lunedì 12 dicembre 2011

RESTO UMILE WORLD SHOW – pt.2 (vai a: ilsussidiario.net)


RESTO UMILE WORLD SHOW –
Dopo il commento a caldo sulla prima puntata del nuovo spettacolo di Checco Zalone, Resto Umile World Show, versione televisiva del tour teatrale del comico pugliese, il nostro commentatore televisivo (e non solo) Gianni Foresti torna a parlarci del one man show di Luca Medici, dopo una seconda puntata che sembra aver deluso le aspettative create dalla precedente.
Il “miracolo” Fiorello de Il più grande spettacolo dopo il weekend è destinato a non ripetersi? A Foresti – e ai nostri lettori – l’ardua sentenza…

L’ho incensato troppo presto. Se nella prima puntata l’ho messo sugli allori, per la seconda lo devo mettere non sul rogo ma sulle braci.
Ha deluso, non per gli ascolti, sempre in linea con la prima serata con quasi il 19% di share e 5.063.000 telespettatori, ma perché ha dato il peggio di sé. Non sono bacchettone, ma tutta la trasmissione ha avuto come tema il chiodo fisso degli uomini, la gnocca.
È partito benissimo con Albertazzi che ha recitato la poesia di Leopardi A Silvia, ma da lì in poi è stato un show all’insegna del bunga-bunga. Facile giocare così, si raccolgono consensi, ma si rischia di dare allo spettacolo una piega volgare con solo battute esplicite, equivoche e soprattutto continue.
La scorsa settima, gli autori si erano limitati, questa settimana hanno recuperato l’inchiostro lasciato nelle penne.
Zalone, dopo la prima canzone sulle prosperità delle donne, ha definito lo spettacolo una sorta di show alla Arbore dei tempi de L’Altra Domenica. Checco è un po’ troppo giovane per ricordarsi la sottile ironia del grande Renzo, che andava in onda al pomeriggio della domenica. Una sorta di copiatura scadente del balletto brasileiro alla Cacao Meravigliao in cui alla fine Zalone si è calato i pantaloni.
Scadente la performance con il compagno Daniele Silvestri e banale l’imitazione del sopravvalutato pianista Giovanni Allevi umiliato dalla giovin ragazzina, promessa della musica. Francamente non ho capito l’ospitata dell’attore Rocco Papaleo, poteva restare in Basilicata, non ha aggiunto nulla allo show, è sembrato fuori luogo.
Buona invece l’imitazione di San Vendola e anche la partecipazione di Al Bano. La sua voce è ancora una delle migliori nel panorama italiano. Un po’ meno la pubblicità del suo libro. La furbata è stato l’ultimo blocco con gli highlights delle due serate.
Conclusioni. Buona la prima puntata da cancellare la seconda. Il ragazzo è ancora giovane, è capace ma deve restare umile come diceva nel titolo del programma. Troppo facile ed inutile cercare le scorciatoie. Alla lunga non pagano.