. Tirando una sciabolata ai compagni che ormai sono in letargo da tempo.

continua su www.ilsussidiario.net