martedì 11 dicembre 2018

GERONIMO/ Il film con qualcosa in più di una pagina nera per l’esercito americano

https://www.ilsussidiario.net/

GERONIMO/ Il film con qualcosa in più di una pagina nera per l’esercito americano

Per avvantaggiarsi nelle recenti elezioni di midterm, Donald Trump era entrato in scena in uno degli ultimi comizi sulle note di “Macho Man”, esaltando la paura dei bianchi e parlando dei nemici del popolo. Un po’ spaccone, un po’ Custer, un po’ uomo rozzo del West. Facciamo dei passi indietro per ricordarvi che mentre gli Stati Uniti non erano ancora una vera e propria nazione, nel 1846 invasero il Messico per annetterne due terzi, poco dopo sterminarono in un ventennio i pellerossa e quasi contemporaneamente (1861) scatenarono, con la scusa dell’abolizione della schiavitù, la Guerra di Secessione.
Oggi vi presento il film Geronimo: An American Legend (1993) di Walter Hill, con il soggetto di John Milius, interpretato dagli Oscar Gene Hackman e Robert Duvall, da uno sbarbato Matt Damon, da un convincente Wes Studi (Balla coi lupi L’ultimo dei Mohicani) nei panni di Geronimo e da Jason Patrick in quelli del tenente Gatewood. Tutti grandi, ma il film considerato “revisionista” (per come la parola la intendono i nostri partigiani dell’Anpi) fu molto criticato e non sfondò. Aggiungo che tra i grandi della pellicola, le musiche sono di un certo Ry Cooder.
È la storia di Geronimo, capo dei Chiricahua, tribù Apache, grande guerriero, che si consegna a Gatewood con la sua banda per entrare nella riserva assegnata dal Grande Padre Bianco. Matt Damon è il giovane e inesperto ufficiale appena uscito da West Point che racconta in prima persona gli eventi. Il racconto si incentra sul rapporto di amicizia tra Geronimo e Gatewood: questi ormai era amareggiato e disilluso per come il Governo americano aveva vessato è sterminato gli indiani.
È un rapporto tra i due serio e profondo, di stima, tanto che Geronimo regala all’ufficiale una pietra per lui preziosa. Confinati nella riserva e aizzati a dovere, gli Apache con alla testa Geronimo si metteranno sul piede di guerra.
Il generale Crook (Hackman), uomo ligio al dovere ma giusto, cercherà di far ragionare Geronimo, ma non vi riuscirà. Al Sieber,(Duvall), capo scout, acido coi pellerossa, resterà ucciso per difenderli. Si scatenerà una caccia agli indiani assurda, tanto che Geronimo sarà costretto a riparare in Messico. Ma anche lì si troverà a combattere contro i Rurales. Tenne in scacco tutti, il 6^ Cavalleria e i messicani. Gatewood e Davis (Damon) vennero mandati a convincere Geronimo alla resa e questa volta vi riuscirono. Per dieci anni il grande capo Apache aveva tenuto in scacco l’US Army e concordò la resa. Non erano più di 35 guerrieri. Una pagina nera per l’esercito americano.
Un mondo di vita millenario stava scomparendo. La stima tra i due protagonisti era rimasta però intatta, tanto che Gatewood in cambio della pietra preziosa che gli era stata regalata, donerà a Geronimo la sua catenina con il Crocefisso:
Gatewood: Il mio Dio… Il mio Dio è un Dio di pace, Dio della vita non Dio della morte. Che cosa dice il tuo Dio?
Geronimo: Dimmi cosa c’è in tuo cuore?
Gatewood: La guerra è finita. Ti offro questa croce, perché ha un grande potere per me.
Geronimo: Yosin, il Dio degli Apache è un Dio di pace. Io ti ho dato pietra Blu, tu da a me questo, e sarà pace.
Mentre gli indiani a piedi si incamminano parte una musica ed un canto sommesso, è il Salmo 38: “O Signore, non rimproverarmi nella tua ira”. (Salmo 38,1)
1. Occupati gentilmente del tuo servo, Signore, 
e se l’asta dovrebbe essere necessario, 
il tuo aiuto stagionale si può permettere; 
la mia anima nei guai ti vola.
2. Il tuo cipiglio è terribile da sopportare, 
ma grazia una fonte di provviste di speranza; 
la tua rabbia più della morte temo, 
il tuo favore più della vita che premio.
3. Ma ho molto paura, per paura che tra qualche ora 
di tentazione dolorosa, potrei cadere; 
e cedendo al potere del tentatore, 
può dimostrare senza fede e rinunciare a tutto.
4. Signore, salva il tuo verme, per te solo 
puoi trattenermi nell’ora del giorno; 
il tuo aiuto a cui mi fido, non il mio; 
il tuo amore, la tua saggezza e il tuo potere.
5. Quando sarà necessario castigare, 
correggi il tuo verme, ma non nell’ira; 
La mano di un padre che avrei voluto vedere; 
la verga di un padre senza terrore ha.
Era il 4 settembre 1886