domenica 19 febbraio 2012

Pagelle Sanremo 2012. Vai a Il Sussidiario.net




- Adriano. Sono un fan di Celentano da quando sono nato. La prima serata del Festival non è della canzone ma sua. Oltre al cachet assurdo, la Rai non ha il potere editoriale di sapere cosa il Molleggiato dirà sul palco. Altra assurdità, contano più gli ascolti che il rispetto del pubblico che paga il canone. Comunque basta non prenderlo sul serio e non dargli corda. Spero che i fischi dell’ultima serata lo riportino sulla terra.
Sempre grande quando ha a che fare con la musica.
Voto 3 allo sproloquio e 8 quando canta.

Belen. Ormai è una reginetta ma vive in tv senza Corona. Non è più una valletta: Colorado, Italia’s Got Talent, Sanremo. Ma di fatto non è ancora una presentatrice. Che canti è un insulto al Festival. Tutto il resto di lei è veramente …. godibile, farfallina compresa.
Voto 7,5, l’occhio della Tv vuole sempre la sua parte.

Canalis. Finta star, dopo Bobone Vieri ha fatto un salto negli States in coppia con Clooney (feeling vero o falso?). Finta show girl sguaiatona. Né carne (in confronto a Belen) e né pesce (capacità interpretative). Per il canto vale quello detto per Belen.
Voto 6, meglio di tante altre.

Dalla Lucio. Un testo criticabile ma un’esecuzione da maestro sia come apporto vocale a Pierdavide Carone che come direzione. L’unico vecchio cantante e musicista che non presenta e non si atteggia a showman. Qualcuno questo sporco mestiere lo deve comunque fare e Lucio lo fa benissimo.
Voto 7 la sua stella luccica dal lontano 4 marzo 1943.

Ex Iene. Look simile per Luca e Paolo. Ormai anche loro sono lanciati: Sanremo 2011, spot Fiat, e a breve Scherzi a parte. Assurdo però iniziare il Festival con le loro battute e la loro insulsa canzone che piange il Berlusca che esaltava la satira. Niente di nuovo, anzi. Evanescente la gag-preghiera della serata finale. Cachet rubato.
Voto 5, meglio guardarli in Camera Cafè.

Finardi. La canzone E tu lo chiami Dio è di Roberta Di Lorenzo, ma Eugenio la interpreta bene alla sua maniera. Un testo in cui lui si riconosce e questo si sente nell’interpretazione. Interrogarsi su Dio è strutturale dell’uomo.
Voto 7, è proprio vero che con l’età si può migliorare.

Grasso Aldo. È il number 1 dei critici tv, dice spesso la verità. Ha sicuramente un po’ d’acredine nei confronti della Rai perché ne fu defenestrato della Moratti. Le sue critiche però sono sempre (o quasi) corrette.
Il Molleggiato si è voluto vendicare ad personam.
Però per Aldone è consolante che sia il re degli ignoranti a dargli del deficiente.
Voto 7 pare che a Grasso non sia dispiaciuto l’insulto in Eurovisione, tutta pubblicità.

Hit parade. Fra qualche settimana sapremo veramente quale sarà la canzone in testa alle classifiche aldilà del verdetto sanremese.
Proposta: perché non abolire il Festival tv e farlo solo radiofonico?
s.v. Lo daremo solo se ciò accadrà. Peccato che mancherà Lelio Luttazzi.

Ivana Mrazova. Top model con funzioni di valletta. La prima sera è bloccata al collo e dà forfait. Troppe prove da statua di marmo. La seconda sera si è presentata ad ora tarda per una comparsata ma poi Belen le è passata sopra come una …. farfallina. Di buono è che parla italiano meglio della Canalis. Balla però come un pilastro di cemento.
Voto 6, bella ma inutile.

Josè Feliciano. Grandissimo. Ha esordito a Sanremo nel 1971 con Che Sarà.Una canzone che ancora tutti adoriamo e cantiamo. Beato lui che essendo non vedente non ha potuto vedere i look volgari delle soubrette.
Voto 7,5, idolo immortale.

Lei Lorenza, Direttore generale Rai. Assurdo appaltare un programma a Celentano non potendo controllare i contenuti e promettendo 350 mila euro a prestazione. Non essendo la Rai un’azienda privata, oltre che rispondere al governo deve però rispondere ai cittadini e a tutti quelli che pagano il balzello del canone. Ma la Lei dov’era? A Chi l’ha visto?
Voto 4, speriamo che il programma di Rai 3 non la ritrovi.

Morandi. Dopo “Stiamo tutti uniti”, quest’anno “Stiamo tutti tecnici” . non è Vianello, non è Mike, né Corrado, Fiorello o Bonolis. Può tenere il palco solo cantando. Lo preferiremmo come concorrente insieme a Pupo, Celentano e a Lucio Dalla come ai vecchi tempi. Nessuno ha criticato il suo faccionismo nelle telepromozioni. Poteva risparmiarcelo. Marchettaro.
Voto 6,5 per l’impegno.

Noa. Grande regalo. Ha interpretato Torna a Surriento, una delle canzone napoletane più belle. Un’israeliana che canta in dialetto meglio dei napoletani.
Voto 8, passione vera.

Ok per Gepi Cucciari a Rai Uno. Ma perché solo l’ultima sera? Una bella sorpresa ampiamente prevedibile. Non è bona come Belen ma è brava e talentuosa nella sua comicità. Meglio delle inutili gag di Pupo, Luca e Paolo. L’avrei fatta duettare comicamente almeno un’altra sera con Rocco Papaleo.
Voto 7, una donna protagonista che ha successo senza svestirsi (per fortuna).

Pupo. Mezza spalla (vista l’altezza) di Cele. Ma perché i cantanti vogliono fare i comici? Andava bene a condurre i pacchi di Rai 1 ma a fare da secondo a un Molleggiato spento con battute sgonfie non ha senso.
Voto 5, meglio sentirlo cantare.

Queen. Brian May, grande chitarrista del gruppo di Mercury, ha elettrizzato con i suoi assoli e con la sua canzone We will rock you. L’Ariston si è tutto alzato in piedi.
Voto 8, standing ovation.

Rocco Papaleo. Mi è piaciuto. Buone battute, autorevole ma non invadente. Tiene il palco e catalizza. Immediato e semplice. I suoi monologhi non sono banali e non c’è quasi mai volgarità. Ottima l’idea del loden e co-conduttore stile tecnico. È attore e si vede, non è un cabarettista. Speriamo continui nel cinema e non in tv e la smetta di cantare.
Voto 7, andate a guardare il suo film Basilicata coast to coast.

Soliti Idioti. Furbata anche questa. È stata la coppia rivelazione tv e del cinema. Perché non invitarli così sale lo share? Poi che quello che dicano sia trito e ritrito (gag di Pippo Baudo con suicida dell’Italsider) non frega a nessuno. L’importante è far salire sul palco gli ultimi fenomeni mediatici.
Voto 6, per la fortuna che i due hanno.

Tv. Effimera. Ha vinto lei, non la musica. È un festival televisivo non musicale. Sono più importanti gli ospiti delle canzoni. Esempio: scaletta della prima serata. 30 minuti di Luca e Paolo, un balletto, alcune canzoni, 50 minuti di Celentano. Le polemiche si alzano con lo share. La seconda serata ha contemplato quasi solo canzoni e l’ascolto è sceso. È un festival effimero, basato sui faccioni e il contorno, polemiche, parolacce e insulti inclusi.
Voto 5, solo perché in fondo mi dà da mangiare.

Ultimo. Non il Capitano di Totò Riina
Voto 12, gli ultimi saranno i primi (forse).

Votazioni. L’imprevisto è l’unica cosa prevista. Certo che partire con un problema tecnico con i votanti in platea non è il massimo. Ogni tanto bisogna ritornare a carta e penna.
Voto 5, Ipad o I pen ?

Winner. Emma era in testa ai pronostici e questo si è puntualmente verificato. Nel 2010 ha vinto ad Amici, seconda l’anno scorso a Sanremo con i Modà, prima quest’anno. Ha già finito la sua carriera musicale, da l’anno prossimo sarà comica e presentatrice. Brano orribile con a tema la denuncia sociale e la crisi economica che ci angoscia, supportato però dall’orecchiabilità musicale e dall’intensa interpretazione della cantante.
Voto 6,5 media tra il voto ai versi e alla voce della cantante. Da centri sociali.

X – Y. Incognite. Cosa dirà Celentano? Solo Lei lo sa. Gli ascolti? L’ansia aleggia su Sanremo. Chi condurrà il prossimo festival?E la farfalla di Belen dove si è posata?
Voto xy, cioè, bho.

Zuccherina. Irene Fornaciari ha stoffa e voce, la canzone Grande Mistero è una delle più belle e poetiche del Festival, non a caso è di Van De Sfroos. La punisce essere figlia di suo padre Sugar. Ma nel 1985 lui con Donne arrivò penultimo e poi ha fatto la strada che ha fatto.
Voto 7, è un buon inizio.

Fuori alfabeto ma degni d’encomio:- Patti Smith, bruttina ma grandiosa con Because the Night.
- Sara Jane Morris, donna bianca con voce da nera. Potrebbe essere la regina del soul.
- Gaetano Castelli, scenografo. Per chi lavora in tv, un maestro.
- Gigi D’Alessio ha scritto il brano per la Bertè e la porterà nei sui concerti. Principe della carità.