Cremona che ride
Numeri unici e giornali satirici il Lombardia dall’unità
d’Italia alla liberazione.
Questo è il catalogo con tanto di vignette di una mostra
veramente interessante svoltasi nel 2011 a Cremona.
È diviso in capitoli storici.
Risorgimento. Si parla di Don Pirlone, foglio fondato dai
liberali nel 1848, anticlericale con caricature politiche. Si passa a Il
Fischietto, pro-Cavour. Vi è La Rana, bolognese, che racconta della politica
italiana ed estera.
Il nuovo secolo e la Prima Guerra Mondiale. Vi è L’Asino,
fortemente anticlericale, sequestrato diverse volte per oltraggio al pudore. La
Tradotta ed altri detti giornali di trincea, destinati ad allietare le nostre
forze armate in guerra.
Il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale. Il più famoso ed
importante fu l’antifascista il Becco giallo. A ruota il milanese Guerin
Meschino.
La liberazione e l’Italia democratica 1945-1953- Fra
Diavolo, L’Orlando, Cantachiaro di Garinei e Giovannini, L’Uomo Qualunque.
Vi è anche un capitolo sull’umorismo dei giornali cremonesi,
molto attivi tra il 1874 e il 1946.
In ultimo, come segno di reverenza Le Italie di Guareschi.
Un capitolo sull’umorista e scrittore italiano più tradotto nel mondo, anima
del Bertoldo e poi del Candido.