venerdì 30 maggio 2014

Jo Nesbo - IL PIPISTRELLO



Jo Nesbo
IL PIPISTRELLO
Einaudi

La casa editrice dello struzzo ha editato il primo libro della saga di Harry Hole, scritto da Nesbo.
Pare che l'autore non volesse che i primi due episodi con protagonista l'ispettore norvegese venissero tradotti. Non aveva tutti i torti, ma probabilmente  i piccioli sono i piccioli.

La scrittura è acerba come HH in trasferta in Australia. Ci sono alcuni colpi di scena che lasciano intravvedere che i prossimi episodi saranno sicuramente migliori. Troppi bla-bla sugli aborigeni e le storie australiane. 

mercoledì 28 maggio 2014

Pierre Lemaitre - LAVORO A MANO ARMATA


Pierre Lemaitre
LAVORO A MANO ARMATA
Fazi



Un libro avvincente, un noir bisogna leggere fino in fondo.
Alain, il protagonista, parla in prima persona. Ha 57  anni, una bella moglie, Nicole, che lo ama e due figlie ormai adulte fuori casa.
È depresso a causa della perdita del proprio lavoro. Disoccupato da ormai quattro, è costretto a lavorare poche ore al sorger del sole sotto il controllo di un caporione turco. Un giorno questi gli rifila un calcio nel sedere e in Alain scatta una reazione d'orgoglio: colpisce con una testata il malcapitato. Viene licenziato.
Contemporaneamente una società di selezione del personale lo contatta e dopo un primo approccio lo seleziona per la prova finale:  un gioco di ruolo, un finto sequestro di persone.
La prima parte è forse un po' noiosa, ma mette bene in evidenza chi è Alain, cosa lo costituisce, le aspirazioni, la depressione e il suo desiderio di trovare un lavoro.

Nella seconda parte, non è più Alain che parla ma è Fontana, un esperto ex militare che ha il compito di organizzare la messa in scena del finto sequestro. Si stupisce della reazione di Alain che ad un certo punto diventa un vero sequestratore, con tanto di feriti ed intervento delle squadre speciali della polizia parigina.

Alain ritorna a raccontare in prima persona i sedici mesi trascorsi in prigione ed il processo.
Cosa succederà?
Dita rotte, una figlia avvocato che si prodiga per lui, la moglie che pian piano si.....
Colpi di scena a raffica.
Alcuni telefonati o inverosimili, ma il risultato generale della narrazione è avvincente.

Rammarico: Alain e un uomo che pensa solo al proprio bene in termini puramente materiali. Alla fine vincerà, ma anche chi lo ama e lo ha accompagnato lo lascerà andare per la sua strada.
Vincente, ma perdente.

venerdì 23 maggio 2014

Luigi Bisignani - IL DIRETTORE



Luigi Bisignani
IL DIRETTORE - Un romanzo sul potere
Chiarelettere
 



Se con il libro precedente L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI POTENTI, ha raccontato un pezzo di storia italiana, ma ha svelato pochi misteri, qui pare che Bisignani abbia voluto invece togliersi dei sassolini dalle scarpe.
Il giornale è il Corsera, il direttore è De Bortoli, il presidente è Bazoli. Il quotidiano di ex via Solferino ha dato evidenza alle vicende della P4 ed al coinvolgimento di Bisignani. E lui se la è legata al dito tanto da farci un romanzo verosimile.
Intreccio della stampa con la finanza, con la politica, con la magistratura, intercettazioni telefoniche usate come acqua corrente. Tutte situazioni attuali che colgono il centro della questione: il potere utilizza tutti modi, ortodossi o no per perseguire i propri fini.

La figura del giornalista sfigato e contro l'establishment  è abbastanza debole, come appare ormai abituale l'intervento dei servizi segreti. Questi sono sempre tirati in ballo.
 Come d'altronde il Vaticano e la sua banca.
Non poteva mancare la bella agente per la storia d'amore.

Domande:
Bisignani nel libro chi è ?
Nella vignetta del proscenio i due a pranzo sarebbero Bazoli e De Bortoli.
Il primo mi ricorda un mix tra Federico Zeri e Montanelli,  il secondo è sputato Antonio Polito. Diventerà lui il nuovo direttore del Corsera?

mercoledì 21 maggio 2014

UMORISMO 6 - Non muoio neanche se mi ammazzano. Volume 2

Nazareno Giusti
Non muoio neanche se mi ammazzano
Vita di Giovannino Guareschi
Volume 2
Hazard Edizioni



Questo secondo volume a fumetti fotografa e narra alcune scene della vita di Giovannino.
L’amicizia con Indro Montanelli e l’iniziale interpretazione nella veste di Peppone nel primo film della saga.

Il Cristo parlante che per Giovannino "... è il metro con cui rapportarsi mentre si viaggia"
L’amicizia con Cesare Zavattini ed Enzo Biagi.
"Libertà è dovunque vive un uomo che si sente libero". Questa frase l’ha scritta nei 13 mesi di prigione scontati per l’articolo diffamatorio contro il Presidente della Repubblica.
San Papa Giovanni XXIII e l’idea di far scrivere a Giovannino un catechismo.
La morte.

lunedì 19 maggio 2014

Vittorio Feltri con Stefano Lorenzetto - BUONI E CATTIVI



Vittorio Feltri con Stefano Lorenzetto                                                                                                      BUONI E CATTIVI                                                                                                                                 Marsilio


I più anziani si ricorderanno che a scuola la maestra scriveva alla lavagna i buoni e i cattivi della classe. Talvolta il compito veniva affidato a qualche alunno, che così sfogava la sua antipatia con taluni compagni.         
Vittorio Feltri è geniale, ha creato e ravvivato giornali pressoché scaduti. Una carriera alla grande.
Con la sua vivacità e con la sua consueta schiettezza fa un vero e proprio pagellone dei personaggi dalla A alla Z che ha incontrato nella sua vita. Chiaramente la stragrande maggioranza di essi sono personaggi pubblici: politici, imprenditori.       
Molti di essi sono stati oppure lo sono attualmente, potenti o ricchi oppure influenti.
Certo che dare il voto ai defunti non è di buon gusto, un detto dice che dei morti bisogna parlar sempre bene, ma Feltri il Vittorioso, non ha mai peli sulla lingua, e questo  è un suo punto di forza.

Nel dare il voto al direttore di Avvenire, Boffo, però non spiega ciò che è successo veramente, e qui poteva essere meno criptico.  
Libro godibile sotto l'ombrellone, come la Gazzetta rosea.                                                     

venerdì 16 maggio 2014

Sigrid Undset - VITA DI SANT'HALVARD



Sigrid Undset
VITA DI  SANT'HALVARD
Solfanelli




"Non martire nel vero senso della parola, Halvard... muore per qualcosa di fondamentale della propria fede cristiana... per aver preso Dio alla lettera"

L'autrice è premio Nobel della letteratura nel 1927 con il voluminoso "Kristin figlia di Lavrans".
Un romanzo cattolico, ambientato nel medioevo norvegese. Un librone in certi momenti avvincente ed in altri noioso, non certo con i ritmi narrativi odierni. Sicuramente bisogna calarsi nel periodo in cui la Undset  ha vissuto e nella sua tradizione norvegese senza voler a tutti i costi pretendere che traspaiano valori etici dogmatici. Anche se il male, la sua condanna e il perdono emergono come elementi fondamentali. Così pure la vendetta, antropoligicamente intrinseca alla storia del popolo del Nord, nonostante la conversione al Cristianesimo.
E la parola Misoricordia, non esce quasi mai nella lettura del libro.
Se pensiamo che però  a Dario Fo è stato assegnato lo stesso premio, w la Undset ed il suo volumone per tutta la vita.

Vita di sant'Halvard  è un libro breve, e a detta della stessa autrice non ha una scrittura brillante.
È la storia un po' romanzata del santo patrono della Norvegia. Da leggere, almeno si potrà conoscere uno dei Santi che hanno costruito la Chiesa sulla terra.

mercoledì 14 maggio 2014

Agente Kasper - Supernotes



Agente Kasper
SUPERNOTES
Luigi Carletti 
Mondadori


Un libro che ha scalato le classifiche, ma che è  sicuramente sopravvalutato. Le bufale di solito vendono. È la storia recente della vita di un uomo avventuroso, infiltrato prima come agente dei Ros nel narcotraffico internazionale e poi come agente segreto in Cambogia. Si occupa di SUPERNOTES. Ma che sono? In due parole. In Corea del Nord vengono stampati milioni, forse miliardi di dollari, veri. Si utilizza carta, inchiostro, macchinari  originali. Ma non è la zecca degli Usa. I dollari finiscono per essere utilizzati per acquistare di tutto e di più, armi, droga, aerei, etc. E gli Usa, acerrimi nemici del governo della Corea del Nord, cosa dicono? Pare proprio nulla, anzi sembra che una vi sia una falange deviata della CIA che sovrintenda le operazioni. A che scopo? Per utilizzare i dollari, finti ma veri, per azioni sporche e non ufficiali. Una CIA nella CIA, un po' come ne I TRE GIORNI DEL CONDOR. Il nostro eroe, l'agente Kasper, proprietario di un locale in Cambogia, inizia le sue ricerche, ma viene arrestato e portato in un campo di concentramento cambogiano. In Italia pare che nessun organo governativo si pigli la questione a cuore. Kasper è un fantasma per la Farnesina. Spunta la CIA, quella cattiva che non lo vuole tra i piedi, ed un addetto dell'ambasciata francese. Dopo 373 giorni di prigionia da paura viene liberato, apparentemente senza motivo. Romanzato, telefonato, in alcuni momenti approssimativo. Ma  sarà tutto vero? Epurandolo dei contorni a fronzoli, la domanda  si pone: ma i SUPERNOTERS esistono veramente?