domenica 1 settembre 2013

Festival di Venezia - il ruggito del... Foresti

Da un vecchio libro di Cormack McCarty, Figlio di Dio, del 1973, il regista James Franco ha portato a Venezia Child of God. Una storia cruenta, terribile, con un un uomo solo in bilico tra follia e psicosi, killer, necroforo È un film molto duro, il protagonista uccide, stupra le donne morte e le scalpa. Grandissima l'interpretazione del protagonista. Se il Corriere della Sera ha scritto che la Bullock e' da premio Oscar, all'attore Scott Haze che onorificenza bisogna dare? Le riprese sono ambiente in un bosco tra l'autunno e l'inverno, colori grigi non trattati, veri. La macchina non è piazzata su cavalletto ma a mano. Una buona regia.
L'unica nota dolente e che ho visto il film alle 9.00 del mattino in una sala con zero gradi. Pelle, d'oca per il freddo e per il film.

Philomena ha suscitato polemiche sulla stampa, i soliti giornalai hanno sottolineato che il film e anti cattolico e si son fermati lì. È una storia vera su cui la Chiesa ha già fatto ammenda. Una ragazza adolescente da' alla luce una bimba. Le suore intransigenti le tolgono la nascitura per darla in adozione. Dopo cinquant'anni la figlia re incontra la madre morente.
I cialtroni della stampa non dicono però  che Philomena ha perdonato le suore e che è diventata una donna di grande fede. Lo ha  raccontato Judi Dench      grande interprete del film. Da Coppa Volpi.