mercoledì 10 giugno 2015

IL BATTAGLIONE SAN PATRIZIO


Nel 2010 il grande chitarrista Ry Cooder ha inciso con gli irlandesi The Chieftains un cd con annesso dvd con ballate e musiche riguardanti il Battaglione San Patrizio.
Questa la storia. Nel 1846 le truppe americane trovarono la scusa per invadere il Messico. La guerra durò fino al 1848 ed al termine di essa gli stati del New Mexico, California, Utah, Kansas, Texas Wyoming, Nevada, Oklahoma, vennero annessi agli Stati Uniti.
Mexican war non fu una guerra, ma un genocidio, truppe fresche, armate e preparate rasero al suolo varie città messicane sconfiggendo l’inadeguato esercito del gen. Santa Anna.
Alle truppe americane si erano unite varie milizie che stupravano, saccheggiavano e uccidevano a mano libera.
Nei battaglioni dell' US Army vi erano molti stranieri che si erano arruolati per scappare dalla fame e miseria.
Uno dei contingenti maggiori era composto da irlandesi.
Non potevano parlare in gaelico, venivano puniti spesso. Alcuni irlandesi furono frustati per aver assistito ad una S. Messa in una chiesa messicana.

Vi fu una diserzione di una cinquantina di soldati con a capo John Riley, che confluirono nell’esercito messicano dando vita ad una compagine di artiglieri con il nome di Battaglione S. Patricio in onore del santo irlandese. Vi erano alcuni tedeschi, due polacchi ed un italiano.


È appena uscito un romanzo dal titolo Quelli del San Patricio, di  Pino Cacucci, (Feltrinelli) che ripercorre in maniera romanzata la storia di questi uomini che diedero la vita per la libertà messicana contro l’invasore e sterminatore americano. Nella nazione sud americana sono considerati degli eroi. Difesero le varie città attaccate ma capitolarono a Churubusco. Su 200 appartenenti al battaglione, ne restarono in vita una sessantina, che furono impiccati  dal gen. Scott.
Il maggiore John Riley fu lasciato in vita ma marchiato a fuoco  sulle guance con la D di disertore.

Da notare la copertina del cd e del libro hanno la stessa rappresentazione: la Vergine di Guadalupe con in braccio un soldato irlandese